Vanessa Scalera: da Imma Tataranni a una donna di fronte a una scelta atroce. Chi salvare fra madre e padre?

"Dall'alto di una fredda torre" del regista Francesco Frangipane, è un film potente che racconta di quanto sia più grande la tragedia se piomba nella normalità di una famiglia qualsiasi

di Claudia Sarritzu

Vanessa Scalera non è nuova a ruoli drammatici e impegnativi ma quest'ultimo, crediamo sia stato l'ennesimo banco di prova che ancora una volta ha mostrato la sua straordinaria bravura. Delicatezza e ruvidezza insieme. Talento e studio. Un'attrice rara, immensa e difficilmente paragonabile ed imitabile. "Dall'alto di una fredda torre" -del regista Francesco Frangipane- è un film potente che racconta di quanto sia più grande la tragedia se piomba nella normalità di una famiglia qualsiasi composta da padre, Giovanni (Giorgio Colangeli), madre, Michela (Anna Bonaiuto) e due figli gemelli eterozigoti, Antonio (Edoardo Pesce) ed Elena (Vanessa Scalera). Perché l'unica risposta al "perché sta accadendo proprio a me" è che ognuno di noi "è uno a caso nel mondo" e le tragedie accadono proprio alle persone pescate a sorte dalla fortuna/sfortuna. Il film, già alla Festa di Roma, è ora in sala con Lucky Red dal 13 giugno, ha come protagonista non un personaggio ma una famiglia che viene devastata da una terribile scoperta: entrambi i genitori sono gravemente malati della stessa malattia, ma solo uno dei due può essere salvato da un prelievo di midollo che potrà essere donato solo da Michela. E sulla domanda chi salvare dei due? si snoda una pellicola che difficilmente verrà dimenticata da chi la vedrà. Un film introspettivo che ci fa interrogare su cosa sia giusto, sul valore della vita e della morte e su quanto noi umani, piccoli e immortali non possiamo essere chiamati a scelte così terribili. 

"Avevo già interpretato Elena a Teatro anni fa, portarla al cinema è stato un nuovo incontro, una riscoperta. Ho guardato il personaggio con una lente diversa e ho avuto la possibilità di analizzare aspetti che non avevo ancora sviscerato". Vanessa Scalera risponde così alle nostre domande. "Cosa avrei scelto io al posto di Elena? Lo stesso. E' una mia amica in questo, avrei agito come lei e non voglio pormi la famosa domanda 'Chi butteresti dalla torre' che è come rispondere a 'Chi vuoi più bene'". "Io come tutti vado a istinto nelle scelte piccole, in quelle grandi e drammatiche bisogna per forza soffermarsi e riflettere". "Il personaggio della mia carriera a cui sono più legata e che in qualche modo mi ha più tormentata sia Lea di Marco Tullio Giordana. Anche perché è stato il mio esordio con un ruolo da protagonista così potente, e come tutte le prime volte è iconica, si rimane legati a quella esperienza così intensa. Mi ha tormentato perché quella poi è una storia vera. Tutto quello che abbiamo detto e fatto racconta una persona reale con una figlia in vita che avrebbe visto quel film". Quale è il sogno ancora non realizzata di Vanessa Scalera? "Ho mille sogni, questo lavoro è già un sogno..."