Ricordate “Perfetti sconosciuti”? Perché oggi sono tutti pazzi per “Follemente”, il film che racconta come siamo davvero

Il nuovo film di Paolo Genovese potrebbe superare il confronto con “Perfetti sconosciuti”: stavolta la coppia è una sola ma “aiutata” da singolari e divertenti voci della coscienza.

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di Redazione

Dopo avere inondato i social con i suoi trailer - visti e rivisti - “Follemente”, il nuovo film di Paolo Genovese, si annuncia un successo in grado di reggere, e forse superare, il confronto con Perfetti sconosciuti, diventato nel frattempo un cult del cinema italiano con citazioni diffuse proprio grazie ai social. Tra "Inside out" e il Woody Allen di "Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso e non avete mai osato chiedere", è arrivato in sala il 20 febbraio quello che può essere definito il dietro le quinte del primo appuntamento tra due single, Piero (Edoardo Leo) e Lara (Pilar Fogliati).

Le voci delle coscienze

 A dispetto del fatto che la protagonista sia una coppia che “fa amicizia”, nel chiuso dell’appartamento di lei, Follemente è un film corale in cui le voci maschili e femminili si alternano in un crescendo che sfocerà, forse, nell’amore. O quantomeno a letto. Per molti questo film potrebbe eguagliare il successo di 'Perfetti sconosciuti' di cui condivide supercast e impianto teatrale di soli interni. Questa commedia romantica racconta il primo incontro tra Piero e Lara, guidati in tutto ciò che fanno e dicono da una super coscienza interiore composta da quattro uomini per lui e quattro donne per lei.

Le “squadre”, maschile e femminile

Ad assistere Lara ci sono: Emanuela Fanelli (nel ruolo di Trilli), Maria Chiara Giannetta (Scheggia), Claudia Pandolfi (Alfa), Vittoria Puccini (Giulietta), mentre a consigliare Piero, Marco Giallini (Il Professore), Maurizio Lastrico (Romeo), Rocco Papaleo (Valium) e Claudio Santamaria (Eros). "Il tentativo è stato quello di riuscire a fare una commedia alla Woody Allen, se vogliamo fare l'esempio più alto, che abbia un umorismo di situazione e non di battuta, una cosa molto difficile, una strana alchimia che capisci se funziona solo in sala", dice Paolo Genovese, regista e autore della sceneggiatura insieme a Isabella Aguilar, Lucia Calamaro, Paolo Costella e Flaminia Gressi. 

Il momento del primo appuntamento

"Al di là della ridefinizione dei ruoli tra i sessi c'è una cosa che resta immutabile nell'amore, il momento del primo appuntamento - dice Edoardo Leo -, con l'attesa di quello che succederà. E questo a qualsiasi età e in qualsiasi epoca. È quello il momento in cui ti devi mostrare nascondendo le tue fragilità, le tue paure per giocare quella meravigliosa partita a scacchi che uomini e donne continuano a fare da sempre". Per Pilar Fogliati conta invece il mistero: "Credo - dice l'attrice trentaduenne - ci sarà sempre un enorme mistero tra un uomo e una donna su cosa davvero pensa e vuole l'altro. Se si mantiene questo mistero, continueremo a essere sempre attratti l'un l'altro e sono speranzosa nella dinamica tra i sessi. Ma una cosa è certa: la donna fa spesso credere all'uomo che lui stia facendo le sue scelte in maniera autonoma, ma in realtà è lei che ha lanciato dei segnali per fare in modo che l'uomo faccia quelle cose. Insomma noi donne siamo sicuramente più complesse e di questo gli uomini sono un po' invidiosi".

La riscossa del cinema italiano

Il futuro del cinema italiano? "C'è stato un momento a gennaio in cui i primi quattro film erano tutti italiani - dice Genovese -. Il pubblico sta quindi tornando in sala, ma se poi chiudiamo i cinema tutto questo che senso ha? Resta comunque la speranza che tutto possa migliorare. La sala resta un posto meraviglioso dove davvero puoi staccare la spina e farti raccontare una favola come da bambini faceva la nostra mamma". 'Follemente' come 'Perfetti sconosciuti' dieci anni dopo? "Speriamo - conclude il regista - che 'Follemente' possa andar bene come 'Perfetti sconosciuti'. Credo che questa sia una 'commedia pop', come si dice adesso, che strizza l'occhio al pubblico, che gli vuole bene e che ha poi sempre indulgenza per i personaggi che rappresenta".