Trio Mandili, chi sono le tre bellissime ragazze da milioni di like esplose grazie a un video
E' un gruppo musicale georgiano composto da tre ragazze, diventato famoso grazie a un video musicale che ha raccolto oltre sette milioni di visualizzazioni e oggi vero e proprio fenomeno social
Quattro giorni, 40 artisti internazionali, 7 location: dal 30 maggio al 2 giugno, Monopoli diventa Monopolele. Per il terzo anno consecutivo, la città pugliese affacciata sul mar Adriatico diventa la protagonista del più grande festival di ukulele d’Italia, Monopolele - Ukulele Mediterranean Fest, organizzato da Voltare Pagina ETS, organizzazione senza scopo di lucro e patrocinato dal Comune di Monopoli e PugliaSounds, il progetto della Regione Puglia a sostegno degli operatori e degli artisti pugliesi del settore musicale. Una quattro giorni all’insegna della musica con performance live, concerti, jam session, workshop e street parade, tutti gratuiti, che coinvolgeranno artisti italiani e internazionali, residenti e turisti per animare i luoghi più iconici della città.
Fenomeno social
Tra gli appuntamenti da non perdere, il concerto del Trio Mandili, gruppo musicale georgiano composto da tre ragazze, diventato famoso grazie a un video musicale che ha raccolto oltre sette milioni di visualizzazioni e oggi vero e proprio fenomeno social, che esegue canti polifonici con il panduri, tradizionale strumento a corda georgiano (2 giugno, piazza Palmieri).
Il mandili in Georgia è un tipico foulard da donna. Cosa significa questo nome per voi e perché avete deciso di chiamarvi così?
In realtà, il mandili non è solo un foulard da donna. Ha anche un significato simbolico intrinseco. Secondo una leggenda, le donne georgiane gettavano il foulard a terra quando volevano riconciliare i guerrieri avversari e fermare la battaglia. In altre parole, per fare pace. Questa rappresenta una missione molto importante, soprattutto nel mondo in cui viviamo oggi. La musica è una lingua comune e comprensibile a tutti i popoli del mondo. È la lingua della gentilezza e, naturalmente, della pace. Il nome della nostra band ha un significato e cerchiamo di onorarlo in tutto ciò che facciamo, non solo quando saliamo sul palcoscenico.
Di cosa parlano le vostre canzoni?
Probabilmente, come in ogni altra cultura, le canzoni popolari riflettono il carattere del paese e delle persone che vi abitano. Cantiamo della nostra amata Georgia, della sua bellissima natura, delle persone straordinarie, delle tradizioni della nostra nazione, della cultura e del cibo. E, naturalmente, la maggior parte delle nostre canzoni parla d'amore. C'è anche molto umorismo e autoironia nelle canzoni popolari georgiane.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Naturalmente, vorremmo visitare il maggior numero possibile di paesi che non abbiamo ancora visitato, perché la comunicazione con il pubblico è la cosa più importante nel lavoro di ogni musicista. Continueremo a fare selfie con le nuove canzoni così come continueremo anche a fare il nostro video blog, nel quale non solo canteremo, ma parleremo anche di vari temi interessanti sulla Georgia. A proposito, stiamo pianificando di fare qualcosa insieme a musicisti italiani, ma lasciamo che sia una sorpresa.
Fate tour in diversi Paesi. Quali differenze trovate nell'approccio rispetto alla vostra musica nei vari posti in cui fate tournee?
È molto difficile rispondere a questa domanda. Possiamo dire una cosa - non ci sono stereotipi. Non esiste un pubblico "freddo" o "caldo". Tutto dipende da quanto la tua canzone tocca il cuore di una persona. Dopo tutto, non è nemmeno necessario capire la lingua georgiana per sentire quello di cui stiamo cantando. Riceviamo, sempre e ovunque, un’accoglienza calorosa.
Qual è l'accoglienza italiana alla vostra musica?
Favolosa! Amiamo molto l'Italia e gli italiani e ci sembra che questo amore sia reciproco. A volte sembra che italiani e georgiani siano molto simili. Hanno entrambi un bel temperamento, sono emotivi, romantici ed entrambi sono cuochi eccezionali e ne sanno molto di cucina. Quando ci esibiamo in Italia sembra di esibirci a casa, c'è sempre una connessione da cuore a cuore.