Eleonora Giorgi, la cura sperimentale e il rapporto ritrovato con Massimo Ciavarro: "Non mi ha mai mollata"

“Quando prendi un frontale con la vita, cambiano le priorità: tutto assume un significato più profondo. Oggi la mia priorità assoluta è quello che mi rimane da vivere, sperando in Dio che sia il più possibile"

di Redazione

“Quando prendi un frontale con la vita, come nel mio caso, cambiano le priorità: tutto assume un significato più profondo. Oggi la mia priorità assoluta è quello che mi rimane da vivere, sperando in Dio che sia il più possibile. E dedicarmi alle persone a me care, ai figli, ai nipoti, agli amici del cuore. E li vivo con una profonda felicità. Bisogna sempre guardare il lato bello delle cose”. Lo dice sorridendo Eleonora Giorgi, che insieme alla consapevolezza della gravità del tumore al pancreas contro cui lotta da quasi un anno, mostra una grandissima forza d’animo e un ottimismo incrollabile.

"Massimo Ciavarro non mi ha mai mollata"

In testa al posto dei lunghi capelli biondi con i quali il pubblico è sempre stato abituato a vederla ha un foulard nero, segno delle chemioterapie alle quali si sta sottoponendo da mesi. L’attrice è intervenuta a “Verissimo” e ha raccontato senza remore il complicato periodo che sta vivendo. Accanto a lei, Massimo Ciavarro, compagno di vita ritrovato, oltre che padre di suo figlio Paolo. “Mi è sempre stato accanto, non mi ha mai mollata, e un domani il suo compito è esserci sempre per nostro figlio Paolo, e lui lo sa”. E Ciavarro racconta: “Eleonora sta dimostrando una forza incredibile. Nella sua situazione è riuscita a mantenere il sorriso e a trovare la giusta serenità. Siamo continuamente in contatto. Prima era difficilissimo parlarci, ora invece è perfetta meravigliosa. Una grande". 

I momenti di abbattimento

Eleonora Giorgi non nasconde i momenti di abbattimento: “Stamattina ero disperata perché stanotte sono stata male, tra nausee e altri effetti collaterali. “Come farò a rispondere alle domande di Silvia Toffanin?”, mi chiedevo. E invece eccomi qui. Ora sto benissimo. Il fatto è che mi arrivano tanti segnali positivi, l’affetto delle persone e una forza che non avrei sospettato di possedere. Sto facendo un cammino molto impegnativo, ma non posso lasciare il mio nipotino Gabriele". Già, quello con il nipotino, nato dall’unione tra il figlio Paolo e Clizia Incorvaia, è un rapporto fortissimo che in questi mesi sta moltiplicando le forze e il coraggio dell’attrice settantenne che sta percorrendo qualsiasi strada pur di farcela: "Spero di entrare in un programma di cura sperimentale per il tumore al pancreas. In Italia abbiamo a Verona un'eccellenza della ricerca". 

Spero di accedere a una cura sperimentale

"Fanno mappe genetiche del tumore, spero di accedere ad un programma di cura sperimentale. Nel frattempo proseguo con la chemioterapia, anche questa nuovissima. Teniamo duro, non disperiamo: sono in un cammino molto impegnativo". Eleonora Giorgi ha anche deciso di rivolgersi all’MD Andersen Cancer Center di Houston, in Texas, per tentare un nuovo trattamento sperimentale. “Questa clinica americana sta testando nuove strade su come sconfiggere questo tumore, ma purtroppo non funziona con tutti e mi hanno spiegato che la percentuale di successo è molto bassa, pari appena al 14%”. Ora è in attesa di una risposta dagli Stati Uniti dove sono stati inviati i suoi campioni. Il racconto prosegue con una consapevolezza: "Non siamo superman e non dobbiamo vergognarci della malattia. Una cara amica, molto prudente e molto buona, mi ha consigliato di non dirlo: avrai le facce di circostanza, ti isoleranno, mi ha detto. E invece no: tutti noi non ci dobbiamo vergognare se ci sentiamo male. E poi, lo sappiamo bene: nessuno è immortale”.