Firenze “Regina d’Europa”: ecco perché svetta fra la 15 migliori città del Vecchio Continente
Per assaporare appieno la vacanza, e anche per entrare in contatto con luoghi meno noti e di grande fascino, qualche idea per scegliere alloggi e ristoranti
Leggi più veloce
Roma, Vienna, Venezia, Lisbona, Parigi? No, Firenze. La città è stata proclamata “Regina” d’Europa dal prestigioso magazine di viaggi statunitense Travel + Leisure, che l’ha fatta svettare sulle 15 migliori città del Vecchio Continente. I lettori che hanno partecipato alla votazione, valutando i luoghi in base alle loro attrazioni, alla cultura, alla cucina, alla cordialità, allo shopping, hanno dichiarato che “L'esperienza di molti viaggiatori a Firenze può essere riassunta in tre parole: Bella, bella bella. La città del Rinascimento ha architettura, arte, cibo e storia dietro ogni angolo”. E hanno pure sottolineato che, aldilà delle bellezze classiche, sono anche le esperienze considerabili 'minori' quelle che contribuiscono a rendere Firenze unica.
Il capoluogo toscano offre infatti tanti spunti di visita, dalle meraviglie artistiche e architettoniche, note in tutto il mondo, alle passeggiate alla scoperta di scorci insoliti; dalle mostre ai giardini, sino alle attività che consentono di calarsi nella vita della città e di conoscere le sue tradizioni più vere e radicate. Per non parlare delle novità che arricchiscono ulteriormente e costantemente il panorama di esperienze che si possono fare.
«Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere». Così lo scrittore Stendhal, che nel 1817, al cospetto dei marmi di Santa Croce a Firenze, si sentì mancare. A ricordarne la figura è Attilio Brilli, già professore ordinario di letteratura angloamericana, fra i massimi esperti di letteratura di viaggio, nel libro La grande incantatrice.
Il fascino dell'Italia per i viaggiatori di ogni tempo, in uscita per Utet a metà settembre: perfetto per chi desideri approfondire il tema, attraverso resoconti noti e meno noti, comprendendo quali sono le radici più complete del mito del viaggio in Italia, precedenti al Grand Tour.
E dunque, come non rimanere avvinti dalle meraviglie di Firenze? Ecco un ventaglio di “imperdibili” che possono contribuire a costruirvi l’itinerario che più fa per voi, in questo museo a cielo aperto, col consiglio di girare a piedi e, magari, di “perdervi” volutamente, ogni tanto, girovagando senza meta. Perché anche questo è un “must” che regala soddisfazioni!
Cominciamo allora proprio dalla Basilica di Santa Croce, in onore di Stendhal: un capolavoro dell’architettura gotica fiorentina, celebre per le opere d’arte e per essere il pantheon di italiani illustri, tra i quali spiccano Michelangelo, Alfieri, Machiavelli, Foscolo, Rossini… Un posto unico, che incarna una formidabile sintesi tra arte, spiritualità e memoria.
Di fronte al magnifico Battistero di San Giovanni (dove fu battezzato Dante), con le sue famose porte, tra cui quella del Paradiso, ecco il Duomo, dedicato a Santa Maria del Fiore, la quarta chiesa al mondo per dimensioni. Da visitare anche il Museo dell’Opera del Duomo, fondato nel 1891 negli ambienti trecenteschi dove Michelangelo scolpì il David, che raccoglie importanti opere di scultura fiorentina medievale e rinascimentale: 750 tra statue e rilievi di marmo, bronzo e argento, tra cui i capolavori dei maggiori artisti del tempo: Michelangelo, Donatello, Arnolfo di Cambio, Lorenzo Ghiberti, Luca della Robbia, Andrea del Verrocchio e altri ancora. Inoltre, ospita sino al 3 ottobre la mostra Le Tre Pietà di Michelangelo. Per la prima volta sono state messe a confronto, nella sala della Tribuna di Michelangelo del Museo, l'originale della Pietà Bandini, di cui è da poco terminato il restauro, e i calchi della Pietà Vaticana e della Pietà Rondanini provenienti dai Musei Vaticani. Collocate una vicina all'altra, le tre Pietà offrono l'opportunità di vedere l'evoluzione dell'arte di Michelangelo e la sua maturazione spirituale.
Ed ecco la maestosa, immensa cupola di Brunelleschi, che spicca e domina la città, e ne è un simbolo inconfondibile. Così come il Campanile di Giotto, che svetta con i suoi circa 85 metri: se vi sentite in forma, affrontate i 414 gradini che portano alla terrazza superiore. Non ve ne pentirete, il panorama sulla città merita veramente.
E il cuore del potere politico e della vita cittadina sin dall’epoca comunale? E’ sicuramente Piazza della Signoria, con la fontana del Nettuno, e con la Loggia dei Lanzi, proprio davanti a Palazzo Vecchio, capolavoro dell’edilizia civile medievale.
Per una full immersion nell’arte, tappa obbligata alla vicina Galleria degli Uffizi, uno dei musei più famosi al mondo per le sue straordinarie collezioni di sculture antiche e di pitture (dal Medioevo all'età moderna), dove ammirare capolavori assoluti di artisti quali Giotto, Piero della Francesca, Beato Angelico, Filippo Lippi, Botticelli, Mantegna, Correggio, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, nonché di protagonisti della scuola tedesca, olandese e fiamminga. Una novità: ha riaperto il Terrazzo delle Carte Geografiche (uffizi.it)
Cappella Brancacci, il piccolo museo civico contenuto nella Basilica di Santa Maria del Carmine, offre un’occasione unica: grazie alla presenza dei ponteggi installati per i lavori di restauro, è possibile ammirare da vicino i preziosi affreschi del ciclo delle storie di San Pietro, commissionate a Masolino e a Masaccio, cui subentrò poi Filippino Lippi. Avrete così una visuale davvero privilegiata degli affreschi (per prenotare le visite e richiedere informazioni: cappellabrancacci@museifirenze.it)
Altro appuntamento da non perdere è alla Galleria dell’Accademia. Dopo molti mesi di chiusura, il museo è finalmente fruibile e presenta le sale dedicate alla pittura del Duecento e del Trecento e la Sala del Colosso con un nuovissimo impianto di climatizzazione e di illuminazione che esalta l’allestimento, completamente rimodernato anche nel colore delle pareti.
“Nella venerabile chiesa di Santa Maria Novella, un martedì mattina, non essendovi quasi alcuna altra persona… si ritrovarono sette giovani donne...”. Proprio così inizia il Decameron di Boccaccio. Santa Maria Novella, di certo una delle più note chiese del capoluogo toscano, iniziata nel 1279 e completata nel 1360, vanta una facciata rinascimentale frutto del genio di Leon Battista Alberti e un interno, esempio di mirabile architettura gotica, dove poter vedere varie chicche, tra cui la Trinità del Masaccio e il Crocifisso di Giotto.
Vi è venuto intanto un certo languorino? Non è detto che incontri il gusto di tutti, ma non si può lasciare Firenze senza aver provato il suo più “insigne” esempio di street food: il panino col lampredotto. Lo stomaco del bovino, insieme con la trippa, ha sempre rappresentato, sin dal Quattrocento, il tipico cibo di strada locale, economico e sostanzioso. Dove provarlo? Si va sul sicuro dal Trippaio del Porcellino, in Piazza del Mercato Nuovo, che delizia i palati da fine Ottocento. Una vera e propria istituzione è lo storico Mercato Coperto a San Lorenzo, che merita un giro per la sua veracità, per le bancarelle dove si vende ogni genere di alimentari: qui cercate l’insegna verde di Nerbone, una garanzia dal 1872. E al piano superiore, al Mercato Centrale inaugurato nel 2014, tappa da Lorenzo Nigro: la passione gli è stata trasmessa dalla nonna, la sua è una tradizione che si tramanda da tre generazioni.
Diladdarno, si usa dire a Firenze. Ossia Oltrarno: si attraversa Ponte Vecchio, con le sue tre arcate, il più antico e famoso della città, costruito nel 1345; a fiancheggiarlo le tante botteghe, un tempo regno dei verdurai e dei mercanti di lana. Si arriva a Palazzo Pitti, voluto dall’omonima famiglia di banchieri ed eretto verso il 1458, e dal cortile si accede alla Galleria Palatina, ricca di magnifiche opere. Proseguite poi la passeggiata sino al Giardino di Boboli, uno dei principali giardini cinquecenteschi all’italiana, cui diedero la loro impronta i Medici; tra statue e fontane, rimarrete colpiti dalle scenografiche sequenze prospettiche. E poi andate a zonzo tra le strade di Santo Spirito, quartiere popolare dei fiorentini Doc, di San Frediano, dove Vasco Pratolini ambientò il romanzo Le ragazze di San Frediano, e del borgo San Jacopo, per immergervi in un’atmosfera che mescola modernità, nuovi locali e tradizioni portate avanti ora da giovani artigiani (un tempo si svolgevano lungo il fiume le attività dei mugnai e dei tintori di tessuti).
-Volete vivere Firenze in maniera genuina e intensa? Con Autentica Firenze (progetto di Confartigianato Imprese Firenze, autenticafirenze.com) ci si tuffa in un mondo di tradizioni, racconti, personaggi, vecchi saperi…. Si può scoprire l’arte dell’intarsio con il legno, conoscere il mondo del burattino Pinocchio, creato da Carlo Collodi, pseudonimo del fiorentino Carlo Lorenzini, dedicarsi all’arte del profumo, ma anche agli itinerari dedicati a Dante, iniziando il percorso dalla statua che lo ritrae in Santa Croce.
E a proposito del Sommo Poeta, una curiosità… Sapete che proprio da Firenze parte il Treno di Dante? Un viaggio nel passato, all’insegna del turismo slow: dal 27 agosto al primo novembre, si può andare alla scoperta dei luoghi tra Firenze e Ravenna da lui attraversati durante l’esilio, che tanto influenzarono la sua opera. Potrete salire a bordo dell’antico convoglio “Centoporte”, dalle atmosfere Liberty, per godervi lo splendido Appennino Tosco Romagnolo con i suoi borghi (iltrenodidante.it)
Relax, coccole, prelibatezze… all’insegna del bello
Per assaporare appieno la vacanza, e anche per entrare in contatto con luoghi meno noti e di grande fascino, ecco qualche idea per scegliere degli alloggi e dei ristoranti di charme, che conservano un forte legame con la città e ne rappresentano un vero e proprio pezzo di storia, tutto da scoprire.
Come nel caso di Palazzo Portinari Salviati, voluto nel '400 dagli eredi di Folco Portinari, padre di Beatrice, la musa di Dante. Dopo oltre quattro anni di lavori dedicati al recupero di 12mila metri quadri d'interni e alla realizzazione di 13 suite, 25 appartamenti, un bistrot e un ristorante, l’antica dimora, a due passi dal Duomo e dagli Uffizi, ha da poco riaperto al pubblico: “Ci siamo presi cura di questa preziosa testimonianza di storia e di cultura, consapevoli di esserne solo i custodi - ha dichiarato alla recente inaugurazione Nelson Chang, imprenditore taiwanese (dallo scorso ottobre Grande Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia per volontà della presidenza della Repubblica) talmente appassionato di storia, cultura e luoghi italiani che nel 2013 ha iniziato a investire nel real estate e nell’hotellerie italiana con la sua Ldc Hotels & Resorts -. Il recupero di questo palazzo è anzitutto un'operazione di valorizzazione culturale affinché il suo patrimonio possa essere conosciuto e apprezzato da tutti”. Ex sede del Ministero di Grazia e Giustizia, con Firenze Capitale d’Italia, e della Banca Toscana, il Palazzo è impreziosito dal lavoro di architetti e artisti del tempo, come Michelozzo e Giuliano da Sangallo. Il restauro ha restitutio spazi che conservano i cicli di affreschi dedicati all'Odissea e alle storie di Ercole, realizzati da Alessandro Allori e aiuti tra il 1574 e il 1576. Accessibile a residenti e visitatori è il piano terra, nel quale lo chef Vito Mollica cura due progetti gourmet, partiti lo scorso giugno. Nel nucleo più antico del Palazzo, Corte degli Imperatori, si trova il ristorante Chic Nonna: la filosofia di Mollica è quella di utilizzare materie prime di altissima qualità per creare menu stagionali di impronta tradizionale, presentati con uno stile originale. Il Salotto Portinari Bar & Bistrot comprende un’ampia sala all'interno della Corte Cosimo I, con proposte ispirate alla tradizione culinaria toscana e italiana, e un ambiente più intimo dedicato al cocktail bar (palazzoportinari.com, chicnonna.com)
-Il Brunelleschi Hotel si affaccia su una piazzetta del centro storico fiorentino, a pochi passi dal Duomo, da Palazzo della Signoria e dalla Galleria degli Uffizi: l’albergo è attorniato dalle vie dello shopping e dai musei più famosi della città. Nella facciata conserva una torre semi circolare bizantina del VI secolo e una chiesa medievale, interamente ristrutturate nel rispetto delle caratteristiche originali. All’interno, conserva reperti rinvenuti durante il restauro della Torre e un calidarium di origine romana, oggi incastonato nelle fondamenta. L’albergo, che fa parte degli Esercizi Storici Fiorentini, mette a disposizione degli ospiti diverse tipologie di camere e suite, e per Ferragosto ha creato diversi pacchetti speciali.
Per deliziare il palato, da provare il Santa Elisabetta, il ristorante gourmet dell’hotel, con la cucina firmata dallo Chef Rocco De Santis, insignito della seconda stella dalla Guida Michelin 2021; vanta inoltre due forchette nella Guida dei Ristoranti d’Italia 2022 di Gambero Rosso e un cappello nella Guida gourmet de L’Espresso 2020. Se preferite una soluzione più informale, c’è l’Osteria Pagliazza, con piatti a base di ingredienti del territorio (hotelbrunelleschi.it)
-E’ un lusso discreto quello che caratterizza l'Hotel Savoy, sulla centralissima Piazza della Repubblica. Le 80 camere riservano incantevoli affacci su Piazza della Repubblica e scorci del campanile di Giotto e della Cupola di Brunelleschi. Irene, il bistrò firmato da Fulvio Pierangelini, è l’ideale per provare i classici della tradizione toscana, all’insegna della leggerezza. Per l'estate 2022 l'Hotel Savoy organizza numerose attività per godersi la città da un punto di vista inaspettato; dal Vespa Tour, con itinerari creati ad hoc, al pic-nic sull'Arno al tramonto, a bordo di un barchetto con alla guida un renaiolo, il tradizionale vogatore fiorentino. Per regalarsi dei momenti tutti per sé, ecco la nuova Spa Suite, in collaborazione con l'Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella (non mancate di andarla a visitare e di portare a casa qualche chicca). La zona relax offre una vista a 180 gradi sui monumenti rinascimentali della città e sulle colline fiorentine: perfetta dopo una giornata trascorsa alla scoperta delle bellezze fiorentine (roccofortehotels.com/it/hotels-and-resorts/hotel-savoy)
-In un palazzo del Trecento che dà sull’isola pedonale di Via dei Calzaiuoli, si trova il Romantik Hotel Casa Thiele alla Signoria. Solo cinque stanze per un’ospitalità curata e su misura, in un’atmosfera accogliente, con i soffitti originali in legno, i pavimenti in cotto toscano, le antiche mura in pietra della casa-torre trecentesca (romantikhotels.com)
-E’ completamente immerso nel Giardino della Gherardesca, un silenzioso scrigno con statue, fontane e alberi secolari. Il Four Seasons Hotel Firenze è perfetto per staccare mentalmente e fisicamente e, al contempo, per andare alla scoperta della città e dei suoi dintorni. Per i peccati di gola, Il Palagio, stellato Michelin, e per trattamenti ispirati alle tradizioni locali, c’è la Spa, dove regalarsi anche un massaggio al Chianti. Dal 24 al 30 settembre l’Hotel propone Beyond by Four Seasons, An Exclusive Driving Journey Through Tuscany: un'esperienza di una settimana pensata per svelare il meglio delle campagne toscane a bordo di auto di lusso, con anche prelibatezze enogastronomiche (sempre con il Four Seasons Hotel Firenze come base). Tra le attività previste, l’esplorazione dei vigneti del Chianti e una degustazione di vini presso le storiche Cantine Antinori, un pranzo sotto i portici storici di Montalcino, l'ingresso a luoghi normalmente chiusi al pubblico (fourseasons.com/florence)
-Tante coccole anche alla SPA Helvetia Bristol, inaugurata la scorsa primavera, aperta non solo agli ospiti dell’omonimo Hotel a 5 stelle, ma anche agli esterni, creando una membership. È la Spa più grande nel centro della città e sorge là dove un tempo c’erano le Terme Capitoline della Florentia romana, le cui mura riaffiorano lungo il percorso di benessere che, come in origine, si ispira al principio “mens sana in corpore sano”. Ci si rilassa tra Calidarium (Hammam), Aquamotus (Vichy Shower), docce emozionali, Sudatorium (Sauna Finlandese), Frigidarium e Tepidarium (Stanza del Sale), che poggia su una pavimentazione in vetro da cui si possono ammirare le fondazioni di epoca medievale; e, infine, il Lacus Quietis, l’area dedicata alle piscine, ben due.
Da provare, poi, i Signature Treatments di quest’oasi: una collezione di rituali per il benessere e trattamenti ideati ad hoc e realizzati con i ricercati prodotti Cinq Mondes (info@laspahelvetiabristol.com)