Primo piano di Cinzia Marongiu

Amadeus prende il toro per le corna. Debutta "La Corrida", ottimi ascolti e show esilarante

Un milione di spettatori e soprattutto un programma divertente e fresco, proprio come l'originale. Amadeus e i dilettanti allo sbaraglio fanno centro

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Buona la prima, come ascolti (un milione di spettatori e il 5,5% di share, salita al 6,6 nella parte finale), ma anche e soprattutto come contenuti. Era atteso al varco un po’ da tutti Amadeus, “il reietto, il transfuga, il traditore”, come è stato ingiustamente etichettato in questi mesi da chi, e sono tanti, non gli perdona di essere andato via dalla Rai (ma poi, perché mai non avrebbe potuto cambiare azienda dopo tanti anni?) e da un punto di vista psicologico non deve essere stato facile affrontare la prima puntata de “La Corrida”, uno dei tre programmi con i quali ha scelto di iniziare la sua avventura quadriennale al Nove.

La freschezza della Corrida originale

 E invece Amadeus è riuscito a riproporre un programma che in tanti consideravano ormai troppo datato restituendone la freschezza e la leggerezza originali, quelli cioè che ne hanno fatto uno dei più grandi successi della Tv italiana e del suo ideatore, Corrado Mantoni. La ricetta è quella di sempre con il focus sui dilettanti allo sbaraglio e il casting è stato perfetto: ballerini buffi, barzellettieri improbabili, cantanti stonati, imitatori eccentrici, persone che nella vita fanno il metalmeccanico o l’artigiano e che non hanno nessuna ambizione (salvo qualche rara eccezione) di ritagliarsi un posto nel mondo dello spettacolo, ma solo una sana voglia di divertirsi e divertire. Insomma un corredo di personaggi stravaganti ma autentici di fronte ai quali era impossibile non lasciarsi andare a un sorriso o a una risata liberatoria.

L'imitatore degli animali arrabbiati e la cantante a testa in giù

Su tutti, l’esilarante imitatore di animali e la sua “gatta in calore” o la simil cantante-ginnasta a testa in giù: meme a volontà per i social. Ma ciò che più ha funzionato è stato l’indubbio feeling tra lo stesso Amadeus e il maestro Leonardo De Amicis, proprio come accadeva tra Corrado e il maestro Pregadio. Le facce perplesse, a tratti divertite, così come la disponibilità a mettersi in gioco con i vari concorrenti sono sempre state accompagnate da ironia e rispetto, senza scadere nella presa in giro eccessiva o fine a sé stessa. E questo ha fatto la differenza. L’innesto poi del giudice sui generis Nino Frassica (perché, a proposito, non confermarlo per tutte le puntate?) con il compito di ripescare il concorrente più maltrattato dalle pentole e dalle trombette del pubblico in studio ha aggiunto un tocco surreale al tutto.

Per una vokta il paragone con Rai1 ci sta

 I risultati, come anticipato, sono stati buoni, soprattutto se si tiene conto dell’affollatissima serata nella quale è avvenuto il debutto, tra la semifinale di “Io canto Generation” di Gerry Scotti su Canale 5, l’eterno “Chi l’ha visto?” su Rai3, ma anche la partita di Champions e addirittura un film di cassetta come “Quo vado” di Checco Zalone, schierato ad hoc da Italia1. Su Rai1 andata la replica del programma di Massimo Ranieri con ospiti importanti come Gianni Morandi, “Tutti i sogni ancora in volo”, che ha racimolato 1 milione e mezzo di spettatori. Appena cinquecentomila teste in più rispetto a quelle totalizzate da Amadeus. Il paragone ovviamente non è corretto perché non ha senso paragonare la rete ammiraglia della Tv di Stato, con il suo imponente zoccolo duro costituito da un pubblico abitudinario e perlopiù anziano a un giovane canale che non è generalista. Ma visto che da quando “Chissà chi è” è partito in access prime time in tanti non fanno altro che paragonarlo ad “Affari tuoi”, per una volta il raffronto ci sta.

07/11/2024
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