La commozione di Maria De Filippi e la proposta-bomba di Berlusconi a Fazio: serata indimenticabile per Costanzo
“Sipario”. Questa volta a decretarlo è Maria De Filippi, così come non l’abbiamo mai vista. Commossa, emozionata, ma decisa a onorare la memoria di Maurizio Costanzo in quella che è stata la sua casa per quasi 50 anni e che da oggi si chiama “Teatro Parioli Costanzo”
Leggi più veloce
“Sipario”. Questa volta a decretarlo è Maria De Filippi, così come non l’abbiamo mai vista. Commossa, emozionata, ma decisa a onorare la memoria di Maurizio Costanzo in quella che è stata la sua casa per quasi 50 anni e che da oggi si chiama “Teatro Parioli Costanzo”. Giacca bianca, voce rauca, un leggero affanno che ne tradisce l’emozione mentre compare davanti alla platea del teatro nel cuore dei Parioli, a pochi metri da dove lei stessa e Costanzo subirono un attentato mafioso. "In quest'ultimo anno in tanti mi hanno chiesto di parlare di lui, è successo che tanti giornalisti hanno chiesto interviste, sia della carta stampata che della televisione. Non ho mai voluto farlo, non per mancanza di stima nei confronti dei giornalisti, ma perché ho sempre avuto paura, e ce l'ho anche adesso, che con le parole si banalizzi sia l'amore che il dolore, e questo è stato il motivo per cui non ho rilasciato nessuna intervista".
La commozione: "Parlo di lui al presente"
Ancora un respiro profondo prima di dire: “Parlo di lui al presente perché penso che lui sia ancora presente". Inizia così una delle pagine televisive più belle degli ultimi anni. Diretta, inclusiva, asciutta ma non per questo priva di affetto e di racconti inediti ed esilaranti, come quello del primo incontro con un giovanissimo Carlo Verdone o il retroscena sulla messa in onda di “Ciao Darwin” di Paolo Bonolis. Un eccellente “fritto misto”, proprio come è sempre stato il Maurizio Costanzo Show, in quell’impareggiabile mix di alto e basso, di attualità e spettacolo, di approfondimento e leggerezza come solo Costanzo sapeva cucinare in tv con una ricetta inedita che poi in tanti hanno cercato di copiare senza mai riuscire ad avvicinarsi all’originale. E soprattutto una pagina di tv priva di qualsiasi retorica, che è di certo l’errore più scivoloso in cui si può rischiare di incappare quando si ha a che fare con una serata ricordo come il “Dedicato a … Maurizio Costanzo”.
La scelta di Mediaset e gli ascolti record
Meritevole la scelta Mediaset di mandarla in onda in quella seconda serata, di cui Costanzo è stato il re per decenni, e di rinunciare agli ascolti che di certo l’avrebbero premiata nel prime time. Ascolti che comunque sono arrivati con tanto di record: il 22% di share e 1.889.000 spettatori, con picchi di oltre il 31% di share e 2.568.000 spettatori. Il comunicato del direttore di Canale 5 Giancarlo Scheri è ovviamente in tono: “Oggi, privi della lucida e ironica lettura del quotidiano, con la quale Costanzo ci ha accompagnato per oltre 50 anni, un grande grazie a Maria, e a Fascino PGT, per questa magnifica serata-evento, degna celebrazione di un Maestro assoluto della Parola”. E in effetti la grande protagonista della serata è la parola, usata sapientemente da artisti, conduttori e giornalisti seduti nelle poltroncine rosse del Parioli. Molti di loro devono a Maurizio Costanzo il lancio delle loro carriere, quella sua straordinaria capacità di intravvedere una luce nel groviglio di stati d'animo che li abtavano quando ancora cercavano la loro strada.
Fiorello e i pasti immaginari con Maurizio
A cominciare da Enzo Iacchetti, Giobbe Covatta (esilarante il racconto del suo matrimonio officiato dallo stesso Costanzo), Christian De Sica (“se ho fatto tv è grazie a lui che mi disse di fare lo “stro..o” perché, mi disse, “tanto per tutti sei un figlio di papà”), Dario Vergassola, Ricky Memphis che per l’occasione ha rispolverato una delle sue poesie metropolitane. Commovente la lettera-tributo che gli dedica Luciana Littizzetto, così come toccanti e divertenti sono le testimonianze di Mara Venier, Renzo Arbore, Enrico Mentana, Massimo Lopez e di tanti altri compagni di viaggio. Fiorello, quasi un figlio per Costanzo, è il solito mattatore strappa applausi, impareggiabile nel raccontare i loro pasti a base di ricette solo sognate quando entrambi erano a dieta e conducevano insieme “Buona domenica”. Piersilvio Berlusconi, in collegamento da Milano, al ricordo di Costanzo rivela la tenerezza di un ex bambino che giocava in casa mentre il padre Silvio intesseva con Costanzo un rapporto vero, dove affetto e stima convivevano con la diversità di vedute sull’impegno politico del Cavaliere. Una pagina di verità in una televisione spesso soffocata da tensioni e dall’incapacità di portare avanti un confronto civile. Il cui merito va anche ascritto a Fabio Fazio, altro caro amico di Costanzo, che Maria De Filippi ha voluto al suo fianco nel difficile ruolo di cerimoniere.
La proposta a Fazio e le rose per la figlia in lacrime
Ancora una volta Fazio dimostra di essere un fuoriclasse, capace di usare i toni giusti, di non scadere nella retorica e di improvvisarsi spalla di uno dei tanti protagonisti. E incassa una plateale proposta di ingaggio dallo stesso Piersilvio: "Fabio, quando tu verrai finalmente da noi, anch’io sento di avere l’intuizione che potrai diventare quotidiano, l’intuizione che mio papà aveva avuto con Maurizio Costanzo. Quindi, se vuoi, noi siamo qua". E chissà in Rai quanti dirigenti avranno il coraggio di fare finalmente un mea culpa. Menzione speciale per Giorgia che interpreta “Se telefonando”, la canzone scritta da Costanzo e resa eterna dalla voce di Mina. Alla fine Fazio consegna un fascio di rose bianche a Maria De Filippi e lei, pronta, scende in platea a donarla a Camilla Costanzo, figlia di Costanzo e della sua prima moglie. E il cerchio, magicamente, si chiude.