Favino nella calca di Cannes tra selfie e autografi: "Che tipo di giurato sarò? Boh": il video
L'attore italiano è in giuria al festival: "Uno spazio di libertà dove discutere, scambiarsi le idee e imparare". Favino è fra i più acclamati dal pubblico
CANNES. Battute iniziali per il Festival di Cannes numero 77. Le nuvole minacciano il red carpet inaugurale di The Second Act di Quentin Dupiex, con un parterre tutto francese: Léa Seydoux, Vincent Lindon e Louis Garrel. E le nuvole preannunciano anche un temporale sul festival, dopo l’annuncio del corto Moi Aussi, in programma domani sera, che mette in luce le storie di vittime di violenza sessuale in Francia. Sarà un nuovo #MeToo?
Il via al festival
Le danze oggi si sono aperte con la conferenza stampa della giuria, presieduta dalla regista Greta Gerwig, che con il suo Barbie ha lasciato il segno al box office 2023. Con lei ci sono la sceneggiatrice e fotografa turca Ebru Ceylan, l'attrice americana Lily Gladstone, che lo scorso anno era sulla Croisette a presentare Killers Of The Flower Moon di Martin Scorsese, l'attrice francese e musa di Tim Burton Eva Green, la regista e sceneggiatrice libanese Nadine Labaki, il regista e sceneggiatore spagnolo Juan Antonio Bayona, il regista giapponese Kore-eda Hirokazu e l'attore francese di Lupin Omar Sy. Per Gerwig “è un sogno diventato realtà. Guardare film e discuterne è una delle cose che amo di più fare. Per me è elettrizzate”.
Pierfrancesco Favino in giuria a Cannes 77
In giuria c’è anche il nostro Pierfrancesco Favino, che abbiamo tentato di placcare, mentre firmava autografi prima della conferenza stampa. All’attore de Il traditore, qui a Cannes fuori concorso anche con il film The Count of Montecristo di Matthieu Delaporte e Alexandre de la Patellière, gli abbiamo strappato un saluto volante. “Per me è un’opportunità condividere un’esperienza del genere con delle persone di talento. È un modo per condividere uno spazio libero in cui discutere e scambiarsi le idee sul cinema”, commenta l’attore. “Uno spazio dove poter anche cambiare opinione e imparare”. Favino è intervenuto anche su un argomento d’attualità, come il conflitto israelo-palestinese, dopo che il Festival ha espressamente vietato qualsiasi tipo di manifestazione sulla Croisette. “Il Festival è un luogo dove poter ricordare al mondo che c'è ancora qualche barlume di bellezza. I film possono parlare alle persone, se cerchiamo la bellezza allora potremmo cercare la pace”.
Greta Gerwig su un nuovo #MeToo
Il cinema francese in queste ore sta tremando, una nuova ondata #MeToo sta per colpire anche la cinematografia d’oltralpe, dopo l’annuncio del cortometraggio Moi Aussi, dell'attrice, regista, sceneggiatrice e produttrice Judith Godrèche, che mette in luce le storie delle vittime di violenza sessuale. La regista di Barbie in proposito commenta: “Ci sono stati cambiamenti sostanziali nell'industria cinematografica americana negli ultimi anni, dobbiamo continuare ad andare in questa direzione. Per farlo bisogna tenere costantemente aperto il dialogo: ritengo dunque sia un bene che si continuino a raccontare storie di questo tipo per cercare di cambiare le cose”.