La rivoluzione dolce di Alberto Matano: "Vi racconto la mia normalità e il segreto del successo"
"Non ho mai amato steccati e categorie e sono convinto che la libertà di un singolo non leda quella di un altro" racconta a un anno dall'unione cuivile con Riccardo Mannino. E sulla sfida tra la sua "Vita in diretta e Myrta Merlino anticipa: "È un'ottima giornalista e un'amica. Sarà all'insegna della correttezza e del rispetto"
È una delle colonne della Rai, vincitore assoluto della sfida del day time con “La vita in diretta” e soprattutto con quel suo modo garbato, partecipe, rispettoso di raccontare i protagonisti della cronaca e del mondo dello spettacolo. Ed è anche l’artefice di una rivoluzione dolce ma determinante per cambiare finalmente il volto di questa nostra Italia, ancora indietro nel riconoscere i diritti civili alle coppie omosessuali e la possibilità di adozioni ai single. Con l’unione civile tra lui e Riccardo Mannino, celebrata l’anno scorso dalla sua amica del cuore Mara Venier (qui la videointervista dove annuncia il suo addio) Alberto Matano ha mostrato con grande naturalezza quella che è giusto che sia la normalità.
"La libertà di un singolo non lede quella di un altro"
Un messaggio importante soprattutto perché viene da uno dei volti più amati del servizio pubblico. “Io penso che dove c’è verità, c’è accoglienza, comprensione e libertà. Io ho avuto un grandissimo abbraccio da parte di tutti e non ho percepito ostilità. Per me la chiave è stata la normalità. Non ho mai amato steccati e categorie e sono convinto che la libertà di un singolo non leda quella di un altro. In passato da ragazzo ci sono stati momenti difficili: ma quello attiene a ciò che può capitare nella vita di qualsiasi adolescente, di essere vittima di bullismo o pregiudizi, a prescindere da quello che può essere lo sviluppo della propria identità. Ma credo che oggi dobbiamo riconoscere che ci si può tranquillamente unire e che siano stati fatti molti passi in avanti”.
"Mai avrei immaginato un rapporto del genere col pubblico"
I suoi passi professionali, invece, somigliano di più a una corsa vittoriosa che per il quinto anno lo vedrà al timone della “Vita in diretta” (qui tutte le novità) . Un successo crescente che non conosce ombre: “Quando abbiamo cominciato, cinque anni fa, mai avrei immaginato che si creasse questo rapporto con il pubblico che ci segue e ci incoraggia ogni giorno. La chiave è quella del dialogo con le persone a casa in una narrazione molto fluida, semplice ed empatica. Oltre naturalmente agli amici che vengono a trovarci e allo spettacolo che facciamo. È un racconto di chiaro scuro che facciamo con grande responsabilità”.
"Preferiamo sempre fare un passo indietro davanti al dolore"
Già, perché raccontare la cronaca, anche la più drammatica, senza scivolare nel voyerismo e senza calcare i toni non è facile. “Sicuramente il mio passato al giornale radio e poi al Tg1 è la mia cifra. Tenere in conto che sei servizio pubblico e che hai una grande responsabilità è fondamentale. Raccontiamo casi drammatici, vicende che riguardano minori, femminicidi ma cerchiamo sempre di farlo con grande delicatezza. È evidente che ci sono delle leve che si potrebbero spingere e portare maggiori risultati: ma noi preferiamo sempre fare un passo indietro e rispettare il dolore di una famiglia ed evitare di raccontare dettagli troppo crudi”.
"Myrta Merlino è un'ottima giornalista e un'amica"
In quanto alla sfida con i competitor, la prossima stagione per Alberto Matano sarà inedita perché su Canale 5 non dovrà più misurarsi con Barbara D’Urso (qui le novità Mediaset) ma con Myrta Merlino: “Myrta è una collega, un’ ottima giornalista e un’amica. E sono sicuro che la sfida sarà all’insegna della correttezza e del rispetto che contraddistingue il nostro rapporto che prescinde dalla tv”.