Chi vincerà la Palma d'Oro? Tra Coppola e Sorrentino potrebbe irrompe la sorpresa Demi Moore

Molto quotato è anche The Substance di Coralie Fargeat che parte avvantaggiato con una giuria a maggioranza femminile. Racconta il sogno di tornare giovani ad ogni costo e a ringiovanire è Demi Moore

di Redazione

Il TotoPalma di questa 77/a edizione del Festival di Cannes potrebbe comprendere: Emilia Perez di Jacques Audiard, The Substance di Coralie Fargeat, il motivo è che per ora è il più votato dai critici internazionali. Poi Caught by the Tides di Jia Zhang-Ke, Bird di Andrea Arnold e il nostro Paolo Sorrentino con Parthenope.

Coppola dentro o fuori?

Coppola non convince tutti, risulta anzi molto divisivo. Megalopolis, c'è chi l'ha odiato e chi lo ha amato, ma sembra impossibile che un regista così blasonato di 85 anni che ha accettato la sfida del concorso con un film autofinanziato, venga del tutto ignorato. In tanti lo hanno definito un film genialmente sconclusionato con un'idea di futuro e un parallelo niente male tra due imperi in decadenza: quello Romano e quello Usa.

Il film che mette d'accordo tutti

Emilia Perez di Audiard, è piaciuto parecchio ai critici francesi e internazionali. La storia di questo boss dei cartelli messicani che vuole diventare donna è un ossimoro geniale come lo è l'attrice transgender Karla Sofía Gascón che l'interpreta. Poi si sa, è Cannes, un festival imprevedibile.

L'anno di Demi Moore?

The Substance di Coralie Fargeat parte avvantaggiato con una giuria a maggioranza femminile. Racconta il sogno di tornare giovani ad ogni costo e a ringiovanire è Demi Moore che è quasi sempre nuda sullo schermo (leggi qui), che detto tra noi non si capisce cosa dovrebbe ringiovanire visto che appare statuaria nonostante i suoi 61 anni. 

Vincerà la poesia?

Caught by the Tides di Jia Zhang-Ke è un viaggio nella Cina contemporanea, un film poetico con circa ventidue anni di realizzazione, pensate che i primi elementi del film sono stati girati dal 2001.

Il film sociale

Bird di Andrea Arnold, regista britannica tre volte Premio della giuria che guarda a Ken Loach, racconta di ultimi, di ragazzini ai margini senza futuro, obbligati a crescere prima del tempo. E questo nel sud dell'Inghilterra.

Il nostro Sorrentino

Parthenope di Paolo Sorrentino un po' come Megalopolis non convince tutti in quanto è complicato in entrambi i film cogliere filo. Ma come tutti i suoi film non manca di fascinazione.