Rai, Vincenzo De Luca demolisce Bianca Berlinguer. Scoppia il caso Fiorello e c'è l'incognita Giletti
Alla presentazione dei palinsesti Rai si chiarisce il vero motivo per cui la Berlinguer se n'è andata. Pino Insegno raddoppia. Fiorello? "O in via Asiago o niente. Serve una mediazione con i condomini". Tutte le novità e le tante conferme
La Rai non è più “di tutto, di più” ma “di tutto, di tutti”, nel senso, per dirla con l’amministratore delegato Roberto Sergio, che è “sempre più inclusiva nel patto tra servizio pubblico e cittadini”. Di tutti, insomma, compresi i fantasmi. E qui, nel Centro di Produzione Rai di Napoli dove i nuovi vertici Rai presentano i palinsesti dell’autunno e dell’inverno, sono almeno tre. C’è quello di Bianca Berlinguer che se ne è andata ma che è super presente nelle domande della stampa e nel senso di doloroso distacco mostrato dall’ad, quello di Fiorello, vero trionfatore della passata stagione, che però non si sa se ritorni in onda il prossimo novembre, con buona pace dei condomini di via Asiago, e quello di Massimo Giletti, ancora ufficialmente legato a La 7 ma di fatto senza un contratto per la prossima stagione, forse l’unico sul mercato che potrebbe aiutare la Rai a uscire dall’impasse sul post “Cartabianca”.
La casella di "Cartabianca" è ancora vuota
Già, perché nell’offerta monstre della Tv di Stato la casella della prima serata di Rai3 è ancora vuota. Comprensibilmente, visto che, come sottolinea il direttore dell’approfondimento Paolo Corsini, “fare scelte a due giorni dalla presentazione dei palinsesti non è serio. I nomi che sono usciti come possibili sostituti, da Monica Giandotti, a Peter Gomez a Luisella Costamagna, o sono auto promozioni o nessuno ci ha mai pensato. Abbiamo affidato al marketing il compito di fare una valutazione sulla migliore soluzione possibile. Contiamo di decidere entro la prima decade di agosto”. Ma quando poi gli si chiede di Giletti precisa: “Giletti è ancora sotto contratto con La 7, non abbiamo avuto occasione di parlare di nulla. Non escludo che se ne possa parlare”.
De Luca infilza la Berlinguer: "È una sòla"
A spiegare il perché dell’addio di Bianca Berlinguer è l’ad Roberto Sergio: “Ci ho parlato sabato scorso. Lei si sentiva a disagio . Voleva fare una striscia quotidiana ma da noi non era possibile farla e con dispiacere ha deciso un nuovo percorso”. Una spiegazione che però non placa le domande sull’ex direttrice del Tg3, protagonista di uno strano psicodramma in salsa Rai in alcun modo comprensibile con gli ascolti mai entusiasmanti che ragranellava la sua “Cartabianca”. La battuta migliore anche stavolta è di quella vecchia volpe di Vincenzo De Luca, che qui a Napoli fa gli onori di casa: “Ho visto che se ne va la Berlinguer. Pensare di non poter più vedere quell’uomo di Neanderthal vestito come un capraio afghano o come un pastore yemenita mi fa star male”. E infilza con la solita flemma: “Avete tirato questa sòla a Mediaset altroché”.
Fiorello o in via Asiago o niente
In quanto al fantasma Fiorello, l’ad Roberto Sergio spiega: “Fiorello sostiene che “Viva Rai2” possa vivere solo in quella modalità e in quel contesto. Ha inventato uno show che va in onda sull’asfalto, davanti alle strisce pedonali e ai condomini affacciati alle finestre. Sono elementi che fanno parte del dna di quel programma. Perciò per Fiorello “Viva Rai2” o è così o non può essere. Cercheremo di fare una mediazione con i condomini di via Asiago dei quali posso comprendere il fastidio anche se per loro è pure un valore aggiunto”.
Le star, da Amadeus a Clerici, da Carlucci a Conti e Venier
Sistemati i fantasmi, veniamo ai grandi protagonisti della tv di Stato che praticamente ritroveremo tutti, da Amadeus (“Arena Suzuki” a settembre, “Affari tuoi” in access prime time, Festival di Sanremo con buona pace di Sgarbi e Morgan), a Carlo Conti con “Tale e Quale Show”, da Antonella Clerici (che oltre a “È sempre mezzogiorno”, condurrà “The Voice Kids” e più avanti “The Voice”, a Milly Carlucci e il suo eterno “Ballando con le stelle”, da Mara Venier a Francesca Fialdini.
Monica Maggioni al posto di Lucia Annunziata
Oltre a tante conferme, anche tantissime novità a cominciare dai programmi di approfondimento: su Rai3 al posto di Lucia Annunziata a “In mezz’ora” arriva Monica Maggioni; su Rai2 dopo i “Fatti vostri”, dove arriva Tiberio Timperi, debutta “Facci Vostri”, con Filippo Facci; sempre su Rai3 il lunedì sera un altro debutto, quello di Nunzia De Girolamo che prende il posto di “Report” spostato alla domenica nel difficile posto lasciato libero (o meglio orfano) da Fabio Fazio, Luciana Littizzetto e “Che tempo che fa”. Il lunedì in seconda serata su Rai2 c’è anche il debutto di “Tango” con Luisella Costamagna. Accanto ai confermatissimi Alberto Angela con la divulgazione di “Ulisse” in prima serata, Eleonora Daniele (con “Storie Italiane” la mattina ma anche in seconda serata il lunedì con “Storie di sera”) e al doppio Bruno Vespa (“Cinque minuti” dopo il tg1 e tre seconde serate con “Porta a porta”, ecco un’altra novità nella seconda serata del lunedì di Rai 1 con Francesco Giorgino e il suo “XXI secolo”.
La rivincita di Caterina Balivo
Al pomeriggio di Rai è “La volta buona” di Caterina Balivo che prende il posto di Serena Bortone che, in questo giro di valzer, il sabato in access prime time su Rai3 eredita “Le parole” lasciate da Massimo Gramellini e le raddoppia anche alla domenica. Su Rai 2 confermate anche “le Belve” di Francesca Fagnani, il late show di Alessandro Cattelan e “Boomerissima” con Alessia Marcuzzi. Altra novità è l’arrivo di Pino Insegno che su Rai2 condurrà “Il mercante in fiera” e, a partire da gennaio, su Rai1 “L’Eredità”. A chi chiede conto della sua conclamata vicinanza alla destra di Giorgia Meloni, comprese le conduzioni di serate elettorali, Roberto Sergio risponde che “Non è il primo e non sarà l’ultimo conduttore a partecipare a eventi politici. In Rai vi sono policy che ovviamente verranno applicate. Ma il fatto che giornalisti e artisti partecipino a eventi politici per animare spettacoli o condurre serate non mi sembra possa essere un elemento che ci fa recedere sulle nostre scelte”.
Il granaio di ascolti delle fiction
La fiction, vero granaio di ascolti della tv di Stato, ha un’offerta davvero notevole con 110 prime serate e 70 titoli, tra cui gli amatissimi “Blanca”, “Un professore”, “I Bastardi di Pizzo Falcone”, “Mare Fuori”, “Cuori”, “Lea e i nostri figli”, “Imma Tataranni”, “Doc” e “Il Commissario Schiavone”. La lista sarebbe ancora molto lunga e varrà la pena tornarci a ridosso delle varie messe in onda. Ciò che preme di più alla nuova Governance della Rai è sfuggire alle etichette che la stampa le ha cucito addosso.
La vera rivoluzione Rai
Guai a parlare di “Tele-Meloni”, scomunicata dall’ad con un secco “non mi ci riconosco e non mi fa nessun effetto”, ma guai anche a parlare dello smantellamento di “Tele-Kabul”, come fin dai tempi di Angelo Guglielmi è stata ribattezzata la Rai3 che guardava a sinistra. “Anche i brand si usurano”, decreta il direttore generale Giampaolo Rossi. “La vera rivoluzione che con questi palinsesti la Rai ha portato a compimento è quella di una narrazione per generi. Non più reti verticali, ma generi orizzontali che identificano meglio le varie reti e non creano sovrapposizioni. Così Rai1 è la rete generalista basata su credibilità e autorevolezza, Rai2 è la rete dell’intrattenimento e dell’innovazione e Rai3 quella dell’approfondimento e della divulgazione”.