Giletti torna in Rai. La trattativa segreta: ecco cosa farà
Tre speciali e un programma di approfondimento. Non è ancora ufficiale ma la Tv di Stato ha bisogno di volti dopo gli addii di Fazio, Berlinguer e Annunziata. Ma c'è un'incognita
Giletti torna a casa. Alla sua Rai, dove è nato e cresciuto come conduttore. Per ora non è ufficiale, ma sembra che sia in dirittura d’arrivo un accordo che prevede la conduzione di tre speciali celebrativi degli anniversari di tv e radio, che farebbero da apripista per il rientro in grande stile alla conduzione di un programma di approfondimento.
I dettagli dell'accordo con la Rai
Da tempo si vocifera di un dialogo tra il giornalista che ha rotto con La7 e viale Mazzini. Ma a svelare i dettagli del possibile accordo è “Il Foglio”. Secondo il quotidiano Giletti dovrebbe fare il suo esordio sul primo canale il 3 gennaio e dovrebbe condurre tre speciali dedicati a tre importanti anniversari: il primo per celebrare i 70 anni della nascita della televisione, il secondo il compleanno della radio, 100 anni, e il terzo dedicato ai 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, il papà della radio. Si tratterebbe, dunque, di un rientro soft, dopo l’addio burrascoso dalla Tv di Stato e l’ancor più incredibile chiusura della sua “Non è l’Arena” da parte del patron de La7 Cairo. Ma Giletti non vuole condurre solo programmi di intrattenimento.
Dopo i tre speciali, un programma di approfondimento
L’idea importante sarebbe di creare un nuovo programma di approfondimento per il prossimo anno: a questo punto si parla dell’autunno 2024, ma non è detto, si potrebbe pure anticipare. Perché la Rai ha bisogno di volti forti, di giornalisti-personaggi di grande richiamo dopo i vari addii di Fabio Fazio, Bianca Berlinguer, Lucia Annunziata che ora fanno concorrenza sulle televisioni private e rischiano di portare via pubblico. E, Giletti, nonostante sia una “testa calda”, difficile da “domare” e, nonostante il suo modo di fare giornalismo - spettacolo non piaccia a molti, ha certamente un pubblico importante che lo segue. A ottobre proverà Nunzia De Girolamo a realizzare una nuova trasmissione, ma non sarà facile per lei convincere il pubblico a girare su Raitre con uno show basato sulle istanze “popolari”. In soccorso potrebbe arrivare dunque Giletti. Il problema è che per uno come lui non è facile inserirsi in questa nuova Rai guidata da dirigenti attentissimi alla tradizione e alle istituzioni.
La spinosa questione del pentito di mafia
Giletti è ancora coinvolto nella questione che ha suscitato grande scalpore che ruota intorno al pentito Salvatore Baiardo e alla sue dichiarazioni molto confuse sui rapporti tra i boss mafiosi Graviano, Dell’Utri e Berlusconi. Questione molto complessa che, secondo alcuni e lo stesso Giletti, sarebbe alla base della chiusura anticipata del suo contratto con La7. Tesi smentita da Cairo che ha sempre ribadito che la decisione è stata presa solo per motivi economici. Ma questa ormai è storia passata.
Una Rai più pluralista
Certo è che Giletti non abbandonerà temi spinosi come le inchieste sulla mafia, e non sarà facile portarli in una Rai così ingessata. Si vedrà. Se tutto questo dovesse accadere avremmo un’aggiunta di voci “pluraliste “ in Rai al confronto di una La7 tutta targata a sinistra dopo la sua uscita