"Follemente" ci svela il senso profondo dell'amore: l'analisi dello psicologo

Il film ricalca con sorprendente precisione le più recenti acquisizioni scientifiche di psicologia della personalità: non siamo un'entità monolitica e statica, ma un insieme multiforme e dinamico. La soluzione al turbinio dell'amore

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di Enrico Maria Secci

Con 4 milioni di euro d’incassi nel primo weekend di programmazione  e quasi 10 milioni in totale, Follemente è il film più amato del momento. Dopo il successo al cinema e a teatro di Perfetti sconosciuti, il regista Paolo Genovese torna a esplorare le relazioni sentimentali e le dinamiche di coppia con ironia, dolcezza e profondità .

Cosa succede alla prima cena romantica

Follemente racconta il primo appuntamento di Piero e Lara, due single adulti e disincantati che cenano a casa di lei un sabato sera dopo un incontro casuale. Ma i due non sono soli: otto personaggi li accompagnano per tutta la serata. Quattro uomini nella testa di Piero e quattro donne nella testa di Lara commentano instancabilmente ogni momento della cena, influenzando le sorti della coppia. L’espediente narrativo di Follemente richiama quello di Inside Out: viene messo in scena ciò che accade nella mente dei protagonisti attraverso figure narranti che incarnano le loro dinamiche interiori. Tuttavia, mentre il film di animazione si concentra sull’età dello sviluppo e sull’importanza delle emozioni primarie nella crescita, il film di Genovese va oltre: esplora il multiverso della personalità adulta, mettendo in luce la sua complessità e gli intrecci delle relazioni romantiche che ne derivano.

Le menti di Lara e Piero abitate da razionalità, passione e inquietudine

Le menti di Lara e Piero prendono forma come salotti-magazzino immersi in un apparente disordine, un caos virtuoso abitato dalle diverse parti delle loro personalità: una razionale, una passionale e impulsiva, una sentimentale e una inquieta e svagata. Le loro diverse personalità, sollecitate dall’evidente tensione seduttiva tra i protagonisti, danno vita a fitti dialoghi interiori, esilaranti eppure rivelatori di tanti, troppi ostacoli comuni nell’incontro autentico tra uomini e donne: stereotipi di genere, esperienze negative pregresse, imbarazzi infantili, vergogna di Sé e difficoltà a relazionarsi in modo sincero e libero. Grazie a una sceneggiatura potente e smaliziata, Follemente diventa un piccolo laboratorio di psicologia della personalità , conquistando pubblico e critica.

La narrazione ricalca con precisione le acquisizioni scientifiche

Quella che potrebbe sembrare una narrazione bizzarra, infatti, ricalca con sorprendente precisione le più recenti acquisizioni scientifiche in materia. In particolare, il film evidenzia come la personalità di ognuno di noi non sia un’entità monolitica e statica, ma un insieme multiforme e dinamico, composto da sottoinsiemi specializzati (o parti) che elaborano contemporaneamente ogni esperienza attraverso filtri differenti, talvolta in contrasto tra loro. Situazioni emotivamente intense, come una cena romantica, possono rendere l’incontro tra due persone più tumultuoso e faticoso del previsto, perché , in realtà , non si è mai davvero in due, ma almeno in dieci (!), come raccontano con tenerezza i protagonisti di Follemente.

La soluzione è lasciarsi trasportare

Ma basta lasciarsi trasportare dal film per ritrovarsi, tra un sorriso e una lacrima, immersi nei conflitti, nelle fragilità e nella compassione che muovono tutte le parti di Lara e Piero. Ed proprio in questo turbinio interiore che si può intuire il senso profondo dell’amore, un senso che ci appaga come nient’altro al mondo. Il grande merito di Follemente è mostrarci con poesia e onestà ciò che, in fondo, sappiamo già: non siamo un assolo, ma un’opera orchestrale. Un’opera follemente, follemente silenziosa e pacifica in amore.