Pupo in Russia come giurato di un festival: esplode la polemica. Al Bano furioso: inaccettabile
Sui social del Festival canta 'Bella ciao' con artisti russi
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La partecipazione di Pupo come giurato al festival musicale internazionale "Road to Yalta" in Russia ha suscitato polemiche e rischia di diventare un caso diplomatico. Il festival, alla sua quinta edizione, si è svolto in passato nel territorio occupato della Crimea e quest'anno dovrebbe includere canzoni legate al conflitto in Ucraina. Pupo, molto popolare in Russia, non ha commentato la situazione.
Il video su Instagram
Anche su Instagram la partecipazione di Pupo è messa in grande evidenza: il "leggendario italiano, il cantante che ha conquistato i cuori russi molto tempo fa - viene scritto - è stato membro della giuria nel 2021 ed è stato addirittura protagonista sul nostro palco con una canzone". Nel video clip Pupo assieme al collega italiano Thomas Grazioso, al cantante russo Ernest Matskiavichius e alle musiciste della Otta-Orchestra canta Bella ciao sul palco della manifestazione di due anni fa. La canzone simbolo per i partigiani italiani, sostengono gli organizzatori di Road to Yalta, è diventata "l'inno informale del festival", ideato e organizzato dai giornalisti Andrey Kondrashov e lo stesso Mackevicius. Nel video si vede Pupo saltare su una lussuosa auto e impostare il navigatore dall'Italia alla Crimea, per poi appunto mettersi a cantare la canzone partigiana, mentre continuano i bombardamenti russi sull'Ucraina.
"Ospite speciale"
Non solo. Il sito ufficiale del festival annuncia che "canzoni sovietiche sulla guerra verranno eseguite in diverse lingue del mondo in duetto con le star del palcoscenico russo," e che Pupo è un "ospite speciale." Le semifinali si sono tenute il 29 aprile al Palazzo di Stato del Cremlino, con la finale il 2 maggio in un teatro con una capacità di 6.000 posti.
Le affermazioni di Maidanov
Il festival ha attirato critiche per la sua presunta promozione della propaganda russa, con Denis Maidanov, vicepresidente del Comitato Cultura della Duma russa, che ha affermato che il festival è importante di fronte all'espansione della NATO verso est. Maidanov ha anche definito i partecipanti al festival "combattenti per la giustizia," implicando che condividano i valori e gli ideali della Russia.
Al Bano critica la decisione di Pupo
Al Bano, altro cantante italiano popolare in Russia, da che è scoppiata la guerra ha fatto delle scelte profondamente differenti. "Questa notizia mi lascia perplesso. Non posso rispondere per Pupo. Non so cosa ci sia dietro e non lo voglio neanche sapere. Sono arrabbiato. Non mi fa piacere sapere che lui andrà lì", commenta Al Bano Carrisi intervistato dal Messaggero. Non ne sapevo proprio niente, di questa faccenda. Ho appreso la notizia solo adesso e sono basito. Pupo è libero di fare ciò che vuole, indubbiamente. Ma bisogna chiedersi davvero se sia opportuno, in questo momento, andare a fare le star in Russia". Quando gli chiedono se vuole fare una telefonata a Pupo, magari per chiedergli di ripensarci, Al Bano taglia corto: "No, certo che no. Ha fatto le sue scelte. Non le condivido per niente, ma più che rimanere perplesso per il fatto che un collega abbia accettato un ingaggio da parte di un paese il cui governo ha iniziato una guerra che da più di un anno causa vittime innocenti, cosa posso fare? Me ne rimango qui, in attesa che la diplomazia blocchi questo passaggio tragico per la storia dell’umanità. E quando sarà il momento opportuno, sarò ben felice di fare due concerti per festeggiare la pace: uno a Kiev e uno nella Piazza Rossa di Mosca", conclude Carrisi.
Ha cantato "C'è solo un attimo"
Nonostante le polemiche, Pupo ha eseguito la sua canzone "C'è solo un attimo" come previsto. Il testo della canzone parla di come la vita sia fugace e che c'è solo un momento da tenere stretto, ma non è chiaro se la canzone si riferisca alla situazione in Ucraina.