Sharon Stone: “Per Basic Instinct a Michael Douglas 14 milioni. Ecco quanto diedero a me. Anche questa è violenza”

L’attrice al Torino Film Festival per parlare del film di cui fu interprete e produttrice, “Pronti a morire”, ma anche per fare un appello agli uomini in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne

di Redazione

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Ieri, 25 novembre, era l’occasione giusta per parlarne, ma Sharon Stone non è tipo da aspettare gli inviti per parlare di violenza sulle donne o di gender pay gap, argomento che conosce benissimo per esserne stata vittima nel mondo del cinema. Un esempio? “Io, dopo Basic Instinct ho guadagnato 500 mila dollari, Michael Douglas 14 milioni”, spiega l’attrice che denuncia come anche Hollywood sia sempre stata sessista, svantaggiando le donne: “Cosa mi hanno detto? Mettiti il cuore in pace, una donna non ne guadagnerà mai nemmeno uno di milione. E non è capace a girare un film. Cos’è questa se non violenza sulle donne?” L’attrice parla dal pulpito del Torino Film Festival proprio nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne e lo fa con il cuore in mano.

L'appello di Sharon Stone agli uomini

"Gli uomini violenti devono essere tenuti lontano dalle donne. Dobbiamo aiutarci a vicenda. Non possiamo limitarci a dire che le donne vanno aiutate, gli uomini bravi le devono aiutare". È l'appello di Sharon Stone. "Gli uomini devono essere consapevoli che molti non sono uomini per bene, non si può continuare a fare finta. Bisogna avere chiaro che chi non è bravo è pericoloso e violento e quindi va tenuto lontano. Non si può girare lo sguardo dall'altra parte quando uomini cattivi si comportano male. Gli uomini violenti vanno tenuti lontano dalle vostre figlie, fidanzate e mogli", afferma l'attrice durante l'incontro con la stampa. Per Stone è importante che gli uomini che assistono a scatti d’ira o a comportamenti violenti di loro amici o conoscenti non facciano finta di niente ma li critichino apertamente invitando i violenti a farsi aiutare prima di commettere atti irreparabili.

La Stone produttrice

A Torino l'attrice ha ricevuto il premio Stella della Mole, il riconoscimento cinematografico che viene assegnato a figure di spicco del cinema internazionale. Poi al cinema Romano in una sala gremitissima è stata accolta da un lungo applauso del pubblico accorso a vederla, ma anche ad assistere alla proiezione di Pronti a morire di Sam Raimi del 1995, film da lei anche co-prodotto, in cui interpreta una pistolera bella e letale a fianco di Gene Hackman e di due attori a quel tempo emergenti, Leonardo Di Caprio e Russell Crowe. La star parla anche dei suoi rapporti con Martin Scorsese che l'aveva scelta per il ruolo di Ginger in Casino: "Ha il senso della famiglia. Io e Martin abbiamo un rapporto che va al di là del lavoro forse perché lui ha origini italiane e gli italiani sono così. Sam Raimi no, non ha il senso della famiglia, non mi ha mai ringraziato, non ha riconosciuto il rapporto".

L'America è come un adolescente

Parla anche dell'America Sharon Stone che, durante la campagna elettorale, si è schierata apertamente contro Donald Trump, e invita "a fermarsi e a pensare da chi vogliamo essere governati". "L'Italia ha vissuto il fascismo, voi avete visto cosa succede. Il mio Paese, invece - spiega la star americana - è in fase adolescenziale e gli adolescenti sono arroganti, ingenui e ignoranti. Queste cose noi non le abbiamo viste. Gli americani non sono istruiti e non viaggiano, l'80% non ha il passaporto. Vivono nella loro straordinaria ingenuità".

Nessuna paura dell’IA

"Sento una forte gratitudine" commenta l'attrice che dice di non avere alcun timore per il ruolo crescente dell'intelligenza artificiale: "Non credo che metterà fine al cinema. In casa il forno a microonde non ci ha ucciso o reso sterili. Ci sono cose che cambieranno per sempre. L'intelligenza artificiale può anche scrivere sceneggiature e musica da schifo, non potrà prendere il sopravvento sulle emozioni umane, non lo farà. Ci aiuterà con cose operative, ma non penso che io sarò sostituita dall'intelligenza artificiale". 

26/11/2024
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