"Se non stai con me ti ammazzo". La sedicente 'principessa etiope' Lulù Selassiè a processo per stalking
Si parla sempre di violenza di genere dove a fare violenza è l'uomo nei confronti della donna, ma sono tantissimi i casi in cui la stalker è lei e la vittima è lui
Si parla sempre di violenza di genere dove a fare violenza è l'uomo nei confronti della donna, ma sono tantissimi i casi in cui la stalker è lei e la vittima è lui. La procura di Roma ha rinviato a giudizio per stalking l'influencer e sedicente principessa etiope Lucrezia "Lulù" Hailé Selassiè. La vittima è Manuel Bortuzzo che come ricorderete nel 2019, è stato vittima di una sparatoria che gli ha leso il midollo lasciandolo paralizzato dalle gambe in giù. Nonostante questo, ha continuato a nuotare e ha partecipato ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024, dove ha conquistato una medaglia di bronzo nei 100 metri rana. A riferirlo è Il Messaggero. I due avevano avuto una relazione dal settembre del 2021 all'aprile del 2022, chiusa dal 25enne triestino. Una rottura a cui la donna non si sarebbe rassegnata. Avrebbe cominciato così a perseguitare l'atleta paralimpico arrivando a minacciarlo di morte se non fosse tornato con lei. "Se non stai con me ti ammazzo e mi ammazzo". Prima dell'estate, la ragazza è stata sottoposta a divieto di avvicinamento e costretta a indossare il braccialetto elettronico per atti persecutori. La sedicente principessa aveva partecipato all'edizione 2021-2022 del Grande Fratello vip. La ragazza infatti, a settembre 2021, aveva fatto il suo ingresso nella casa insieme alle sorelle Jessica e Clarissa. Il suo percorso nel reality, però, è stato sicuramente segnato dalla storia d'amore che ha instaurato con Manuel Bortuzzo che ha abbandonato la casa per motivi di salute.
La discendenza
Lucrezia “Lulù” Hailé Selassié afferma di essere una discendente della dinastia etiope degli Hailé Selassié (il padre è Aklile Berhan Makonnen Hailé Selassié), anche se sulla discendenza sono sorte delle polemiche, in quanto è stato insinuato che fossero delle finte principesse e che il padre non fosse figlio dell'ultimo imperatore di Etiopia, ma bensì del suo giardiniere: la famiglia ha smentito la cosa. Insieme ai genitori, alle sorelle Jessica e Clarissa e al fratello Christian è cresciuta tra Roma e Londra.
Il ricatto
Si è laureata a Roma presso la John Cabot University, un'università privata statunitense con sede a Roma nel quartiere Trastevere. Nonostante la vita agiata, Lulù ha avuto un passato molto difficile. All'interno della casa del Grande Fratello Vip Lulù ha raccontato di un ricatto subito da parte di un ragazzo quando aveva 15 anni. Non ha mai svelato dei dettagli in merito al suo passato sentimentale, anche se avrebbe avuto una storia con Tony Effe. La ragazza ha poi avuto una relazione con Manuel Bortuzzo, conosciuto all'interno della casa del Grande Fratello Vip. Anche se all'inizio la loro storia non era tutta rosa e fiori, in quanto Manuel la respingeva. Lulù si era detta delusa da Manuel soprattutto perché l’indifferenza che lui ostentava nella casa cozzava con il comportamento che teneva con la principessa quando i due erano in intimità.
Gli atti persecutori
Il Messaggero riporta alcuni episodi che mostrerebbero la persecuzione da parte della 26enne nei confronti del nuotatore. "Mentre Bortuzzo si trovava in ospedale, a Latina, per gli accertamenti legati ai suoi gravi problemi di salute, lo seguiva. E insultava i medici perché non le permettevano di entrare in sala operatoria. Per questo Lucrezia, in preda all'ira, avrebbe cominciato a bussare alla porta e a prenderli a calci", si legge. Il quotidiano cita anche altri momenti. "Tra il 9 luglio e il 5 agosto del 2023, era volata a Manchester, dove l'atleta era impegnato nei campionati mondiali di nuoto. Aveva prenotato una stanza nello stesso albergo e, disperata, gli aveva lasciato un biglietto sotto la porta ('Amore mio, ti aspetto nella mia stanza')". E ancora, "in occasione dei mondiali paralimpici dello scorso aprile lo aveva seguito in Portogallo. Sotto la porta ancora un messaggio: ('Amore mio, sono qui per te, ti aspetto in camera, floor 10, numero stanza 1023. Ti amo! I love you so much! La tua Lulù'). Ma poi si presentava nella camera di Bortuzzo, che non aveva dato seguito all'invito, e lo aggrediva, colpendolo con due schiaffi in viso".
Intanto la procura ha chiuso le indagini e chiesto il giudizio immediato: Salassi ha deciso di ammettere la sua ossessività, gli atti inconsulti e incontrollabili, e ha scelto il rito abbreviato.
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