Serena Bortone sospesa dalla Rai per il caso Scurati, ma non finisce qui. Ecco cosa farà la giornalista
Il provvedimento "per aver pubblicato un post su vicende interne senza aver ottenuto la necessaria autorizzazione". Usigrai: "E' ritorsione". E la conduttrice non rinuncia alla battaglia
Dopo tre mesi arriva la sanzione per Serena Bortone. La giornalista sarà sospesa per sei giorni dalla Rai. E' la sanzione che l'azienda ha deciso di comminare alla conduttrice e giornalista in seguito alla vicenda relativa alla presenza dello scrittore Antonio Scurati nella sua trasmissione 'Chesarà...' e all'apertura di un procedimento disciplinare nei suoi confronti. Al momento non c'è un'ufficialità della notizia da parte della Rai. Il provvedimento è stato consegnato alla giornalista, a quanto apprende l'Adnkronos da fonti aziendali, "per aver pubblicato un post su vicende interne senza aver ottenuto la necessaria autorizzazione, in violazione delle norme aziendali".
Bortone farà ricorso
La giornalista farà ricorso in opposizione al provvedimento Rai. Questo comporterà, nel momento in cui la decisione venisse impugnata, una sospensione dell'efficacia della sanzione fino alla decisione definitiva.
La risposta dell'Usigrai
"La Rai ha chiuso il procedimento disciplinare sulla conduttrice di 'Chesarà..' con una sanzione inaccettabile: su Serena Bortone si sta consumando la ritorsione di chi è più preoccupato di fargliela pagare che di capire cosa è veramente successo nella vicenda del contratto negato per il monologo in tv di Antonio Scurati". Lo scrive in una nota l'esecutivo dell'Usigrai. "Si scarica su una collega competente ed equilibrata, interna Rai, il malfunzionamento e l’assenza di una catena di comando aziendale che non viene toccata da una vicenda che matura proprio in quegli uffici, tanto da uscire nei giorni seguenti con diverse versioni", prosegue il sindacato Rai. "Il repentino cambiamento delle dichiarazioni della Presidente Soldi e l'Ad Sergio che evoca pubblicamente il licenziamento di Serena Bortone, sono il sintomo più chiaro di quale clima si respiri oggi in Rai -aggiunge il sindacato- L'Usigrai difenderà in ogni sede la legittimità etica e professionale dell'operato di Serena Bortone e di tutte le dipendenti e i dipendenti messi nel mirino di questi vertici che, anche a fine mandato, dovrebbero invece fornire spiegazioni sul loro operato e su quello delle strutture di cui hanno la responsabilità".