"Le zanzare" incantano: il premio D'Aponte a Chiara Ianniciello. Standing ovation a Mauro Pagani

“Come fanno le zanzare a pizzicarti e poi andare senza doversi affezionare”. Con “Le zanzare”, un brano jazz che canta in italiano e in napoletano e che suona con il suo contrabasso, Chiara Ianniciello è la vincitrice della 19ma edizione del premio Bianca D’Aponte – Città di Aversa, il contest italiano riservato alle cantautrici più promettenti nel nostro panorama musicale. Salernitana, classe 1999, una laurea in canto jazz al Conservatorio di Avellino e un’altra al Conservatorio classico di Santa Cecilia a Roma, Chiara Ianniciello si è imposta anche per la miglior musica.

Ma sono tanti i premi andati anche alle altre otto finaliste: Irene Buselli con la sua “Così sottile” ha vinto il premio della critica intitolato a Fausto Mesolella, oltre alla targa per il miglior testo. Un premio, quello intitolato alla cantautrice Bianca D’Aponte, morta giovanissima per un aneurisma, che ancora una volta si conferma come uno degli appuntamenti imprescindibili per la musica d’autore di qualità, perché oltre a lanciare nuove cantautrici, è anche un ritrovo dove si può fare grande musica tra amici. La serata finale è stata illuminata dalla performance del grande Mauro Pagani che ha regalato alcuni brani del suo leggendario repertorio, come “Creuza de Ma” e “impressioni di settembre”. Per lui sono arrivate anche due standing ovation. Ma la serata conclusiva è stata anche quella nella quale si è esibita una delle voci migliori della musica italiana, Nina Zilli, madrina di questa edizione. Accompagnata dal direttore artistico del Premio D’Aponte, Ferruccio Spinetti, anche Nina Zilli è stata applauditissima sulle note dello standard jazz “At Last”. Tra gli artisti che si sono esibiti, anche Moà, vincitrice della scorsa edizione, Flo, Massimo Germini, Mauro Ermanno Giovanardi, Cristiano Godano. Tra gli ospiti, le affezionate madrine Mariella Nava, Rossana Casale e Elena Ledda.