Virginia Raffaele: “Bella io? Vi dico se l’aspetto fisico mi ha aiutata o no”. E poi svela il suo lato più sensibile e malinconico
Nell’intervista di Cinzia Marongiu, la poliedrica attrice racconta le sue ultime esperienza lavorative, quali saranno i suoi nuovi personaggi da imitare ma svela anche un animo sensibile e sofferente. La consapevole tristezza che la sua comicità serve ad alleggerire l’impatto di un mondo travolto da notizie terribili
Attrice, imitatrice, conduttrice televisiva e radiofonica, Virginia Raffaele arriva alla sua consacrazione su Rai 1 con il one woman show “Colpo di luna” che andrà in onda per tre venerdì di seguito in prima serata a partire dal 12 gennaio. Fra gli ospiti della prima puntata ci saranno Stefano Accorsi, Pietro Castellitto, Fabio De Luigi, Gianni Morandi, Noemi e Benedetta Porcaroli ma a farci ridere sarà soprattutto lei che, invece, in questa intervista mostra un animo sensibile ed empatico al limite dell’angoscia.
Quanti no prima di questo show
E la prima curiosità è proprio quanti no ha detto alla Rai prima di accettare di fare uno show tutto suo.
“In effetti per alcuni anni ci sono state delle richieste di fare uno show tutto mio ma ho preferito dare la precedenza al teatro che è una bella palestra di ciò che significa stare sul palco a contatto con il pubblico dal vivo, per poi arrivare preparata a un evento così”.
Foto Ansa e Instagram
Questo conferma l’idea che lei sia una perfezionista ma anche una grande timida.
“Sì, sono timida e perfezionista: non riesco a dare per scontate le cose e il mio lavoro lo prendo seriamente. Devo essere sicura di saper fare le mie performance che sono esibizioni per cui è necessario uno studio continuo”.
A “Colpo di luna” rivedremo i suoi cavalli di battaglia come Belen e Ornella Vanoni?
“Ci saranno ma siccome bisogna avere anche il coraggio di fare altre cose, stavolta ho puntato su personaggi nuovi come Patty Proavo e Barbara Alberti, ma tornerà anche Bianca Berlinguer.
La comicità ha genere maschile e femminile, ha bellezza? Lei è una bella donna: ha reso le cose più difficili?
“Per me il comico è asessuato e la bellezza dipende da come uno la indossa: se ci gioca o se la ostenta. Lo spettatore capisce di se l’attore fa finta di fare il bello o fa finta di essere brutto ma in realtà usa l’aspetto fisico per arrivare al pubblico”.
Quanto è difficile il suo mestiere in un contesto come quello che stiamo vivendo fra guerre e postumi della pandemia?
“Per me il periodo del Covid è stato shoccante: non avevo più niente da ridere. C’erano colleghi che mi chiamavano magari per fare una diretta ma io non riuscivo, ‘sto in pausa vita’, rispondevo. Mi capita di empatizzare profondamente con le situazioni che vediamo ai telegiornali e spesso ne resto atterrita”.