'Contro di me atti di bullismo ma sono qui per dire che sono italiana e nera': chi sono le ragazze che partecipano a Miss Italia

“Sono qui per dire a chi ha compiuto contro di me atti di bullismo che sono fiera di essere nera e italiana”; "Vorrei superare le mie insicurezze". parlano le aspiranti Miss

di Redazione

“Sono qui per mettermi alla prova, per mettermi in gioco”. “Miss Italia è un’occasione, lo strumento per superare le mie insicurezze”. “Esco dall’abisso dell’anoressia. Su questo palco ho ballato e cantato. Voglio essere un’artista”. “Sono qui per dire a chi ha compiuto contro di me atti di bullismo che sono fiera di essere nera e italiana”. 

Sono 220 le ragazze che il 4 settembre - e fino al 7 - segnano il ritorno di Miss Italia nelle Marche, dopo le tappe degli anni scorsi di S. Benedetto del Tronto e di Fano, per lo svolgimento delle Prefinali del 2024. Promosse a questa fase, dopo le 383 serate svoltesi  in tutte le regioni, le candidate sono quasi tutte diplomate e universitarie; venti sono laureate. Ecco l’Italia rappresentata qui, con il suo carico di bellezza e di energia. Una parte molto viva, attenta, che ha sofferto certi mali dell’adolescenza (bullismo, anoressia, crisi familiari, nonché la fragilità di due anni di Covid), ma che si è già rilanciata, grazie allo studio in primis e allo sport. 

Ecco cosa abbiamo scoperto

Conoscendole meglio abbiamo capito chi sono le giovani che oggi scelgono di partecipare a Miss Italia, un concorso che non passa più per la tv nazionale ma che non smette di affascinare ancora tante ragazze. Una su 10 delle prefinaliste lavora come commessa, modella, istruttrice. Altre sono impegnate nelle aziende familiari. Le disoccupate sono solo tre. Parecchie di loro si dedicano ai lavori stagionali: baby sitter balneari, hostess, bariste e cameriere.

Mai tante ragazze così giovani 

Soltanto 12 sono nate prima dell’anno 2000, ed è prevalente il numero delle diciottenni. La più giovane è Anna Zeni (Trentino Alto Adige), 18 anni compiuti, nata l'11 agosto 2006. Altre due ragazze sono nate sempre nell'agosto 2006: Vittoria Latini (Marche) nata l'1, e Donatella Triunfo (Basilicata), nata il 7. La più ‘anziana’ è Ciele Veneroso, della Campania, 30 anni, nata 25 aprile 1994.

L'amore per lo sport

Il 70% delle miss infatti fa sport: la pallavolo è al primo posto, ma sono davvero rappresentate tutte le discipline, dal basket al nuoto, fino al tiro con l’arco, il pattinaggio artistico su ghiaccio e il surf. Tra le ragazze anche un arbitro di calcio, una maestra di tennis e una istruttrice di nuoto sincronizzato.

Ancora...

Sappiamo anche che solo una miss è sposata, Ciele Veneroso, anche mamma di una bambina di tre anni. Come Roberta Calemme che ha soli 23 anni, mamma di un bimbo di tre. Due sono nate all’estero: Ciele Veneroso (Campania), nata a Belo Hotozonte, in Brasile, e Celic Ticchioni (Umbria), nata a Cancun, in Messico.

Qualche curiosità estetica: tra le Miss, solo una ha i capelli rossi e tante lentiggini in viso: è Camilla Bodesmo del Lazio. La più alta (1.80) è Arianna Tuccillo della Campania.

Le loro storie: tra disturbi alimentari, bullismo, razzismo e violenza di genere

L’abisso dell’anoressia di Giulia Ferrando Battistá (Piemonte) Oggi Giulia ha 19 anni. Quando ne aveva appena 14 ha conosciuto il suo ‘inferno personale’ ammalandosi di anoressia. “Ogni giorno il mio corpo cambiava, avvolgendosi sempre più intorno alle mie ossa. Il controllo del cibo divenne un modo per anestetizzare un odio verso me stessa che non riuscivo a contenere ne a esprimere. Era un ciclo senza fine, un abisso dal quale sembrava impossibile uscire”. “Ma un giorno - spiega – ho capito che la vita valeva la pena di essere vissuta” e ha iniziato a intraprendere “la strada del coraggio”, aiutata dalla famiglia, dagli amici e dall’attività sportiva, fino alla decisione di partecipare a Miss Italia. “Questo percorso mi sta insegnando a credere in me stessa e a cogliere nuove opportunità”.

Diversa” perché in sovrappeso. Maria Antonietta Marino (Veneto) A soli 14 anni, 90 kg di peso in seguito a una malattia risolta dopo anni di sofferenze: è questo ciò che ha portato questa ragazza, oltre al bullismo e all’isolamento sociale, a subire l’etichetta di ‘diversa’. “Con molta fatica e con il passare del tempo - spiega -ho ritrovato il mio equilibrio, nonostante che ancora oggi faccia fatica ad avere un rapporto del tutto coerente con il mio corpo. La società di oggi impone a noi donne di essere magre, alte, toniche e slanciate cose che un corpo come il mio, non potrà avere mai più”.
 
Bullismo per il colore della pelle Marianna Diop (Lombardia). Nata a Treviglio (Bergamo), 19 anni. Di origine senegalese, ha subito atti di bullismo a causa del colore della sua pelle. “Sono qui per denunciarlo e per dire che sono fiera di essere qui. Sono italiana, amo il mio Paese e ne sento la responsabilità. Sogno un’Italia che mi appartenga. Vorrei vincere per portare con fierezza la fascia tricolore. In futuro vorrei diventare una modella come Naomi Campbell e ripagare coloro che hanno fatto tanti sacrifici per me”.

“Ho subito violenza” Solidea Ruggiero (Emilia Romagna). “Sono purtroppo una delle tante ragazze che, negli anni più fragili, ha subito violenza psicologica, finita poi in fisica, dalla persona che avevo accanto. Sono stata allontanata da tutto e tutti o seguita se uscivo, minacciata psicologicamente anche sul modo di vestire. Ho reagito iniziando a viaggiare o scappando per paura di cosa potesse succedere, e da lì ho imparato a reagire e ad aprirmi nuovamente. Mi nutro di esperienze e avventure nuove, vivo di attimi, amo viaggiare e conoscere nuove culture, grazie a questo sono tornata ad essere una persona molto solare, socievole, ed empatica verso gli altri per via di quello che ho subito. Mi piace aiutare la gente e godermi la magia delle piccole cose. Ho vissuto cinque anni fuori dall'Italia di cui quattro in Oceania. Vorrei riuscire a diventare estetista oncologa che è un tema che mi tocca da vicino e allo stesso tempo diventare qualcuno in ambito artistico e che magari mi permetta di continuare a viaggiare, e spero che questa esperienza aiuti a realizzarmi. Grazie a Miss Italia ho riacquisto più sicurezza in me stessa che in passato avevo perso”.

Una vita di sfide: bullismo e amore distruttivo. La storia di Isabella Pagano (Emilia Romagna). “La mia vita è stata segnata da sfide importanti soprattutto a scuola dove ho dovuto affrontare atti di bullismo. Questi episodi mi hanno ferita molto. Un altro episodio che mi ha segnato profondamente è stata una relazione d’amore distruttiva, caratterizzata da continue offese e accuse infondate. Grazie alla vicinanza della mia famiglia sono riuscita a superare anche questo. Oggi aspiro a diventare una psicologa perché vorrei offrire agli altri il sostegno che ho ricevuto io”.