Francesca e la progressiva perdita della vista: "Come ho imparato a "vedere" i miei figli"

Francesca Marrosu non ha la vista ma ha imparato e vedere con “il naso, con le mani, con le orecchie, con la bocca” e con il cuore

di Fabio Marceddu

Francesca Marrosu, insegnante in pensione è sposata e madre di due figli. Lei se li ricorda bambini: “Ho smesso di vedere prima che diventassero adulti e ora posso vederli solo con le mani”.

Così immagino i miei figli

Oggi si occupa di tante attività, partecipa come cantante in un coro polifonico, segue lezioni di teatro e condivide questa vita con suo marito che la accompagna e sostiene. La progressiva perdita della vista ha portato Francesca a sviluppare nuove sensibilità e nuove forme di comprensione, mentre un senso scemava altri erano i sensi portati a sentire percepire e rielaborare quel che gli occhi non potevano più fare.

Il mio è un percorso a ostacoli

Così prima che il buio formale la dominasse Francesca ha imparato e vedere con “il naso, con le mani, con le orecchie, con la bocca” e con il cuore. Ma non è stato e non è un percorso facile: “È un percorso ad ostacoli, dove dopo le salite ci sono le discese, e dove quando tutto sembra perduto, i sensi si armonizzano come in un'orchestra e le musiche non sono solo consolatorie ma anche propositive e compositive”. “Vivo forse il mio tempo migliore”, un tempo che si è fermato e laddove gli occhi non vedono, “vedo con il tatto e il mondo così è a portata di mano”.

 

Interviste online della rassegna "Non è teatro IV" in collaborazione con “Mille e una donna” e Tiscali Cultura