Insegno, Fazio, Berlinguer, De Girolamo: chi cadrà dalla torre quest’anno? Le sfide tv di fuoco
Dopo la girandola di volti e la valanga di polemiche, da lunedì entra nel vivo la stagione tv più interessante degli ultimi anni dove molti frontman televisivi non potranno permettersi nessun passo falso
A volte, in Tv, quello che sembrava assurdo si rivela la cosa giusta al posto giusto: pensate a Bianca Berlinguer andata via dalla Rai con clamore e polemiche e approdata a Mediaset, la tana del lupo per gli impenitenti di sinistra. Ebbene, il suo “E’ sempre Cartabianca” sta a Rete4 come la ciliegina sulla torta, con quel misto di temi popolari, siparietti fintamente pruriginosi tra lei (“la Bianchina”) e Mauro Corona e ospiti scomodi come Alessandro Orsini che sulla tv di Stato erano tollerati di malavoglia e nel salotto di Mediaset sono ben accetti.
Questo per dire che la nuova stagione televisiva che da lunedì entra nel vivo è la più interessante degli ultimi anni, sia perché, come ben sapete, la Tv di Stato ha sterzato a destra o, come dicono i nuovi dirigenti, si è rimessa “su un percorso “pluralista”. Sia per la girandola di programmi e volti noti conseguenza delle scelte Rai e per il diluvio di polemiche che li hanno accompagnati. Ora questi frontman affrontano una stagione da brividi: hanno i fucili puntati addosso pronti a sparare per ogni passo falso. Ecco, dunque, una piccola guida ai punti scottanti dei palinsesti, tenendo presente che quasi tutti i programmi tradizionali di intrattenimento a cui siete affezionati li troverete là dove li avete lasciati e che arriveranno una marea di fiction e serie su tutti i canali.
La sfida dei talk
E’ sempre stato il campo di battaglia più “sanguinoso”, dove si azzuffano gli anchorman per accaparrarsi ospiti e spettatori. “Bianchina”, appunto, è partita per prima e, in assenza di concorrenza e complice la novità, ha portato a casa buoni ascolti. Da martedì 19 settembre arriverà il vero “competitor”, Giovanni Floris su La7, e lì si vedrà se le scelte Mediaset saranno state azzeccate. In attesa, a ottobre, di vedere come andrà il nuovo show di Nunzia De Girolamo: intitolato “Avanti popolo”, sulla carta, pare già fuori tempo, con le persone comuni in studio a dibattere che - prevediamo - presto saranno relegate a meri spettatori. Intanto, da domenica, vedremo Monica Maggioni “In mezz’ora” che ne dura due di ore, ma relegate al sonnolento pomeriggio festivo per lei che ha diretto il Tg1. A proposito: se siete orfani di Lucia Annunziata, la potete ritrovare al sabato mattina su Radio 24.
Myrta Merlino - l’altra sostituzione sbalorditiva (chi avrebbe mai immaginato Barbara d’Urso via da Canale 5?) - la state già vedendo in azione a “Pomeriggio 5” e, con qualche aggiustatina di qui e di là, s’appresta da lunedì al “duello” con “La vita in diretta” versione originale condotta da Alberto Matano. Poi da lunedì c’è pure il confronto tra “Stasera Italia” di Rete4 con la nuova guida di Nicola Porro e “Otto e mezzo” di La7 con quella consueta di Lilli Gruber.
Gli show che scottano
Nella selva delle partenze e ripartenze (da lunedì altre centinaia di giorni con il Grande Fratello che, nelle intenzioni, dovrebbe essere un po’ più sobrio), spicca un innocuo “Mercante in fiera” che, invece, ha fatto proprio un baccano. Complice il fatto che, a condurlo, sarà Pino Insegno con codazzo di allusioni al suo ritorno in Rai grazie all’amicizia con la premier Meloni. Lui liquida le insinuazioni così: “Io lavoro da 40 anni tra cinema, teatro e tv” e chiosa ironico: “Siamo una società multilaziale”, ma se il programma (dal 25 settembre su Raidue) non andrà bene, sarà massacrato. Anche perché da gennaio è stato chiamato a sostituire l’amato Flavio Insinna a “L’eredità” su Raiuno e lì la Tv di Stato si gioca una buona fetta del suo bilancio.
Meno scalpore ha suscitato il ritorno di Caterina Balivo che si riprende il primo pomeriggio su Raiuno, scelta che ha rimbalzato Serena Bortone sul terzo (al sabato e domenica verso le 20 con “Che sarà”): Caterina riprende soft con “La volta buona” e dubitiamo che ci sarà un’altra volta in cui lascerà con tanta nonchalance la tv di Stato.
Ma non dimentichiamoci il vero fuoco: Fiorello. Dopo il clamoroso - qui l’aggettivo si può usare - addio a via Asiago, causa le proteste dei residenti per il troppo rumore all’alba, lo showman trasloca il “glass box” vicino al Foro Italico e mezza Italia mattiniera è in spasmodica attesa del ritorno del suo show sul secondo canale da novembre.
Infine, ovviamente, da ricordare è l’altro show che ha provocato una baraonda politico-sociale-economica: “Che tempo che fa”, che Fabio Fazio trasloca tale e quale sul canale Nove a partite dal 15 ottobre. Micidiale sarà la sfida alla domenica sera tra lui e “Report” di Sigfrido Ranucci spostato con malefica genialità dai dirigenti Rai alla domenica (sempre sul terzo canale) proprio per fargli concorrenza: i dati Auditel saranno implacabili.
Ah, il tutto potrebbe essere ulteriormente sconvolto da un futuro possibile rientro di Massimo Giletti a viale Mazzini dopo la cacciata da La7, potrebbe essere all’inizio del prossimo anno: chissà come e in che giorno e orario…