Adriano Celentano riscrive l’Ave Maria dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin: le sue parole
Dopo l'omicidio di Giulia Cecchettin, il Molleggiato propone una nuova versione della preghiera: "Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi uomini assassini"
Il femminicidio di Giulia Cecchettin ha destato negli italiani una reazione forse senza precedenti e le risposte alla brutalità del suo assassino Filippo Turetta affollano media e social network. Tanti gli uomini che hanno accolto l’appello della sorella della vittima, Elena Cecchettin, a un’assunzione di responsabilità, più che di colpa, e fra loro spiccano le dichiarazioni di personaggi per mondo della spettacolo come Adriano Celentano, Claudio Santamaria e Alessio Boni.
L’Ave Maria riscritta
Adriano Celentano, dal suo profilo Instagram (L'inesistente), ha scelto di partecipare al dolore modificando un passaggio dell'Ave Maria, in un post di cui ha curato direttamente anche la grafica e che fa evidentemente riferimento, senza mai citarli, i recenti fatti di cronaca in tema di femminicidio, in primis l'uccisione di Giulia Cecchettin. "Ave o Maria/Piena di grazia/Tu sei benedetta fra le donne/E benedetto è il frutto del tuo seno Gesù/Santa Maria, Madre di Dio/Prega per noi UOMINI assassini/adesso e nell’ora della nostra morte", scrive Celentano, sotto alla foto di una madonnina posta nella nicchia ricavata nel tronco di un grande albero.
Santamaria: condanniamo all’unanimità l’uomo violento
Anche il Tg2 ha sposato l’appello di Elena e ogni giorno propone l’intervento di un uomo dello spettacolo. Fra le ultime, ci sono state le parole di Alessio Boni e Claudio Santamaria: “Da uomo sento il bisogno di espormi perché dobbiamo assumerci una grande responsabilità. Perché la violenza non si combatte solo nei tribunali ma anche a casa, nel lavoro, nei social e a scuola dove sarebbe urgente educare all’affettività. Condanniamo all’unanimità l’uomo violento senza suggerirgli attenuanti”.
Alessio Boni: l'atto più ignominioso
Anche per l'attore Alessio Boni bisogna ripartire dalla scuola: "Il femminicidio è l'atto più ignominioso che possa toccare a un essere umano, un uomo. Credo che bisogna ripartire dalla scuola che se ne deve occupare come fa con la matematica e la letteratura. Magari nasci in una famiglia che non ha gli strumenti per educarti, allora sarebbe bellissimo che la scuola insegnasse l’educazione dentro quella famiglia che non c’è".