Ferragni-Fedez, il lieto fine dell'allucinazione collettiva non c'è: lui ci spera ancora ma lei lo seppellisce con due parole
Lui pubblica un brano gonfio di accuse e veleni ma anche di rimpianti e amore (?). Lei non ci sta: "Un atto violento. Tutto questo non mi appartiene. Né ora né mai più"
“Mai più”. Finisce con una frase che non ammette appelli, con un parto che non vede luce, con una pietra tombale sul lieto fine. Chiara Ferragni stavolta preferisce non tacere, come ha fatto “troppe volte” e gioca d’anticipo. Così prima che l’ennesima valanga di musica e parole, di accuse e mea culpa, di offese e amore sbandierato si riversi dall’account Instagram di Fedez, scrive che quello che sta per uscire non è l’ennesimo dissing tra il suo ex marito e Tony Effe (leggi qui), ma "una finta canzone romantica, priva di sincerità. Un palese tentativo di sfruttare il momento, un atto violento, considerando che sono stati dieci mesi molto difficili".
Parole come macigni
Parole come macigni che fanno capire che il vaso è colmo e che niente sarà più come prima. La favola dei Ferragnez, che macinavano post e soldi, cuori e visualizzazioni, ora sembra davvero conclusa. E quelle affidate da Fedez al suo brano “Allucinazione collettiva”, che in due giorni ha macinato quasi due milioni di visualizzazioni, sono un grido di dolore ma anche di rabbia per un amore che sembrava perfetto, che ha fatto sognare milioni di persone ma che è finito malissimo. Lui sembra, tra un'offesa e l'altra, sperarci ancora. Anche se non è ben chiaro come possa anche solo sperare di fare pace con una persona che continua ad accusare e a offendere. A cominciare dal tentato suicidio che Fedez racconta per la prima volta, accusando l’avvocato di Chiara di aver cercato di utilizzarlo contro di lui nella causa di separazione, ma soprattutto accusado Chiara di essere sempre troppo attenta alla forma, alla superficie, più che alla sostanza, anche di fronte a questioni così serie e dolorose.
Il tentato suicidio di Fedez
“Dì al tuo avvocato che mi ha contestato un tentato suicidio/ Che chiedo scusa, che chiedo venia, per procurato fastidio/ Ho preso le gocce e no pezzi di vetro perché sapevo che non volevi che si sporcasse il tappeto (che c... di spreco)/ Valori e ideali, perle ai maiali/ I nostri c... messi in Piazza Affari/ La nostra è una gara a chi corre ai ripari/ Finché magistrato non ci separi".
Le accuse agli amici della Ferragni
Fedez come già altre volte se la prende anche con l’entourage di Ferragni: "Hai visto i tuoi amici? Sono yes man/ Saranno felici senza di me/ Sono parassiti, niente di che/ Io odiavo loro ma amavo te”. Ma il discorso non è lineare, alle accuse si mischia l’amore o forse solo la pallida rappresentazione in musica di ciò che è stato. "Ed io mi chiedo ancora se c'è un lieto fine a una favola infelice e storta/ Se fossi stato un altro me/ Tu un'altra te forse sarebbe tutta un'altra storia". O ancora: "Dimmi che è un incubo/ Mascherato da sogno/ Eppure lo so che mi hai donato le cose più belle che ho/ Con te ho vissuto cose che io non rivivrò mai più/ Vorrei cancellare tutta questa merda/ Guardarmi allo specchio tirarmi una sberla".
Ma lei va fino in fondo: "Mai più"
Chiara Ferragni però stavolta sembra davvero decisa a lasciarsi tutto questo alle spalle. E così con qualche ora di anticipo rispetto alla divulgazione di “Allucinazione collettiva”, scandisce: "In molte occasioni ho scelto di restare in silenzio, forse troppe, per proteggere chi mi sta a cuore e tutelare la mia famiglia. Ma ora sono stanca. Stanca di subire gli attacchi gratuiti, pettegolezzi infondati e dicerie velenose. Credo sia giunto il momento di mettere un punto a tutto questo e di poter vivere serenamente, senza essere trascinata in situazioni che non mi appartengono né oggi, né mai più".
Cosa resta
Restano le milioni di visualizzazioni che Fedez sta raggiungendo. Restano i dissing con le offese vomitate tra Fedez e Tony Effe (leggi qui) in cui però a passarci di mezzo è stata ancora una volta Chiara, come quando Fedez scrive: "Vuoi fare hype con i miei figli, Tony LucaRelli (…) ti hanno mai spiegato la differenza tra un tumore e uno str... che è accusato di essere un truffatore? Mi spiace che Chiara ti abbia dato confidenza, almeno con te possiamo dire che ha fatto beneficenza". E sempre lei, tirata in ballo anche da Tony Effe in questa guerra al massacro: "Non si lascia una mamma sola (…). Lei ti è rimasta accanto nella malattia, e quando aveva bisogno tu sei scappato via". E ancora: "Hai fatto i figli solo per postarli, chissà che penseranno quando saranno grandi. Fai schifo, sei una vergogna". E restano soprattutto i cocci di un amore che ha unito due persone molto diverse, che è stato messo a dura prova dagli strani giri del destino e che non ha retto quando la sovraesposizione che lo ha nutrito ne è diventata il peggior nemico. Ovviamente se ne parlerà ancora, ma la favola (o l'incubo, per i tanti nemici dei due) è finita davvero.