Veronica Lario per la prima volta in tv: chi è la donna che annientò Silvio Berlusconi con due lettere. Ecco le sue parole
L’ex signora Berlusconi sarà ospite del programma di Maria Latella e, a sorpresa, ecco di cosa parlerà. Argomento molto diverso da quelle lettere che la resero l'unica donna capace di assestare un colpo terribile all'ex premier
La notizia ha del sensazionale, come sempre quando un personaggio già famoso si presenta per la prima volta davanti alle telecamere. Ma se il personaggio è Veronica Lario, inseguita per anni da paparazzi, inutilmente corteggiata da giornalisti e conduttori, allora possiamo dire che Maria Latella per la terza puntata di A cena da Maria Latella ha davvero fatto centro. Veronica Lario parteciperà al dinner talk di Sky Tg24 in onda venerdì 1 marzo alle 21 sul canale all news e per l'ex signora Berlusconi è una prima assoluta.
Il tema che non ti aspetti
È la prima volta in un programma tv e la prima volta che parla al pubblico da quando, nel 2009, fu avviata la separazione da Silvio Berlusconi. La puntata, dedicata all'intelligenza artificiale e ai potenziali riflessi sul presente e futuro dall'educazione al lavoro, affronta un tema oggi molto vicino a Veronica, che di recente ha investito in una piccola start up.
Chi è Veronica Lario
I suoi trascorsi di attrice di teatro che fece innamorare l’uomo che allora era solo un imprenditore di successo, sono noti. Il divorzio di Silvio Berlusconi da Carla Elvira Lucia Dall'Oglio e le nuove nozze, i tre figli, la vita dorata, quella di silenziosa ed elegante First Lady durante il premierato del marito, fino al tracollo dei tradimenti spudorati e infine la separazione milionaria. E poi quella lettera pubblicata sul quotidiano “nemico”, La Repubblica: una bomba datata 31 gennaio 2007 dopo la quale l’immagine di Silvio Berlusconi non fu più la stessa. Perché ciò che non riuscì a D’Alema, o Prodi o qualsiasi altro avversario politico, poté lei. Parole che lo hanno frustato e appeso al chiodo come nessuno: “Con difficoltà vinco la riservatezza che ha contraddistinto il mio modo di essere nel corso dei 27 anni trascorsi accanto ad un uomo pubblico”, così iniziava la missiva corrosiva, quasi in sordina prima delle bordate morali.
La più famosa cena di gala di Berlusconi
“Ho affrontato gli inevitabili contrasti e i momenti più dolorosi che un lungo rapporto coniugale comporta con rispetto e discrezione. Ora scrivo per esprimere la mia reazione alle affermazioni svolte da mio marito nel corso della cena di gala che ha seguito la consegna dei Telegatti, dove, rivolgendosi ad alcune delle signore presenti, si è lasciato andare a considerazioni per me inaccettabili: ‘ ... se non fossi già sposato la sposerei subito’ ‘con te andrei ovunque’. Sono affermazioni che interpreto come lesive della mia dignità, affermazioni che per l’età il ruolo politico e sociale, il contesto familiare (due figli da un primo matrimonio e tre figli dal secondo) della persona da cui provengono, non possono essere ridotte a scherzose esternazioni”. L’affondo fu terribile e in quel momento Veronica Lario diventò “una di noi”, l’eroina di tutti i traditi, non solo delle donne. E poi, la dignità quella che pretende pubbliche scuse.
La richiesta di pubbliche scuse
“A mio marito ed all’uomo pubblico chiedo ‘ pubbliche scuse, non avendone ricevute privatamente, e con l’occasione chiedo anche se, come il personaggio di Catherine Dunne, debba considerarmi "La metà di niente".
La dignità di donna
"Nel corso del rapporto con mio marito ho scelto di non lasciare spazio al conflitto coniugale, anche quando i suoi comportamenti ne hanno creato i presupposti... Questa linea di condotta incontra un unico limite, la mia dignità di donna che deve costituire anche un esempio per i propri figli, diverso in ragione della loro età e del loro sesso. Oggi nei confronti delle mie figlie femmine, ormai adulte, l’esempio di donna capace di tutelare la propria dignità nei rapporti con gli uomini assume un’importanza particolarmente pregnante, almeno tanto quanto l’esempio di madre capace di amore materno che mi dicono rappresento per loro; la difesa della mia dignità di donna ritengo possa aiutare mio figlio maschio a non dimenticare mai di porre tra i suoi valori fondamentali il rispetto per le donne, così che egli possa instaurare con loro rapporti sempre sani ed equilibrati”.
''Mio marito va con le minorenni”
E poi ci fu la seconda lettera, quella che assestò il ko definitivo, quella scritta dopo la festa dei 18 anni a Casoria - nell’aprile 2009 - di Noemi Letizia, che chiamava "papi" il premier. ''Mio marito va con le minorenni”, Veronica Berlusconi fu la prima a dirlo. Lo avevano sussurrato in tanti dopo lo scandalo Noemi, le rivelazioni D'Addario, e infine il "caso Ruby". Ma la prima a dirlo apertamente è stata Veronica Lario in una mail all'Ansa. Parole dure "recitate" ad Annozero da Monica Guerritore il 7 maggio del 2009.
Ciarpame senza pudore
"Non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni. Chiudo il sipario sulla mia vita coniugale. Io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione. Dobbiamo subirla, e ci fa soffrire...Non posso più andare a braccetto con questo spettacolo". "Qualcuno ha scritto - proseguiva la lettera - che tutto questo è a sostegno del divertimento dell’imperatore. Condivido. Quello che emerge dai giornali è un ciarpame senza pudore. E tutto in nome del potere...”
Vergini che si offrono al drago
“Figure di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo e la notorietà… e per una strana alchimia, il paese tutto concede e tutto giustifica al suo imperatore". E poi la pena per quell’uomo amato in un passato che appare lontanissimo e che ha cercato di aiutare. "Ho cercato di aiutarlo...ho implorato le persone che gli stanno vicino di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. E' stato tutto inutile. Credevo avessero capito...mi sono sbagliata. Adesso dico basta". Fu la pietra tombale sul loro matrimonio e sull’immagine pubblica del Cavaliere.