I capricci delle star: le pretese più assurde di Nicole Kidman, J-Lo, Madonna, Beyoncé e le altre
Per provare a essere più dettagliati, abbiamo voluto indagare su due dive in particolare, Sharon Stone e Nicole Kidman
Si sa, se vuoi avere ospite una star, magari in un grande Festival del Cinema, devi avere budget e risorse. La regola è chiara, lo sanno tutti, e le idee, seppur bellissime, e così il contesto, possono avere dei limiti. Ma se al protocollo concordato, i costi (e le richieste) aumentano, tutto diventa più complicato per chi se ne occupa. La storia di alcuni nomi-celebrities è ben nota, o quanto meno ci sono leggende, rumours, conferme, passaparola. Come per Beyoncé, che quando si sposta nei tour (e nei vari alberghi) deve avere nella stanza una temperatura di 25 gradi precisi, quattro asciugamani bianchi nuovi, due per il viso e due per il corpo, litri di Pepsi a volontà, sei bottiglie d'acqua, di cui tre fredde e tre a temperatura ambiente.
Attenzione a sgarrare ovviamente
E ancora: Jennifer Lopez non accetta di alloggiare in hotel dove le stanze non siano completamente bianche non abbiano dei bouquet di gigli bianchi. Madonna, dall’altro lato, pretende che le toilette che potrebbe usare abbiano una tavoletta nuova di zecca, Kanye West vuole sempre avere 13 bottiglie di alcolici nella sua stanza d'hotel, Catherine Deneuve delle peonie, Mariah Carey pretende invece di alloggiare in hotel muniti di rubinetti in oro e fare il bagno nell'acqua minerale.
Le singolari pretese
Per provare a essere più dettagliati, abbiamo voluto indagare su due dive in particolare, Sharon Stone e Nicole Kidman. L’attrice americana, fresca ospite al recente Taormina Film Festival, ha dato abbastanza da fare. In che modo? “Costi nell’ordine”, ci raccontano, “sotto i 100 mila euro, ma senza percepire nessun compenso”. Parliamo di spese di trasferta alternative, aerei privati dall’Europa (40.000 euro circa di voli), situazioni contingenti, certo, ma in presenza di determinate condizioni percorribili, e di un programma da rispettare. Basti pensare che proprio Francis Ford Coppola, nel 2022, ospite proprio al Teatro Antico di Taormina per presentare la versione de Il Padrino, costò 150.000 euro di aereo privato, da e per gli Stati Uniti, più spese vive. Un investimento significativo.
Ma torniamo alla Stone, che qualche settimana fa si è presentata in Italia seguita dal fidato stylist, Paris Libby. Una richiesta, prima di tutto, poter alloggiare nella Royal Suite dell’Hotel San Domenico, dove hanno girato alcune scene della serie The White Lotus, e nel quale era già stata nel 2022 per Alta Moda di Dolce&Gabbana, l’evento in scena a Ortigia e Siracusa, alla presenza anche di Mariah Carey e Oprah Winfrey. Un soggiorno indimenticabile a quanto pare, al punto da richiederlo anche quest’anno. Purtroppo le camere (dai 7 ai 10mila euro a notte) erano già tutte bloccate. Cosa fare? “Accontentarsi” della Teatro Suite con una camera comunicante per un totale 100 metri quadri. Una richiesta, specificano, che non era assolutamente un vezzo. Voleva ci fosse una piscina sul terrazzo, e una camera superiore ai 100 metri, così dare spazio al comparto beauty e styling. Tutto qui? No. Alle 23 passate del giorno prima della conferenza stampa e del red carpet finale, l’attrice (vestita di giorno da Antonio Marras e alla sera da Dolce&Gabbana) ha chiesto un sarto per alcune modifiche da effettuare. Richiesta esaudita, tramite varie forze in campo, e professionista trovato in pochi minuti. La stessa Stone è arrivata dalla Costa Azzurra con un jet privato nell’aeroporto Fontanarossa di Catania, ma da lì sarebbe dovuto essere spostato da altra parte, forse a Comiso (non esistono hangar dedicati a questi tipi di velivoli) ma certamente non possono stazionare in pista. È una regola ben precisa. Risultato: l’aereo è rimasto a Catania per le 48 ore di permanenza in Italia, grazie ancora all’intervento di è riuscito, tra mille difficoltà, a risolvere ulteriori intoppi.
Nicole Kidman: dai cimiteri veneziani alle piste roventi di Catania
Un altro caso, anche qui narratoci da più voci, riguarda invece Nicole Kidman. La diva australiana nel 2019 fu ospite anch’essa al Festival del Cinema di Taormina, arrivando direttamente da Parigi con un volo privato, e che poi sarebbe dovuta di lì ripartire alla sera (dopo una Masterclass e il red carpet) per la capitale francese a causa di impegni legati alla moda. Cosa successe? L’aereo dava spia rossa, era impossibilitato a ripartire quel giorno, bisognava quindi trovarne uno nuovo e conseguente equipaggio. Le fu offerto di tornare a Taormina, o di alloggiare per poche ore in albergo. Si rifiutò categoricamente, passando la notte al buio (senza aria condizionata) in attesa (sulla posta di Catania) del velivolo (sostitutivo) che l’avrebbe riportata a destinazione. Ma la Kidman, di cui, si dice, dia istruzioni ben dettagliate ai suoi assistenti sul programma da seguire, qualche anno fa, ospite alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, chiese e ottenne (così ci venne confidato da un ufficio stampa di allora), di poter visitare privatamente il famoso Cimitero di San Michele, una sorta di museo a cielo aperto. Una richiesta bizzarra, ad un orario altrettanto insolito, ma che alla fine le venne ovviamente concesso.