Fedez, teso e preoccupato, fermato per strada: "Secondo voi ho voglia di giocare sulla pelle dei miei figli?"
È visibilmente teso e preoccupato Fedez. Fermato sotto casa di un amico il rapper è il primo a parlare dell'ex coppia d'oro dei social da quando è esplosa la "bomba" della loro separazione
È visibilmente teso e preoccupato Fedez. Fermato sotto casa di un amico da un giornalista di "Pomeriggio 5", il rapper è il primo a parlare dell'ex coppia d'oro dei social da quando è esplosa la "bomba" della loro separazione.
Nessuna parola "nel merito" di una "storia" che ritiene privata, e soprattutto fa quadrato a difesa della serenità dei figli. "Chiunque può parlare di quello che vuole, a me non interessa. Ho altre priorità nella mia vita e sono i miei figli in questo momento", risponde Fedez a chi ipotizza che le notizie che girano sulla separazione altro non siano che un nuovo capitolo della saga dei Ferragnez, una narrazione aggiornata per allontanare il focus dallo scandalo delle vendite di prodotti con pubblicità ingannevole sulla beneficenza. "Secondo voi ha senso che io venga a raccontare i problemi della mia vita con due figli a voi? Secondo lei ho voglia di giocare sulla pelle dei miei figli?", risponde il rapper, che aggiunge: "Sono esposto in pubblico e accetto il fatto che le persone facciano illazioni sulla mia storia perché sono un personaggio pubblico, ma che io mi metta a rispondere nel merito...".
Mentre sia lui sia Chiara Ferragni non hanno più postato contenuti su Instagram e in attesa che l'imprenditrice digitale dica la sua su tutto, inchiesta compresa, da Fabio Fazio il 3 marzo, ecco le parole della sorella Valentina, ma solo per confermare che lei "parlerà". Entrambi, intanto, pare abbiano già iniziato a muoversi, parlando coi rispettivi legali, se si dovesse arrivare ad una causa di separazione. Nel frattempo, nell'inchiesta coordinata dall'aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Cristian Barilli, con al centro una serie di casi, tra cui quelli più noti e significativi del pandoro e delle uova di Pasqua, si affaccia un altro tema: la possibile verifica sui milioni di follower, quasi 30 milioni in totale, che compaiono sul profilo Instagram dell'influencer. Analisi per andare a vedere se siano presenti, e in quale quantità, follower "fake", magari acquistati a pacchetti.
Se si dovesse accertare uno scenario di questo tipo, gli inquirenti, infatti, potrebbero fare valutazioni sui rapporti contrattuali tra l'influencer, che si è presentata con 30 milioni di utenti che la seguono, e le aziende. Andrà verificato se le parti, nell'ambito dei contratti commerciali relativi ai casi su cui si indaga, fossero correttamente bilanciate e se siano state gonfiate od omesse delle informazioni rilevanti, come quelle sui follower, reali o finti. Con effetti distorti, magari, sui cachet corrisposti. Va considerato, poi, anche il peso che la stessa imprenditrice ha sui consumatori quando vende un prodotto presentandosi con così tanti follower al seguito. La "enfatizzazione" del fine caritatevole nella campagna promozionale sul pandoro 'Pink Christmas', ha scritto la Procura generale della Cassazione, "amplificata dai mezzi di comunicazione" usati, come i social, ha indotto "in errore i consumatori", che hanno "ritenuto" di "contribuire alla finalità benefica", la "cui serietà era garantita anche dalla credibilità di una influencer da circa 30 milioni di follower". Anche il Codacons ha depositato ai pm un altro esposto sul caso Ferragni su "profili fake e truffa", mentre nelle indagini sui presunti raggiri nelle vendite potrebbe essere ascoltato un testimone che viene ritenuto molto rilevante, una sorta di "teste-chiave". Investigatori ed inquirenti per ora stanno analizzando i documenti raccolti, come mail e messaggi presi dai dispositivi e i contratti e più avanti potrebbero convocare gli indagati. Ferragni, in ipotesi, potrebbe anche decidere di difendersi solo con una memoria scritta.