Cosa accadeva ai white party di Puff Daddy? Le accuse di violenza, i video truculenti e gli amici come JLo, Naomi Campbell e Bieber in fuga

Incarcerato per reati sessuali e racket, il musicista era solito organizzare feste senza limiti diventate materia di gossip. Ora Hollywood trema per quello che viene definito il #MeToo dell'industria musicale

di Redazione

Perché Hollywood trema? Un nuovo scandalo potrebbe travolgere nomi molto famosi dello star system ora che il musicista  Puff Daddy  - negli Anni 90 il personaggio più potente del mondo musicale americano - è in una cella di New York. Andiamo per ordine. Grazie alla denuncia di una donna il rapper è stato incarcerato senza cauzione con le accuse di traffico di esseri umani e racket. Stando alle carte portate in tribunale dall'accusa, le società che fanno capo a lui si presume siano state coinvolte in reati di droga, rapimenti, incendi dolosi e corruzione. Le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nelle ville di Los Angeles e Miami e portato via intere scatole di potenziali prove.

I vecchi amici tacciono

I vecchi amici come Jay-Z, Jennifer Lopez, Leonardo DiCaprio, Justin Bieber, Ashton Kutcher oggi prendono le distanze. Il primo è considerato il boss della musica rap/hip-hop americana e ha più volte collaborato con Puff Daddy. E anche lui era spesso alle feste del collega. Ad oggi, nemmeno una parola è uscita dalle sue labbra. Stesso discorso per Ashton Kuther. Mentre Jennifer Lopez è stata la sua fidanzata per due anni, dal 1999 al 2001. Finendo coinvolta in una sparatoria in un club di New York. Arrestata e subito rilasciata, la cantante ha sempre detto di aver lasciato il rapper a causa delle sue infedeltà. La sua grande amica Naomi Campbell aveva organizzato una sontuosa festa di compleanno per il rapper nel 2023. Ma poco dopo le accuse di Cassie, la modella ha cancellato tutti i loro post dai suoi social media. Riguardo a Leonardo DiCaprio è vero che ha partecipato ad alcune delle sue feste all'inizio degli Anni 2000, ma lo hanno fatto letteralmente tutti. All'epoca Leo era all'inizio della sua carriera e oggi si tiene lontano da certi ambienti. 

L'accusa

Secondo gli atti di accusa, il rapper e produttore discografico avrebbe organizzato orge di più giorni, chiamate “freak-offs”, durante le quali alcune donne erano costrette ad assumere sostanze stupefacenti e a fare sesso con dei gigolò mentre venivano riprese con delle telecamere. Tra i crimini di cui è accusato: «tratta di esseri umani a scopo sessuale, lavoro forzato, rapimento, corruzione e ostruzione alla giustizia». Se fosse condannato, rischierebbe una pena minima di 15 anni di carcere e potrebbe prendere anche l'ergastolo.

La denuncia dell'ex

L'ex fidanzata, Cassie Ventura, lo ha accusato di averla costretta, dal 2005 al 2018, a fare sesso sotto effetto di droghe con uomini a pagamento, mentre lui girava dei video. Nella denuncia si parla anche di costante violenza fisica e sessuale. Questa prima denuncia, però, è stata ritirata in seguito a un accordo extragiudiziale.

Il video agghiacciante

Ma nonostante il rapper continui a dirsi innocente e a sostenere che le cause gli siano intentate da persone che vogliono i suoi soldi, c’è un video, trasmesso dalla Cnn, che non si può contraddire. Nelle immagini si vede lui che prende a calci Cassie Ventura in un hotel. Si tratta di un vecchio filmato di sorveglianza, datato 2016, in cui Sean Combs mezzo nudo insegue la donna nei corridoi per poi picchiarla e trascinarla. Cassie Ventura ha spiegato che si trovava in albergo perché era stata costretta a fare sesso con altri uomini mentre lui guardava. Dopo le botte, ha dovuto aspettare che s’addormentasse per poter fuggire. Dopo il video, che il rapper aveva cercato inutilmente di acquistare prima della diffusione, è stato costretto ad ammettere di non avere giustificazioni per quell’«atto disgustoso».

L'effetto domino

Un'ex studentessa della Syracuse University ha fatto causa sostenendo di essere stata drogata e violentata nel 1991, e che il tutto è stato ripreso e mostrato ad altri. Poi un'altra donna lo ha accusato di aver stuprato lei e una sua amica agli inizi degli anni Novanta. Sarebbe anche stata picchiata e aggredita «al punto da farla svenire». Ancora: una ragazza che nel 2003 aveva 17 anni è stata violentata da lui insieme ad Harve Pierre (allora presidente della sua etichetta discografica Bad Boys) e a una terza persona. Anche lei poi è stata picchiata fino allo svenimento. Infine anche il produttore Rodney “Lil Rod” Jones lo ha citato in giudizio per violenza sessuale durante la lavorazione di un disco. Ha raccontato di essere stato molestato e palpeggiato continuamente. La causa coinvolge altre persone, tra cui il figlio del rapper, Justin, accusato di aver procurato ragazze minorenni per feste in cui il padre drogava gli ospiti e registrava di nascosto gli atti sessuali.

Le feste bianche

I famosi White Party, cioè le feste senza freni, materia di battutine allusive anche in pubblico, che si tenevano nella mega villa al numero 40 di Hedges Banks Drive negli Hampton, non possono più essere ignorati. Il New York Times  lo definisce già il #MeToo dell'industria musicale. Perché anche in questo caso, se eri famoso in quegli anni, eri a una di quelle feste.

In conseguenza del moltiplicarsi delle denunce, è stato cancellato un reality show sulla famiglia del rapper mentre molti brand hanno interrotto i rapporti con lui.

Il video di Justin Bieber

Ciò che più inquieta di quelle feste è un video, ottenuto dal Daily Mail, dove un quindicenne Justin Bieber racconta a favore di telecamera le 48 ore ininterrotte passate con Puff Daddy. Nel video del 2009, che si trova sul canale YouTube della popstar, il rapper gli promette una Lamborghini in regalo per il suo 16mo compleanno. Lo invita ad «andare a prendere alcune ragazze». «Cosa faremo?» chiede Bieber. «Cosa faremo?», ribatte Puff Daddy. «Non possiamo rivelarlo ma è sicuramente il sogno di ogni 15enne».