Emma e la scelta di non parlare del tumore: "Perché ad 'Amici' Maria De Filippi era l'unica a sapere della mia malattia"

Famiglia per lei è anche Maria: "La mia spalla, è la prima che ascolta i miei singoli perché per me è veramente un punto di riferimento importante"

Emma Marrone è tornata a parlare della malattia che l'ha cambiata per sempre e del desiderio di diventare madre ma a una condizione: che tutte quelle che lo vogliono possano realizzare questo sogno. A venti anni infatti aveva scoperto di avere un cancro all’utero. Un tumore che ha poi combattuto altre due volte, fino alla rimozione delle ovaie. L’ex vincitrice di Amici vorrebbe tanto avere un figlio ma ha deciso di accantonare questa idea perché in Italia nelle sue condizioni è impossibile. 

Le accorate parole di Emma

"Non ho fatto in tempo a congelare gli ovuli perché non c’era più speranza ma potrei ancora poter avere figli. Ho l’utero". E' tornata sul tema maternità e ha raccontato: "Io ho 39 anni e tutti gli strumenti per essere madre: economici, psicologici, sostegno della famiglia, ma siccome non ho un compagno non posso avere il diritto di diventare madre. Potrei andare all’estero, a pagamento, ma non mi sembra corretto verso tutte le donne che sono nella mia stessa situazione e non possono permetterselo. Con i soldi si può accedere a tante cose, anche a cure migliori, e non è giusto. Io stessa, per curarmi, alla fine sono ricorsa alla sanità privata. Anche per questo, sulla questione dei figli non posso retrocedere. Voglio fare la mia parte, come Giovanna d’Arco“.

Sull'amore ha poi detto

L'artista ha parlato anche del fatto che sia single da molti anni. “Alla solitudine mi sono abituata. E forse ci sto anche comoda: in fondo, se proprio volessi qualcuno, credo che lo troverei. Ma io non voglio qualcuno, così tanto per. Io voglio la favola. Come Pretty WomanSogno ancora il grande amore, e me lo merito. Se non trovo quello, mi tengo la Playstation”, ha precisato Emma.

Come sta oggi Emma

Oggi sta bene ma racconta:Non potrò mai dirmi guarita: ho avuto un cancro recidivo. Vivrò per sempre con la spada di Damocle sulla testa. Farmi asportare l’utero non basterebbe a mettermi al sicuro: la recidiva potrebbe colpire un altro organo”, ha ribadito. Poi non ha nascosto che il tumore le ha creato qualche problema di troppo fisicamente. Ma, nonostante questo, si piace e anche tanto. “Io mi piaccio da morire. Il mio è il corpo di una donna che ha combattuto battaglie tremende e che è sopravvissuta. Tante altre oggi sono sottoterra. Poi, sono consapevole che in alcuni momenti sono stata fuori forma, ma non mi sono mai nascosta dietro a palandrane. Mi sono esibita con la pancia e le braccia gonfie, con otto menti ben visibili. Per qualcuno sarà stato un pretesto per svilirmi, qualcun altro, però, avrà pensato: “Quella non si vergogna. Va sul palco, canta, si mostra. Se lo fa lei, posso farlo anch’io”. Non è un mistero: la malattia mi ha lasciato dei problemi ormonali che ogni tanto devo gestire”

Fecondazione assistita in Italia

In Italia, possono ricorrere alla fecondazione artificiale soltanto le coppie infertili di maggiore età, di sesso diverso, coniugate o conviventi e in età potenzialmente fertile. La condizione di infertilità o sterilità della coppia che intraprende il percorso di PMA deve essere certificata da un medico. A queste condizioni, si è aggiunta una sentenza della Corte Costituzionale del 2015, che ha consentito l’accesso alla Procreazione assistita per le coppie fertili con malattie genetiche trasmissibili. Non possono accedere né le donne single, né le coppie omosessuali di conseguenza. Sono invece molti i paesi europei che nel corso del tempo si sono aperti alla fecondazione assistita per donne single. Molte italiane si rivolgono alla Spagna, il Belgio, l'Inghilterra, la Danimarca e la Grecia.

Foto Instagram e Ansa

di Redazione

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Emma ha raccontato a Silvia Toffanin una scelta che in pochi prendono. Quella di tacere la propria malattia. La cantante ha raccontato alcuni aneddoti legati al suo ingresso nella scuola di Amici: "Stavo uscendo dalla prima battaglia contro il cancro e quindi ero in una fase di fragilità e debolezza - ha raccontato -. Per me era stato anche un segnale, come a dirmi: 'La musica non sarà mai la tua strada, cercati un lavoro normale'. Mia mamma chiamò la redazione di "Amici" e io ho ricevuto la chiamata dalla redazione che mi aveva chiamato per un provino il 2 giugno. Da lì mi è cambiata la vita".

L'inizio della carriera di Emma

Durante la prima puntata di "This is me", il programma che celebra gli artisti usciti dalla scuola di "Amici". La cantante si è mostrata emozionata nel tornare nel luogo in cui è partita la sua carriera. Infatti dopo aver vinto nel 2009, per Emma si sono spalancate le porte della musica. "Questo posto mi ha cambiato la vita non solo in termini professionale, ma anche di vita - ha aggiunto -. Io venivo da un piccolo paesino e qui ho scoperto un mondo: è una scuola gratuita che se fatta con coscienza ti permette di mettere le basi per costruire un lavoro. Ho avuto l'onore e la possibilità di collaborare con i grandi della musica italiana, sono onorata nel mio piccolo di far parte nel mio piccolo del mondo della musica".

La scoperta del tumore

In un'intervista raccontò di avere scoperto la malattia nel 2009: "Una mia amica, una collega di lavoro, doveva fare una visita ginecologica e mi aveva chiesto di accompagnarla. Una volta lì mi aveva proposto di fare la sua stessa visita, assicurandomi che la dottoressa era brava. L’ho vista cambiare colore in viso e da lì è stato un inferno. Il dolore più grande è stato vedere i miei genitori che erano completamente distrutti".

Le recidive

Il tumore si ripresentò, poi, altre due volte: durante le selezioni di Amici e nel 2013. "Se ho mai avuto paura di morire? Sì. Ho fatto l’intervento in cui ho perso definitivamente le ovaie", ha concluso la cantante. “Era un periodo della mia vita in cui ero molto arrabbiata con la vita per la mia condizione di salute, la mia voce rifletteva la mia anima: ero spaventata, avevo paura della vita. Volevo riprendermi la mia rivincita”, ha detto Emma ricordando gli inizi della sua carriera.

Maria De Filippi unica confidente

“Della mia battaglia contro il cancro non l’ho raccontato a nessuno dentro Amici, lo sapevamo solo io e Maria, non volevo passare da vittima”. Emma dedica il suo successo "Un po' a me stessa, poi il grazie principale alla mia famiglia tutta, che mi hanno sempre lasciata libera - ha rivelato -. Si sono comportati sempre da genitori, sono contenta di non aver avuto genitori che si galvanizzassero più di me. Sono rimasti i miei genitori, quando torno a casa mia mamma si comporta da mamma. Mi sgrida se torno tardi o se pensa che non mi sono comportata bene. I miei amici sono gli amici di sempre. Maria è la mia spalla, è la prima che ascolta i miei singoli perché per me è veramente un punto di riferimento importante. E poi, non per ultimo, il pubblico che mi sostiene da 15 anni".

21/11/2024
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