Milena Agus: "La gentilezza è una forma rivoluzionaria"

Da “Notte di vento che passa” a “Mentre dorme il pescecane”, viaggio nel mondo di una delle scrittrici più conosciute oltre il mar Tirreno, dove l'orlo non sempre sa di precipizio. Rassegna "Non è Teatro anno IV" del Teatro dallarmadio, di Fabio Marceddu con la regia di Antonello Murgia

di Fabio Marceddu

In un mondo dove tutto è urlato, sfacciato e spoetizzato, la dolcezza e la gentilezza sono rivoluzionarie. Milena Agus con la sua penna ci conduce in un mondo altro possibile, e dai suoi pensieri in questo dialogo emergono nuovi orizzonti, nuove prospettive, dove “gli ultimi” e coloro che occupano i gradini più bassi di una piramide non troppo immaginata, smettono di essere tali pur rimanendo fedeli a se stessi.

La rivoluzione

La vera rivoluzione è riuscire ad essere centrali ai margini, senza omologarsi o diventare qualcun altro o qualcos'altro diverso da sé. 
Come i personaggi del suo ultimo romanzo Notte di Vento che passa, che si evolvono in un processo progresso  da “quiete dopo la tempesta” dove essi stessi sono tempesta, ma sempre coerenti  con le loro unicità. Milena ci prende per mano e ci racconta il mondo dei suoi personaggi e mentre li racconta ci accompagna
fra i meandri di altri autori quali il Manzoni e parla con la voce di Fra Cristoforo dei Promessi Sposi “
Omnia munda mundis“ , ovvero tutto è puro per chi opera con retta coscienza!
Questo e tanti altri aneddoti e molte altre confidenze, in questo dialogo sottovoce, dove ognuno si rivela
nella sua autenticità.

Foto Wikquote e Ansa