Silvio Orlando: “Anch’io ho avuto sbandamenti sessuo-maniaci. Le donne nel cinema erano merce e selvaggina”

La coraggiosa confessione dell’attore: “Sappiamo bene com'era negli anni Settanta, le donne allora erano prede. Il #MeToo ha reso migliore il cinema”

Silvio Orlando - Foto Ansa

di Redazione

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Il cinema del passato è stato sessuo-maniaco: la donna sul set era poco più di una preda”. Così Silvio Orlando si è assunto una grande responsabilità e al Filming Sardegna Festival ha reso giustizia alle tante attici vittime incomprese e maltrattate dopo le violenze che sono state costrette a subire. L’attore, a proposito di #MeToo e del cinema del passato, ha detto con coraggio: "Anche io ho avuto degli sbandamenti sessuo-maniaci. Il cinema allora era d'altronde molto sessuo-maniaco”.

“Il #MeToo ci ha migliorati”

E poi un’altra frase che rende giustizia anche a un movimento che, nel migliore dei casi, è venuto a noia con le sue recriminazioni giudicate dai più tardive. Ecco le parole che tanti attori, e tanti uomini, ancora non sanno pronunciare: “Per fortuna il #MeToo ha migliorato la qualità del nostro lavoro, ha creato qualcosa di importante. I set sono ora luoghi più vivibili, più tranquilli e ci sono poi molte più donne impegnate nella produzione”.

Il passato da non dimenticare

“Le donne erano poche, quando ho iniziato, ora ce ne sono molte di più. Il clima è più disteso. Il movimento ci ha migliorato", ha detto ancora Orlando e facendo memoria ha rivelato ciò in realtà tutti sapevano. “Sappiamo bene invece com'era il cinema degli anni Settanta, le donne allora erano prede, selvaggina, merce. Era una cosa questa più sottile di ogni violenza fisica, era una legge non scritta, impalpabile: una donna che non stava al gioco diventava un elemento di disturbo di questa macchina maschile".

La solidarietà maschile e l’abuso

"Il cameratismo c’era anche nelle storie raccontate sullo schermo, si raccontava di ossessioni maschili rovinate dall’elemento femminile. E questo si trasmetteva fuori dalle riprese”. Insomma, la giustificazione alla tendenza predatoria maschile era pure nelle storie che attori e attrici interpretavano: una cultura che giustificava l’abuso e lo perpetrava. Fa bene Orlando a ricordarlo e ad assumersi le sue responsabilità. 

25/06/2024
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