Giorni terribili per Sandra Bullock, il compagno è morto di Sla: "Era l'amore della mia vita"

Bryan Randall, il partner dell'attrice americana Sandra Bullock è morto dopo una segreta battaglia contro la sclerosi laterale amiotrofica

Sandra Bullock ha confessato di avere pensato di dire addio al mondo della recitazione e alla Hollywood sessista in cui ha lavorato in tutti questi anni. L’attrice premio Oscar ne ha parlato a USA Today: "È stato difficile per me, ho avuto i paraocchi per tutta la vita e quando sono arrivata al top non mi sentivo a mio agio perché ero una donna. È stata una pillola difficile da mandare giù".

"Mi ha causato molta tristezza, pensavo: 'Wow, forse è arrivato il momento di andarmene, forse devo fare qualcos'altro nella vita'. E tutto questo è accaduto in un periodo in cui lavoravo molto. Non volevo essere parte di quel mondo sessista in cui mi trovavo".

di Redazione

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Un anno e mezzo fa, pubblicamente, lo aveva definito l'amore della sua vita, lei che sapeva cosa fosse il tradimento e l'abbandono. Ricordiamo tutti che l'ex marito Jesse G. James le spezzò il cuore nel bel mezzo di un’adozione internazionale.

La malattia tenuta segreta

Il fotografo 57enne Bryan Randall, partner da otto anni dell'attrice americana Sandra Bullock è morto dopo una segreta battaglia contro la Sla. Era stato lui stesso a chiedere riservatezza sulla sua malattia. Bullock e Randall si erano incontrati nel 2015, durante il compleanno del figlio dell'attrice.

L'annuncio dei parenti

"Con enorme tristezza condividiamo la notizia della morte di Bryan Randall, sabato 5 agosto. Dopo tre anni di battaglia con la sclerosi se n’è andato in pace, dopo aver deciso di tenere la diagnosi per sé e noi che lo abbiamo amato abbiamo fatto del nostro meglio per tener fede a quella richiesta. Siamo immensamente grati ai dottori che senza sosta hanno accompagnato anche noi durante la malattia e alle straordinarie infermiere che sono diventate le nostre coinquiline, sacrificando le loro famiglie per stare con la nostra. Quello che vi chiediamo ora è di lasciarci la privacy per vivere questo lutto e venire a capo con l’impossibilità di dire addio a Brian. Firmato: la sua amorevole famiglia. Nell’annuncio si chiedono donazioni al posto dei fiori, possibilmente per le associazioni che si occupano di sclerosi multipla e per il Massachusetts General Hospital, dove Bryan è stato curato.

08/08/2023
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