Clooney e Brad Pitt mandano in delirio Venezia. E si prendono in giro sull'età
George Clooney e Brad Pitt: serve altro per incendiare i fan (assiepati, nonostante l’umidità di questi giorni) da ieri vicino al red carpet? No. Ecco allora il primo momento “crash” del Festival di Venezia, e non poteva che arrivare da loro dalla coppia d’oro per eccellenza, tra le star assolute più attese.
Due lupi solitari che risolvono problemi
L’occasione è Wolfs – Lupi solitari, il film diretto da Jon Watts (uscirà su Apple Tv+ dal 27 settembre), qui fuori concorso, che a distanza di 16 anni li riunisce sul set, in due ruoli molto particolare.Sono infatti due lupi solitari, dei fixer, o risolutori addestrati, che all’occorrenza vengono chiamati per ripulire, o intervenire, sulla scena di un crimine, o di altro, senza lasciare traccia di quello che è avvenuto. La storia Il film inizia con una donna, in una stanza da albergo, che chiama impaurita un numero di telefono. Il ragazzo che era con lei a letto è caduto, non si muove più, pare morto. Serve qualcuno. Ed è proprio il personaggio di Clooney a rispondere e ad arrivare. Ma poco dopo se ne presenta un altro uomo (Pitt) ingaggiato dalla direttrice dello stesso albergo, che nel frattempo ha visto cosa è successo tramite le telecamere, e non vuole che la reputazione venga minata.
Il riferimento a "Pulp Fiction"
Cosa fare? I due nuovi Mr. Wolf (il riferimento è a uno dei personaggi di Pulp Fiction di Tarantino) devono collaborare. Serve ripulire tutto, ma quando il ragazzo viene caricato nel bagagliaio e si sveglia, scappando, tutto cambia. Succede in una notte, piena di imprevisti e colpi di scena, nel quale entrambi iniziano a scoprirsi meno perfetti.
Brad: "Invecchiando voglio stare con chi mi piace"
“Man mano che invecchio passare sempre più tempo con le persone che mi piacciono, sta diventando importante”, racconta Brad Pitt. “Lo abbiamo fatto semmai per denaro, e poi sono più giovane di Brad, lui ha 74 anni”, replica scherzando Clooney. I due attori americani monopolizzano la giornata, l’incontro con la stampa, dando una sferzata oltremodo glamour al Festival, e che finora sta regalando una delle edizioni più ricche in tal senso.
Dallo streaming al lavoro di attori
“Quando ero un giovane attore”, racconta Clooney, “c’erano 64 emittenti, lunedì si apriva giornale per vedere se eravamo nella top ten, oggi ce ne sono 700. C’è più lavoro anche per i giovani attori, e noi abbiamo bisogno dello streaming, di Apple, Amazon, è una rivoluzione, ma anche di compagnie che esistono da 100 anni. Stiamo testando il terreno, non ho capito come sarà, il Covid ha dato a tutti grandi complicazioni” “Siamo sempre romantici per il grande schermo”, dice Pitt, “ma adoro lo streaming, ci sono più storie, talenti, raggiungiamo più persone” .“Voglio proseguire a lavorare” dice ancora Clooney.
Clooney: "Dobbiamo ringraziare Biden"
“Di recente non ho recitato molto, ho 63 anni, e continuo a fare la cosa mi piace. Sono cresciuto tagliando fogli di tabacco a 3 dollari all’ora, dunque tutto è meraviglioso”. L’America del futuro ci emoziona “Biden è una persona che dobbiamo ringraziare come Presidente”, va avanti Clooney “Ha fatto una mossa coraggiosa, che non si vedeva dai tempi di George Washington. Quello che dovremmo ricordare è quanto sia difficile mollare il potere, ed ora l’ha visto in tutto il mondo. Il resto va dimenticato: sono orgoglioso della stato di adesso e siamo molto emozionati per il futuro”.