Lory Del Santo: "Quando rimasi paralizzata in ascensore con Trump. Poi la sua proposta"
"Trump salì fino all'ultimo piano dove c'era il suo appartamento e mi chiese: "Visto che è qui vuole entrare a vedere la vista?"
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Non è certo la prima volta che un miliardario manifesta interesse per Lory Del Santo, assurta agli onori delle cronache quando negli anni Ottanta raccontò di essere stata ospite sul panfilo Nabila di Adnan Khashoggi e di aver ricevuto da lui in dono un rubino. Ma stavolta l’attrice e regista chiama in causa “il” miliardario, e cioè Donald Trump, incorsa per il secondo mandato presidenziale negli Stati Uniti.
Trump: "Vuole entrare a vedere la vista dal mio attico?"
Lory Del Santo infatti ha raccontato l’incontro col tycoon di tanti anni fa e la ‘sliding doors’ che ha vissuto a “Un giorno da pecora”. “All’epoca mi affascinava molto l’idea di conoscere un uomo molto ricco e una volta, alle Trump Tower di New York, dove mi trovavo per vedere un mio amico che mi stava ospitando, incrociai l’ex presidente”. Poi scende nei dettagli: “Stavo salendo in ascensore ma quando lo vidi rimasi così spiazzata che mi dimenticai che sarei dovuta andare al trentatreesimo piano, dove viveva il mio amico. Rimasi quasi bloccata e non feci nulla. Così fu Trump a spingere il bottone e l’ascensore salì all’ultimo piano, nel suo appartamento. Vedendo che non me ne andavo, prima di scendere, mi disse ‘mi stai seguendo?’ Io gli risposi di no”. A quel punto fu Trump a prendere l’iniziativa: “Mi disse ‘visto che è qui vuole entrare per vedere la vista?’ Io però non entrai e ci limitammo a parlare del più o meno. Dopo di che, me ne andai”.
Lui chiese il mio numero di telefono
Ma non finisce qui perché poi ci fu un nuovo incontro: “Lui chiese il mio numero di telefono e, tempo dopo, mi chiamò. Ero a casa di una persona che stava ristrutturando il suo appartamento, davo una mano a riordinare, a pulire e a fare questo tipo di cose. Lui mi chiama e mi chiede dove sto. Saputo del posto, mi dice ‘sono qui vicino, dietro l’angolo. Se ti va di passo a trovare’”. E così fece: “Salì e si trovò davanti gli operai, che quando lo videro lo scambiarono per mio marito e gli chiesero se gli piaceva il lavoro che stavano facendo”. Insomma una possibile storia che però non ci fu mai: “Lui era interessato a me, mi voleva portare a cena. Mi diede il suo numero ma poi io tornai in Italia e non lo richiamai. Ormai quel numero lo avrà pure cambiato, saranno passati trent’anni da quell’incontro…”.