Speciale Sanremo 2025

Achille Lauro e la lettera di S. Chi è la ragazza che si definisce "il suo più grande amore"

"Lauro dormiva dove capitava. Mentiva, pur di non pesare su di me e sui suoi amici. A notte tarda, quando tutti rientravano, lui diceva: ‘Tranquilli, sto da un amico’. Ma poi finiva a dormire in macchina nascosto in qualche parcheggio”

Achille Lauro e la lettera di S Chi è la ragazza che si definisce il suo più grande amore

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I segreti della potenza del suo brano partito da Sanremo e arrivato dritto al cuore di milioni di ragazzi, Achille Lauro li fa raccontare ai due amori della sua vita: “S.”, la ragazza delle notti brave, dolci e disperate dell’adolescenza passata in strada dentro una “Peugeot” e la madre Cristina, la sua forza, il suo appoggio sempre e comunque.

La lettera di S. che si definisce "il più grande amore di Lauro"

Due testimonianze, due lettere che il cantante condivide con i giornalisti e che racchiudono il senso di quella gioventù, ribelle, vulnerabile, maledetta, di furti, di droga, di reati, ma anche di amore, di quegli “incoscienti giovani” che erano lui e i suoi amici e che sono tutti i giovani di sempre. Perché “le canzoni a volte non sono semplici canzoni, sono la nostra storia”. "Dormiva dove capitava - scrive “S” , la ragazza che vedeva il padre “solo di schiena” - Ricordo quell'hotel fatiscente a una stella a Boccea, che odiava, e quella vecchia Peugeot 206 grigia. Ricordo che mentiva, pur di non pesare su di me e sui suoi amici. A notte tarda, quando tutti rientravano, lui diceva: ‘Tranquilli, sto da un amico’. Ma poi finiva a dormire in macchina nascosto in qualche parcheggio”. “Ha sempre cercato di nascondere i suoi traumi - continua S. - Li tiene dentro. E’ forse per questo che scrive canzoni. Ha imparato a soffrire in silenzio. Io lo capivo”. E ancora: “Non scorderò mai quello che è stata la nostra adolescenza incosciente e sarò sempre innamorata di quel ragazzino sognatore. Nonostante fosse un ragazzo difficile, chi riusciva a superare lo scoglio scopriva una sensibilità preziosa. Forse proprio quella che ancora oggi riesce a mettere in quelle canzoni che parlano ancora di noi, come questa”.

 E chi, meglio della madre Cristina, cercava di capire quel bambino strano che trovava sveglio all’alba a scrivere su fogli, e che sgridava senza sapere che buttava giù canzoni. “Per lui scrivere era un modo per superare momenti difficili”. E che l’ha visto soffrire per il rapporto difficile con il padre professore universitario, e poi andare via a soli 14 anni e vivere in una comune insieme al fratello maggiore Federico che l’ha salvato grazie alla musica. “Ma anche quando sbagliavo - spiega Lauro qui a sanremo - mia madre mi lasciavo libero, la sua forza è stata mettermi dentro un semino”. Racconta Cristina: “In mezzo a tutto quello che abbiamo vissuto, ho sempre cercato di insegnargli cosa fosse l’amore, convinta che chi impara a seguire quel faro, presto o tardi, riconosca la strada. E così è stato. Lauro è cresciuto in casa con ragazzi che non erano miei figli, ma che ho accolto come tali. Figli di storie difficili e case famiglia dove io facevo volontariato”. E ancora: “È cresciuto insieme alle ragazze di strada, ricordo quando andavo di notte sui marciapiedi con Don Giovanni a convincerle a scappare da quella vita e a trovare un posto sicuro, e molte volte, restavano a casa nostra. È cresciuto con i suoi amici, ragazzi con famiglie inesistenti, errori alle spalle, rabbia dentro. Li conosco tutti. Sono stati come figli anche per me. Giovani incoscienti, ma con un grande cuore”.

 Ecco, negli occhi delle sue donne, perché, adesso, dopo il grande successo e la vita da popstar, Lauro riesce a trasformare il dolore di quegli anni in poesia, a trovare l’amore come «una pioggia sopra Villa Borghese» in quei tormenti di un ragazzo che sono i tormenti di tutte le generazioni. Perché “chi sbanda è chi non ha un posto nel mondo. Un ragazzo è cattivo non perché esiste il male, ma perché la sofferenza porta al male”. Ed è per questo che oggi aiuta i giovani nelle comunità, nelle carceri. E, soprattutto, che scrive poesie.

15/02/2025
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