Pilar Fogliati a sorpresa: “Ecco perché mi piacciono tanto gli incontri con gli sconosciuti”
L'attrice: "Se dovessi immaginarmi a condurre un programma sarebbe dove si vede che che aria tira, le generazioni, le tendenze, come in molti talent"
A Pilar Fogliati ci sveliamo subito. L’occasione ce la dà proprio una frase che pronuncia nel suo ultimo lavoro, Finché mezzanotte non ci separi, la commedia diretta da Riccardo Antonaroli (uscirà in sala il 29 agosto distribuita da 01 Distribution), e interpretata insieme a Filippo Scicchitano, film di chiusura al 70° Taormina Film Festival, in cui il suo personaggio, la osteopata Eleonora, dice ad un certo punto “non sono mai stata una persona comune”. Perché in fondo lei, di comune, ha ben poco.
Un’ascesa luminosa e trasversale
Ce lo dice la sua carriera di attrice, nel 2024 era anche in Confidenza di Daniele Luchetti e, soprattutto, se usciamo un attimo dai confini della recitazione, là dove ha esplorato finora davvero ogni angolatura: cinema, serie (il successo di Cuori su Rai1), sceneggiatura e regia, cosa che vuole tornare a fare, debuttando grazie al brillante Romantiche, supportando poi Giovanni Veronesi anche nella pellicola Romeo è Giulietta. Un’ascesa luminosa e trasversale, avvenuta, dopo altri progetti, in un lampo temporale breve, dal 2021 ad oggi.
A Taormina è stata una delle protagoniste assolute, prima nell’apertura, ricevendo al Teatro Antico il Nastro d’Argento come miglior attrice di commedia. E poi appunto nel finale della manifestazione, in quella che è una pellicola in cui interpreta una neo-sposa, pronta a godersi la luna di miele in un albergo di lusso, ma che si ritrova invece a essere catapultata col marito, in una notte piena di mistero e imprevisti, e dove entrambi provano a ritrovarsi. Una storia semplice, narrata attraverso leggerezza ed ironia, ma che prova a indagare in profondità la gelosia e i rapporti. Alla domanda se è gelosa, lei replica “faccio parte della peggior specie, quelle che fanno finta di niente, ma poi...”
Attrice (non) comune
“È sempre strano dirselo, ma chi è davvero una persona comune in realtà? Cos’è normale?” ci racconta. “Se con comune si intende fare degli step determinati e che hanno un’idea generale di come dovrebbero andare le cose allora no, però mi piace credere che ognuno ha la sua storia. Quella battuta mi ha fatto riflettere anche a me, ma non nel dire ‘sono particolare’, non comune anche le opportunità che ho avuto di fare cose diverse, un gran lusso. Questo lavoro mi ha fatto scoprire che mi sento a mio agio con la maschera, mi piace scrivere, immaginare dialoghi, la commedia".
Una notte in cui trovare..
“Le notti in cui non ti aspetti che accade qualcosa, sono invece quelle più belle. Quando incroci una persona che sta vivendo una nottata magari simile alla tua, a Roma capita spesso. Mi è capitato di parlare con degli sconosciuti, magari ero da sola, su un ponte, a pensare, e lì iniziare una conversazione. Questi sono gli incontri che mi piacciono, incontri con persone che non conosco, in una città che è fantastica.
Un programma tv tutto suo?
“Non ho mai escluso la tv, è un mezzo che mi affascina. Se dovessi immaginarmi a condurre un programma sarebbe dove si vede che che aria tira, le generazioni, le tendenze, come in molti talent, nelle audizioni vedi le mode, le parole del momento. Alcuni riescono a centrare il tema, è una cosa divertente.
Il successo di Cuori
“Inaspettato”, ce lo ripete. “Nessuno di noi se lo aspettava, ma mentre lo stavamo realizzando c’abbiamo messo tutto. È stata una scommessa, baciata anche dai numeri dello share, un lavoro lungo, con la conferma ora della terza stagione”.