Torna "Ballando", Milly Carlucci: "Perché i miei giurati litigano"
Da sabato Selvaggia Lucarelli e Carolyn Smith si ritrovano fianco a fianco: "La nostra è una giuria libera e indipendente, non è telecomandata dagli autori come accade in programmi gemelli di Ballando di altre nazioni"
Chissà se manterranno la promessa fatta a Mara Venier a “Domenica in” di non litigare più. Ci permettiamo di dubitarne, visti i trascorsi. Comunque da sabato Selvaggia Lucarelli e Carolyn Smith (che va ammirata per il coraggio con cui ha affrontato la malattia) torneranno dietro il bancone della giuria di “Ballando con le stelle” insieme a Ivan Zazzaroni, Guillermo Mariotto e Fabio Canino.
I giudici rissosi
Una delle compagini di giudici tra le più rissose, aggressive, scatenate, inferocite che si sia mai vista in tv, al cui confronto quelle di “X Factor” o di “Amici” paiono un collegio di educande. Alla fine della scorsa stagione la Lucarelli, la più divisiva del gruppo (o la ami o la odi) - supportata da Milly Carlucci per creare un po’ di suspence - aveva fatto intendere che forse non avrebbe partecipato all’edizione di quest’anno, ma eccola puntualmente da sabato con le palettine in mano e la lingua tagliente a immergersi in un bagno di popolarità che nemmeno duecentomila tweet o inchieste d’assalto possono donare. E ci potete giurare che le scintille ricominceranno a volare.
La Carlucci, comunque, non se ne preoccupa. Anzi, secondo lei aggiungono pepe allo show e, soprattutto, fanno alzare gli indici di ascolto, anche se non sono proprio uno spettacolo da servizio pubblico.
“La nostra è una giuria libera e indipendente - risponde in conferenza stampa a una domanda sulla questione - non è telecomandata dagli autori come accade in programmi gemelli di Ballando di altre nazioni. E’ una giuria composta da persone con differenze caratteriali forti dove ci possono essere scaramucce e anche scontri forti, ma alla fine restano persone che si stimano e si vogliono bene. Si azzuffano perché sono passionali e appassionati. E la cornice è quella dell’ironia e del divertimento, i problemi purtroppo sono altri e stanno fuori dagli studi di Ballando”. Certo, i problemi non sono i dibattiti infuocati sulla Samba e la Rumba, ma lo spettacolo è comunque poco edificante.
Ballando compie 18 anni
In ogni caso, “Ballando” - che compie 18 anni - è fatto di tanti ingredienti: impegno, sacrificio, allenamento, sfida, show, e anche racconto della vita dei concorrenti. E, ogni anno, aggiunge un particolare nuovo. Quest’anno pare molto interessante il cast, composito e intrigante. Si va da improbabile ballerini come Lino Banfi che dall’alto dei suoi 87 anni pare un ragazzino (“Ho accettato perché Milly me lo chiede ogni anno fin dalla prima edizione e perché così avrebbe voluto mia moglie”, racconta) e Antonio Caprarica che abbiamo visto per anni raccontarci i reali inglesi al Tg. E poi ci sono Wanda Nara (“La prima telefonata che ho ricevuto dieci anni fa quando sono arrivata in Italia è stata quella della Carlucci che mi invitava al programma”), la più dibattuta delle procuratrici calcistiche, e ancora Simona Ventura, il suo compagno Giovanni Terzi (“Me l’ha chiesto Milly di portare anche lui”, spiega la Ventura), Paola Perego, Rosanna Lambertucci, Teo Mammucari, Carlotta Mantovan, il figlio di Rocco Siffredi Lorenzo Tano, Ricky Tognazzi e la modella Sara Croce.
Una vetrina sociale
E “Ballando” è anche una vetrina sociale che, con il suo vasto pubblico, può puntare il faro su problemi complessi come quello delle persone autistiche. Il primo “ballerino per una notte” sarà, per esempio, Andrea Antonello, un ragazzo autistico di trent’anni.
Ad accompagnarlo in questa speciale avventura che lo vedrà cimentarsi in una performance sulle note di “Vent’Anni” di Massimo Ranieri, sarà il padre Franco, che racconterà la sua storia fatta di resilienza, di determinazione ma soprattutto di tanto amore. Un esempio e un aiuto alle famiglie che devono affrontare queste situazioni ogni giorno.