"Belve" parte col botto: il segreto di Francesca Fagnani e il lato sentimentale di Salvini
“Belve” torna in tv e fa subito il botto: con il 10,4% di share e 1 milione e 815 mila telespettatori è la puntata più vista di sempre. Ma trattare il programma di Rai2 condotto da Francesca Fagnani soltanto dal punto di vista dell’auditel, come una creatura catodica qualsiasi, è decisamente riduttivo. Perché non c’è dubbio che quello di “Belve” sia un fenomeno: quale altro programma basato su interviste, genere per altro più che diffuso in qualsiasi ora e rete dei palinsesti tv, è capace di fare buoni ascolti in prima serata ma anche di stare perennemente nei trend topic dei social, di essere ripreso da tutte le testate nazionali grazie alle rivelazioni esclusive dei vari ospiti e avere una critica favorevole?
Un programma diventato popolare senza snaturarsi
Complici anche le imitazioni di Fiorello con le belvate del suo Franco Fagnano e la partecipazione di Francesca Fagnani al Festival di Sanremo dell’anno scorso, che ha le ha regalato una visibilità senza pari, “Belve” è diventato popolare, nella migliore accezione del termine. Il tutto senza snaturarsi nemmeno un po’. Perché a parte, qualche breve siparietto comico tra un’intervista e l’altra, il focus del programma restano i faccia a faccia di Fagnani, cresciuta, non a caso, alla scuola del maestro televisivo del genere, Giovanni Minoli. Oltre all’agenda di appunti perennemente in mano, Fagnani è armata di quel suo sorrisetto di volta in volta complice, stuzzicante e ironico ed è maestra nelle interiezioni che contrappuntano le parole di chi sceglie di farsi mettere sulla graticola.
La rivelazione Carla Bruni
In attesa della clamorosa intervista all’ormai single Fedez, prevista per il 9 aprile, nella prima puntata di questa nuova serie sono andate in onda quelle a Loredana Berté, Carla Bruni e Matteo Salvini. Tutte e tre, come da copione, zeppe di confessioni disarmanti, rivelazioni inedite e spaccati di vissuto lontani dai soliti cliché delle interviste promozionali o dei ritratti mielosi alla “volemose bene”. E se era prevedibile che la belva Berté si scagliasse contro l’ex Bjorn Borg ma allo stesso tempo celebrasse il buon momento esistenziale che la accompagna dopo anni difficili, è risultata particolarmente sorprendente l’ex première dame di Francia da sempre circondata da un’algida allure snob che invece si è rivelata autoironica, simpatica, anticonformista e per niente refrattaria a raccontare il meglio e il peggio di sé.
Il lato inedito di Matteo Salvini
Ma è senz’altro quel “tenerone” di Salvini a esserne uscito meglio di tutti se non altro perché è riuscito per una volta a far dimenticare le lotte fratricide del centro destra e le campagne anti migranti che ne hanno caratterizzato l’azione da ministro degli Interni, proprio alla vigilia di una mozione di sfiducia ai suoi danni votata dalle opposizioni per le posizioni sulla Russia. Al di là della presa di distanza dal generale Vannacci sull’omosessualità (“per me uno può essere omosessuale, eterosessuale, transessuale, bisessuale, polisessuale: l’ultima delle mie intenzioni è entrare nella vita privata delle persone”) e del mea culpa per non aver coltivato il rapporto con il padre fondatore della Lega Umberto Bossi, ciò che ha colpito è il lato umano e sentimentale che il leader della Lega ha voluto raccontare di sé. La dichiarazione d’amore per la compagna Francesca Verdini che, nonostante i 20 anni di differenza, si augura “che sarà l’ultima donna della mia vita. In quale veste poi lo decideremo noi”. Ma anche la rivendicazione di un’amicizia coltivata lontano dagli scranni del Parlamento con Giorgia Meloni: "Con Giorgia stiamo costruendo un'amicizia. Ogni tanto la sera gioca a burraco con la mia fidanzata. Io no, perché sono due faine quando giocano e odiano perdere. Io già ho un lavoro complicato di giorno, se devo anche incazzarmi per il burraco la sera no grazie". Particolarmente modesto anche nel negare di piacere alle donne, rivendicando la sua normalità e confessando di aver avuto la prima storia importante quando era già all’università “Una cosa che oggi è impensabile. Al liceo zero, anche perché, se non avevo la certezza che la risposta fosse positiva non mi azzardavo, con il senno di poi penso che avrei fatto meglio a tentare”.
La frecciata a Elisa Isoardi
Nella vita, ha raccontato ancora Salvini, “ho avuto cinque storie importanti”, senza riuscire a nascondere il fastidio per come sia finita quella con Elisa Isoardi che lo aveva immortalato mentre dormiva: “Un gesto fuori posto perché non mi faccio foto mentre dormo né le faccio a chi è con me, però detto questo, è acqua passata”. Infine una commozione così grande da non fargli uscire nemmeno una parola al pensiero dei quattro nonni che non ci sono più. Poi il fuorionda in cui cerca di carpire dalla Fagnani qualche anticipazione sull’intervista di Fedez chiude in bellezza un programma che riesce quasi sempre a colpire nel segno.