Andrea Delogu: "Ho fatto debiti per pagare l'analista e ho vissuto otto mesi in un garage"
Una vita sulle montagne russe ma con tanta consapevolezza. Ascoltarla è quasi un'esperienza mistica: conduttrice tv e radiofonica, attrice, cantante, ma anche baby sitter, dog sitter, addetta all’antitaccheggio, istruttrice di karate, cubista.
Ascoltare Andrea Delogu è una sorta di esperienza mistica. Non solo per la straordinaria bellezza, ma anche e soprattutto per ciò che dice, per come lo dice, per dove lo dice, per quando lo dice. E, caso forse unico nella mia esperienza, scrivemmo di lei su Milleunadonna raccontando l’incontro a Camogli nell’anteprima del Festival della Comunicazione, sul lungomare insieme a Rosangela Bonsignorio. E oggi siamo qua, stesso sito, stessa libertà, stessa curiosità, sempre Milleunadonna, e non c’è una sola frase ripetuta, non un solo aneddoto reiterato. E la conversazione con Manuela Croci a “Verso il tempo delle donne”, la manifestazione voluta dal Corriere della sera e da Regione Liguria, è uno zibaldone di racconti.
A partire dal suo essere straordinariamente versatile, prima di fare la Letteronza il suo primo lavoro nel mondo dello spettacolo e poi la presentatrice televisiva e radiofonica, attrice, cantante (“ma fu fondamentalmente un errore”), è stata baby sitter, dog sitter, addetta all’antitaccheggio, istruttrice di karate, cubista… “e tanto altro, credo che la mia libertà e la mia indipendenza valgano più di tutto e, pur di averle, ho anche vissuto otto mesi in un garage”.
"Sono discalculica, ma non è una colpa, è un regalo"
Oggi, Andrea Delogu è magrissima, ma non sempre è stato così: “Amo il mio corpo e oggi mi vedete asciutta perché ho appena terminato un tour teatrale, ma vado a fisarmonica. Mi piace Ashley Graham, vera donna curvy, non come altre che non hanno nulla di curvy e poi non dimenticatevi che sono romagnola e quello che per voi è un piatto di portata per un intero tavolo, per me è il piatto personale con la pietanza”. Quindi, in casa di Andrea non c’è nemmeno la bilancia “o, meglio, ce n’è una che ho preso per pesare il mio cagnolino che in questo momento ha un problema. E pesarlo è un’impresa, devo pesarmi prima io da sola, poi io con lui e quindi fare la differenza, che per me che sono anche discalculica è un lavoro”. Ma il Dsa riconosciuto di Andrea “non è una colpa, è un regalo”. Il racconto della vita di Andrea Delogu è un romanzo, anzi meglio: “Ho fatto tanti errori, forse non sarò una brava ragazza, ma mi sento una persona bella e parto da qui”.
"Mio padre voleva un maschio: sono come Lady Oscar"
Un viaggio iniziato a undici anni quando iniziò a fare karate di cui oggi è cintura nera con qualche dan e istruttrice. E il karate non è l’unico sport in cui Andrea si è cimentata: “Ho giocato seriamente anche a calcio, fatto arrampicata, oltre ovviamente a tutti gli sport femminili che si fanno a scuola. Sì mi considero davvero molto sportiva….”. Ma come mai arti marziali? “Mio padre voleva un maschio, lo dice chiaramente anche il mio nome di battesimo. Insomma, sono come Lady Oscar…”. Tutto questo la portò anche a uscire di casa fino a mezzanotte giovanissima, “ma sapendomi sempre gestire responsabilmente” e le arti marziali in tutto questo “non servono tanto fisicamente, ma per gestire la rabbia. Anche in casa non litigo mai, sono sempre la più calma dei due….”.
La differenza d'età con il fidanzato e la risposta definitiva
Ma questo non ha evitato la separazione: “Nella relazione non riuscivo ad accettare le regole e le routine. Sono cresciuta in Comunità (Andrea è vissuta con i suoi genitori a San Patrignano ndr) e sono stata abituata alle regole, sempre. Quindi sono stata una bimba responsabile e una ragazza responsabile”. Situazione che la porta a dire che in questo momento invece rifugge dalle regole e proprio per questo “non sono pronta per avere figli”.
Intanto, la sua storia con il fidanzato che ha 17 anni di meno di lei, va a gonfie vele e, anche in questo caso, agli hater che la attaccavano per il toy boy, Andrea ha risposto con parole definitive: “Quando sono con i suoi amici coetanei nessuno si stupisce di vederci insieme”. Insomma, come spesso accade, la malizia è negli occhi di chi guarda, non nei fatti.
Torniamo a Sampa. Nel libro “La collina”, scritto benissimo peraltro, perché davvero in questa donna non si riesce a trovare un difetto, mai, Andrea ha raccontato: «Siamo arrivati a essere duemila persone, vivevo a braccetto con decine di bambini più grandi e più piccoli di me. Sono cresciuta sapendo di essere libera, io andavo in giro per le strade serena, non sapevo fosse un mondo chiuso. Salutavo tutti, tutti erano famiglia, non c’era l’estraneo e mangiavamo tutti insieme. Non ero mai sola. Quando sono uscita a dieci anni ho visto che nel mondo libero erano tutti soli».
Sono innamorata dei miei genitori
E questo l’ha portata a definirsi, anche in un’intervista a Vanity Fair, “innamorata dei miei genitori”, “persone incredibili che hanno imparato dai loro sbagli e me l’hanno fatto capire. Mi hanno raccontato i loro errori, non c’è mai stato un muro tra di noi. Loro me lo spiegavano e finché non lo capivo me lo raccontavano. Hanno imparato camminando con me, quindi sono cresciuta molto in fretta anche grazie a loro”. Tanto che, ancor oggi, qui sul palco del Teatro della Gioventù di Genova, confessa: “Hanno sofferto loro al posto mio”.
Ho fatto debiti per pagare l'analista, ma mi ha salvato la vita
Andrea non ha mai avuto timidezza nel raccontare il suo rapporto con l’analisi e gli analisti: “Festeggio in questo periodo felicemente i dieci anni di analisi, ne ho cambiati tre e li ringrazio perché mi hanno cambiata e posso tranquillamente dire che mi hanno salvato la vita”. Ora ha trovato quello giusto per le sue necessità, ma non è stata una passeggiata di salute: “All’inizio ho fatto anche i debiti per pagarmelo, non me lo potevo permettere”. Ma, ribadisce, “è ciò che mi ha salvato”.
Questa rinnovata consapevolezza di sé la porta a dire che “non è tutto contro di noi” e anche l’approccio ai social va in questa direzione: “Devi essere consapevole che coloro che ti dicono che sei grandissima e straordinaria lo penseranno al limite per le tre ore successive alla pubblicazione del commento a tuo favore. Ma almeno quel giorno, in cui tu magari hai qualche problema, quel commento ti fa respirare”.