La guida ai locali più trendy e imperdibili di Milano

di Paola Babich

Storici, di design, post-industriali, classici, inconsueti… C’è solo l’imbarazzo della scelta. Sì, perché Milano, capitale italiana della moda, del design, della gastronomia, è da sempre una città di tendenza e in fermento. E questo tratto caratterizza anche i locali dove prendere un caffè, un aperitivo, o regalarsi una cena fuori dal comune. Eccone un ventaglio, di certo non esaustivo ma vario, per sperimentare e godersi un aspetto della vita meneghina, deliziando occhi e palato.

Cova

Correva l’anno 1817. Accanto al Teatro alla Scala Antonio Cova apriva il 'Caffè del Giardino', che diventa subito luogo d'incontro mondano e cosmopolita dei patrioti del Risorgimento, frequentato da aristocrazia, borghesia e nobiltà. Dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, nel 1950  si sposta in via Montenapoleone 8, dove tuttora rappresenta una delle pasticcerie e dei salotti più famosi della città, celebre per il suo panettone (con l’acquisizione da parte del gruppo LVMH è presente ora anche a Hong Kong Shanghai, Parigi e Monte Carlo).  E segnatevi in agenda il 14, 15, 16 ottobre: sì, perché in questi giorni si terranno le Journées Particulières, un’occasione unica per entrare nel mondo della maison.

Via Montenapoleone 8, pasticceriacova.com

Moebius

E’ un cocktail bar, un bistrot, ma anche un concept restaurant dove degustare le sperimentazioni dello chef Enrico Croatti. Il Moebius, progettato dallo Studio Q-bic di Firenze, con un soffitto di ben 12 metri, mescola materiali come cemento, vetro e ferro, ed è disposto su due livelli che consentono di dedicare il piano terra a una cucina più veloce, e il soppalco, sospeso a 4 metri, ai piatti d’avanguardia, più ricercati. La curiosità? Un maestoso, centenario ulivo che appare da una teca di vetro e dà un tocco del tutto particolare al locale. E per chi ama jazz, blues, swing, appuntamento con la musica dal vivo al lunedì e al giovedì, nonché uno spazio vendita di vinili, perfetto per gli appassionati.

via Cappellini, moebius.it

Tripstillery

E’ il primo cocktail bar con distilleria di Milano, appena inaugurato. Dove? Proprio nel cuore di Porta Nuova, in piazza Alvar Aalto. Frutto della creatività di Flavio Angiolillo, della professionalità di Nicola Corna, costruttore dell’alambicco presente nel locale, e del bartender Luca Vezzali, Tripstillery è una novità nel mondo della mixology, che offre la possibilità di “mettersi alla prova”. L’alambicco, il vero protagonista della scena, è infatti a disposizione di chi vuole sperimentare l’idea di dar vita a un distillato o un liquore esclusivo con un’etichetta completamente personalizzata, grazie all’aiuto di Francesco Zini, mastro distillatore. Il locale, di duecentocinquanta metri quadrati, è luminoso, dallo stile nordico e contemporaneo, ed è perfetto per chi ama le novità e l’originalità.

Mercato Centrale

Luogo di incontro, di condivisione e di peccati di gola. Per una full immersion nel gusto e nella varietà, tappa d’obbligo al Mercato Centrale, che festeggia proprio ora il suo primo compleanno e presenta un nuovo allestimento artistico site-specific firmato dal fotografo Manuele Geromini. Motivo in più per conoscerlo più da vicino e “provarlo”, tutti i giorni dalle 7 a mezzanotte: si può girare tra le botteghe dei 29 artigiani presenti, tra cui anche Joe Bastianich col suo BBQ in stile USA, curiosare, riportare qualche prelibatezza a casa, soddisfare le curiosità del palato, partecipare ad laboratori, corsi di cucina. “Un luogo di scambio e di aggregazione che incarna alla perfezione le mie radici e racconta la mia filosofia”, spiega Filippo La Mantia, che ha qui aperto, da pochi mesi, il ristorante Oste&Cuoco, riportando la sua cucina siciliana a Milano.

Via Giovanni Battista Sammartini 2, mercatocentrale.it

The Manzoni

Design, cucina di qualità e originalità. A pochi passi dal Teatro alla Scala, ecco The Manzoni, arredato dal noto designer londinese Tom Dixon.  Qui si viene per un’esperienza gastronomica, ma non solo: la particolarità è che il locale è anche uno show room, dove si possono acquistare le creazioni di Dixon. Inoltre, tutto il set up è da lui firmato e da parte della cucina c'è un rimando a tema nei piatti, come nel caso della lepre royale, chiusa con una  foglia d'oro, proprio per creare assonanza con gli arredi dorati. E per la stagione autunnale, la novità per la cena è il menù Magnete, ideato dallo chef Giuseppe Daniele. Una chicca: l’opportunità del pre-teatro, pensata appositamente per chi va alla Scala.

Via Manzoni 5, themanzoni.com

Mandarin Garden

State girando per shopping nel quadrilatero della moda e volete fare una pausa rilassante e appagante?  Allora immergetevi nel silenzio del Mandarin Oriental, hotel cinque stelle che offre l’opportunità di vivere l’esperienza dell’aperitivo nel Mandarin Garden, una vera e propria oasi urbana che accoglie gli ospiti dalla mattino a tarda sera: il progetto del verde, a cura dallo studio P’arcnouveau, con piante scultoree che delimitano gli spazi, rampicanti che decorano le pareti e le colorate poltrone disegnate da Citterio. La squadra di bartenders guidata da Guglielmo Miriello realizza cocktail su misura e rivisitazioni di grandi classici, e la nuova drink list è ispirata al romanzo di Jules Verne “Il Giro del Mondo in 80 Giorni” che nel 2022 celebra i 150 anni dalla pubblicazione. E per chi vuol fermarsi a cena, il ristorante bistellato Seta,  conosciuto per le prelibatezze dello chef Antonio Guida.

Via Andegari 9, mandarinoriental.it

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