Kate Winslet e quella scena di nudo: “Non nascondo la pancia”. Ecco perché vuole mostrare tutto di sé

Un regista le aveva proposto di eliminare i "rotolini della pancia" in post-produzione dopo una scena di sesso e lei ha detto "Non ci provare nemmeno"

di Redazione

Sempre coerente la meravigliosa Kate Winslet che durante una intervista per Harper's Bazaar, rivista di moda che le ha dedicato la copertina, ha raccontato che un regista le aveva proposto di eliminare i ‘rotolini della pancia' in post-produzione dopo una scena di sesso e lei ha detto "Non ci provare nemmeno". Il regista era Craig Zobel e la scena di sesso era stata ripresa durante la miniserie Mare of Easttown (2021).

Le motivazioni

 "Volevo che il mio personaggio fosse ritratto come una donna imperfetta ma piena, volevo un corpo e un viso che si muovessero in sintonia con quella che è la sua età". E aggiunge una cosa molto vera: "Ci stiamo privando dei corpi femminili non filtrati e realistici nei film". Anche il poster promozionale della miniserie era eccessivamente ritoccato e lei voleva più rughe sul viso, proprio perché era in funzione con il suo personaggio.

Le pieghe della pancia, guai a chi le tocca

Winslet ora è sul set di un film che ripercorre la vita di Lee Miller Penrose, modella che ha poi intrapreso la professione di reporter di guerra nella seconda guerra mondiale. Anche in quel caso, ha raccontato, "c'è una scena in cui Lee è seduta su una panchina in bikini… E uno della troupe si è avvicinato tra una ripresa e l'altra e ha detto: ‘Forse vorresti sederti più dritta.' ‘Per non far vedere le pieghe della mia pancia? Neanche per sogno!". Poi ha concluso l'intervista: "Sento un senso di sollievo enorme sapendo che le donne oggi rifiutano di essere giudicate per l'aspetto fisico". 

Perché?

Il punto che ha toccato l'attrice, in questa come in altre interviste, è l'assurdo desiderio di mostrare qualcosa che non esiste come modello. Ci stiamo rendendo da soli, uomini e donne la vita impossibile. Ambizioni fisiche irraggiungibili che passano attraverso immagini e schermi video. E la domanda resta senza risposta. Perché?