“Finalmente Francesca Morvillo non sarà solo ‘la moglie di Falcone’”: Ester Pantano e il ruolo che ti cambia la vita
Il successo grazie a "Makari" e a "I leoni di Sicilia". Ma ora per la madrina del Taormina Film Festival c'è il ruolo più importante, la magistrata e moglie di Giovanni Falcone morta nella strage di Capaci
Non poteva esserci madrina migliore al 70° Taormina Film Festival. Ester Pantano è nata proprio da queste parti, a Catania. Da lì l’amore per la recitazione l’ha portata a Roma, al Centro Sperimentale di Cinematografia. Poi la sua terra l’ha richiamata. È in Sicilia dove ha interpretato il ruolo che le ha dato popolarità: quello di Suleima, nella serie Màkari, a fianco a Claudio Gioè.
Il successo con "Makari" e "I leoni di Sicilia"
Poi è arrivata la serie Disney I leoni di Sicilia, mentre, in questi giorni, Ester sta girando il film Francesca e Giovanni di Ricky Tognazzi e Simona Izzo, dove veste i panni di Francesca Morvillo, magistrata e moglie di Giovanni Falcone, morta come lui nella strage di Capaci. “Sono molto onorata di interpretare Francesca”, afferma l’attrice, “un magistrato, una voce, che è entrata nella periferia pulsante di Palermo per cercare di scardinare l’ingranaggio mafioso. Provava ad educare e rompere una catena forte che c’è ancora oggi. In questo modo ha dato la possibilità ai quartieri meno felici di vedere la luce e di far capire che c’era qualcosa oltre un destino che sembrava fosse l’unico possibile”.
Francesca Morvillo dimenticata rispetto a Falcone
“Interpretare Francesca Morvillo è un modo per mettere una luce su una persona sempre descritta come ‘la moglie di’, e che ora abbiamo la possibilità di conoscere da vicino. Scopriremo il suo impegno sociale, etico e umano”, ci rivela Pantano. “Scopriamo che tra i fascicoli di Falcone c’erano sempre degli appunti con la calligrafia di Francesca. Questo semplice dettaglio ci apre un mondo sul loro rapporto professionale”. Il film, ispirato al libro di Felice Cavallaro Francesca: storia di un amore in tempi di guerra, ripercorre le tappe della vita della Morvillo: dall’adolescenza al primo matrimonio, dall'incontro con Falcone agli anni più felici, dal comune impegno civile all’esilio forzato all’Asinara, fino alla strage di Capaci del 1992.
Francesca Morvillo una donna fragile e rigorosa
Nel film si racconterà anche la vita personale di Francesca. “Era una donna fragile e rigorosa”, ci racconta Ester con in braccio il suo cagnolino da salotto, “il rigore deriva dall’educazione rigida che ha ricevuto. Era una grande studentessa e un grande avvocato. È sempre stata devota al sacrificio, sia quando ha accontentato il padre magistrato, sia quando è diventata qualcuno che non fosse predestinata ad essere. Il fatto di essere una donna in Sicilia che ha preso il testimone del padre magistrato, significa avere alla spalle una famiglia con un forte senso del futuro”.
Ester Pantano e l’estate in moto col vento fra i capelli
Ester è madrina del 70° Taormina Film Festival, che si sta svolgendo proprio in questi giorni. “Mi sento accolta e orgogliosa a rappresentare non una regione, ma un continente, ricco di scenari immensi, come quello del Teatro Antico che ci accoglie in queste sere. Il festival è un coacervo di arte e bellezza che si mescola con la gente di tutti i giorni che decide di affacciarsi sul nuovo cinema”. Al termine delle riprese e dell’esperienza di madrina, Ester si dedicherà alla sua seconda passione, la moto. “Quest’estate sarà ricca di vento fra i capelli”, ci dice, “dopo Bali e il deserto del Marocco farò un road trip nella terra delle mie radici”.