Le scuse non bastano: nuova stoccata di Selvaggia Lucarelli contro i Ferragnez sul caso del pandoro griffato
Nuovo round social con riflettori accesi sulle attività di beneficenza della coppia per la vicenda del pandoro griffato e l'annunciata donazione di un milione di euro a favore dell'ospedale Regina Margherita di Torino
Per quanto in Italia siano poche le persone disposte a scusarsi e riconoscere i propri torti, non bastano le lacrime di Chiara Ferragni per l’affaire Balocco e nemmeno l’annunciata donazione di un milione di euro. C’è chi non le perdona l’errore “di comunicazione” a partire da Selvaggia Lucarelli che per prima si occupò del caso, e ci va di mezzo pure Fedez, che ha provato a difendere la moglie fra tapiri e crollo vertiginoso dell’immagine social della coppia d’oro Ferragnez. Stando ai dati della ricerca di SocialData, diffusi da Adnkronos, sulla base di 6 milioni di conversazioni su web e social analizzate negli ultimi sette giorni, 7 su 10 sono contro l'influencer.
Ferragni si scusa: “Dono 1 milione al Regina Margherita”
Ma torniamo ai fatti: dopo la sanzione dell'Antitrust da oltre 1 milione alle società riconducibili a Chiara Ferragni e da 420mila euro a Balocco per "pratica commerciale scorretta", e dopo la denuncia formalizzata dal Codacons nei suoi confronti con l'ipotesi di "truffa aggravata", l'imprenditrice digitale è tornata ieri sui social, ha chiesto scusa per il caso del pandoro griffato per il quale le è stata comminata la maximulta e annuncia che devolverà 1 milione di euro all'ospedale Regina Margherita di Torino per sostenere le cure dei bambini.
Ferragni attaccata anche da Meloni
Due giorni di silenzio, rotti da due stories su Instagram, e una difesa che non è bastata a far passare la bufera, complice anche l'attacco della premier Giorgia Meloni che, senza citarla, dal palco di Atreju ha fatto allusione alla multa inflitta a Ferragni ("Gli influencer non sono quelli che fanno soldi a palate mettendo vestiti o borse o promuovendo carissimi panettoni facendo credere che si farà beneficenza, ma il cui prezzo servirà solo a pagare cachet milionari"), tanto che ieri mattina anche Fiorello aprendo Viva Rai2! ironizzava: "Ferragni leader dell'opposizione". E il leader di Iv Matteo Renzi: "Mentre il mondo discute di intelligenza artificiale, in Italia le due principali influencer di questo Paese, Giorgia Meloni e Chiara Ferragni, litigano sul pandoro".
Le scuse sui social
L'influencer sceglie il basso profilo: chiede scusa e annuncia che devolverà un milione (cioè quello che era il suo cachet per la pubblicità a Balocco, ndr) al Regina Margherita. In un reel spiega di essere "convinta che chi è più fortunato" abbia "la responsabilità morale di fare del bene". "Si può sbagliare", dice, e "quando capita bisogna ammettere, e se possibile rimediare all'errore fatto e farne tesoro". Ed ecco dunque la retromarcia: "Devolverò 1 milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini". L'imprenditrice sottolinea di voler fare "tesoro in futuro" del suo errore, "separando completamente qualsiasi attività di beneficenza, che ho sempre fatto e continuerò a fare, da attività commerciali". Perché "anche se il fine ultimo è buono, se non c'è stato un controllo sufficiente sulla comunicazione, può ingenerare equivoci".
Il Tapiro d'oro “meritato”
Ferragni resta tuttavia convinta che il provvedimento dell'Autorità sia "sproporzionato e ingiusto" e per questo conferma l'impugnazione al Tar: "Se la sanzione definitiva dovesse essere - come spero - inferiore a quella decisa dall'Agcm, la differenza verrà aggiunta al milione di euro". E ribadisce poi il mea culpa, “me lo merito”, al microfono di Valerio Staffelli, ricevendo il Tapiro d'oro di Striscia la Notizia. La "pratica commerciale scorretta" e la comunicazione "non diligente" risalgono allo scorso Natale, con la messa in vendita del Pandoro Pink Christmas, griffato Ferragni, distribuito in 362.577 esemplari. Qualche mese prima la Balocco aveva effettuato una donazione, "modesta" secondo il Garante, all'ospedale. La pubblicità ingannevole sulla beneficenza ha portato in realtà i proventi delle vendite in una direzione diversa rispetto all'annunciato "percorso di ricerca promosso dall'ospedale".
Fedez difende la moglie
Subito dopo il video di Ferragni arriva un nuovo intervento di Fedez che non ha mai smesso di difendere la moglie. Sulle storie di Instagram il rapper si rivolge direttamente alla premier: "Gentile presidente del Consiglio Giorgia Meloni, visto che bisogna diffidare da noi, le risulta che i componenti del suo governo, anche alcuni che sono indagati per reati gravi e altri che fanno fermare i treni come se fossero in un taxi, quando sbagliano chiedono scusa e pagano di tasca loro? Mi faccia sapere. Visto che ha trovato il tempo di parlare di noi che lavoriamo col web perché non ci parla di Santanchè, della famiglia La Russa, l'ex sottosegretaria Montaruli condannata, Andrea Delmastro e la lista potrebbe continuare all'infinito. Giorgia Meloni niente? Due paroline su di loro niente? Eh, le priorità del Paese cara presidente del Consiglio... Ci vediamo al Family Day con Elon Musk".
Intanto la Regione Lombardia replica a Fedez, che aveva rivendicato l'impegno suo e di Ferragni per l'ospedale in fiera: un intervento "fuorviante e impreciso", viene affermato, "le terapie intensive con la loro donazione erano 14, non 150". Un altro duro colpo per la coppia.
Selvaggia Lucarelli contro i Ferragnez
Le scuse di Ferragni per il caso Balocco sono una "auto-assoluzione" per Selvaggia Lucarelli che per prima aveva acceso i riflettori sulle attività di beneficenza dell'imprenditrice. La giornalista commenta così su Instagram il video con cui Chiara Ferragni fa mea culpa e il caso è tutt’altro che chiuso? "A me le dichiarazioni della serie 'io però ho fatto questo e quest'altro' lasciano indifferente. Per me puoi aver fatto una cosa buona, ma se il tuo modus operandi di solito fa pena, non è che questo valga come assoluzione", afferma Lucarelli. "Quindi -dice ancora commentando il messaggio di Chiara Ferragni- le beneficenza torna a essere il modo per ripulirsi. E no, l'errore non è stata la comunicazione. L'errore era la sostanza. Tu guadagnavi un fiume di soldi da un'operazione fintamente benefica. E lo sapevi benissimo, tanto che hai aspettato la multa per ammetterlo".
"Deve ammettere l'inganno"
"Bella auto-assoluzione 'è stato un errore di comunicazione' con ennesima donazione a favore di telecamera -prosegue-. Le scuse vanno fatte bene, su (non ha qualcuno capace di consigliarla decentemente?). Ammettere qualcosa voleva dire: è vero, ho ingannato i consumatori facendo credere che questa fosse un'operazione benefica mentre io, ben consapevole, guadagnavo un milione di euro non donando nulla". L'atto di accusa poi prosegue: "Perché puoi non aver controllato le virgole di un contratto, ma che tu non facevi alcuna beneficenza e ci guadagnavi, lo sapevi. E magari alle scuse andava anche aggiunto: mi scuso anche per aver taciuto e essermi decisa ad ammettere l'inganno solo quando l'Antitrust mi ha multata, a seguito di un'indagine della Guardia di Finanza che mi ha inchiodata. Anzi, solo dopo che per 3 giorni sono stata seppellita da critiche e ho capito che non ne sarei uscita, perché inizialmente tutto quello che sono stata capace di dire è 'è ingiusto, ricorrerò in appello'". "Perché -chiosa Lucarelli- se l'Antitrust non l'avesse multata oggi sarebbe a fare i suoi tour alla faccia dei poveri e si sfregherebbe le mani all'idea di averla passata liscia".
Attacco anche a Fedez
Lucarelli si sofferma anche sul ruolo di Fedez, molto attivo sui social con post e messaggi rivolti soprattutto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Vedo molta confusione in giro e ovviamente falena Fedez ha contribuito a crearla. Visto che si è tirato in mezzo da solo credo sia necessario ricostruire il travagliato rapporto con la beneficenza dei Ferragnez, un rapporto che ho sempre trovato a tratti disdicevole. E lo dico sulla base di inchieste legate alla beneficenza e di organizzazioni che operano nel sociale senza scopo di lucro che conduco da anni".