Michela Murgia si scaglia contro la Rai in difesa di Saviano: "Lo schifo che stiamo vedendo"
"Come se Facci il picchiatore e Saviano lo scrittore antimafia fossero equiparabili come voci intellettuali per il paese": lo sfogo della scrittrice
Nelle parole di Michela Murgia c'è lo sdegno, l'amarezza, la disperazione di sapere di lottare contro qualcosa di estremamente forte. E no, stavolta il tumore non c'entra niente. La scrittrice e attivista sarda, che solo pochi giorni fa avevamo visto sorridere in bianco nella sua cerimonia queer, è intervenuta con tutta la forza della sua dialettica in difesa di Roberto Saviano, il cui programma è stato cancellato da nuovi vertici Rai ( leggi qui) nominati dall'esecutivo di centro destra. "Che schifo stiamo vedendo con questo gesto appena deliberato dal Cda della Rai? Non si parla di una nuova trasmissione, che ovviamente nessuno era così ingenuo da pensare che avrebbero mai dato a Saviano col nuovo corso fascista in Rai, ma della censura diretta di 4 puntate di una trasmissione antimafia GIÀ GIRATA mesi fa a spese dell’azienda, un prodotto Rai già pagato da noi che non terminerà mai la messa in onda solo per pareggiare i conti dell’esclusione di Filippo Facci, il picchiatore verbale che ha insultato la ragazza coinvolta nel caso di Apache La Russa".
Come si fa a mettere sullo stesso piano Facci e Saviano?
Mettere sullo stesso piano Filippo Facci e Roberto Saviano è intollerabile per Michela Murgia che argomenta così: "Come se Facci il picchiatore e Saviano lo scrittore antimafia fossero equiparabili come voci intellettuali per il paese. Come se criticare un ministro che fa leggi che lasciano morire la gente in mare fosse paragonabile a insultare la presunta vittima di uno stupro. Come se Saviano non stesse già rispondendo in tribunale delle sue affermazioni critiche politiche, perseguitato giudizialmente da tre ministri di questo governo. Come se in questo paese si potesse fare tutto ai nemici politici, tanto non reagisce più nessuno".
L'autrice di "tre ciottole" e tanti altri best seller conclude sconsolata: "Io mi domando: ma quando ci chiederanno scusa quelli che per anni hanno continuato a dire che eravamo dei fanatici che vedevano pratiche fasciste ovunque? Quando?".