Varicocele quando preoccuparsi?
Che cos'è il varicocele?
Il varicocele è un disturbo che ha esordio soprattutto nell'età della pubertà , tra gli 11 e i 16 anni. Colpisce il 15-20% della popolazione maschile e può essere bilaterale, anche se nella maggioranza dei casi colpisce il lato sinistro.
Si tratta di un'anomala dilatazione delle vene dello scroto (sacca che contiene i testicoli) causata, similmente a quanto avviene per le varici delle gambe, da un malfunzionamento delle valvole venose. Il non corretto funzionamento delle valvole rende difficoltoso l'affluire del sangue al cuore, provocando un ritorno dello stesso ai testicoli. Ciò produce la dilatazione delle vene dello scroto, ovvero il varicocele.
Quali sono i sintomi più comuni del varicocele?
Nella maggior parte casi, il varicocele, tranne per il gonfiore al testicolo, non dà sintomi. Solo in certi casi, può causare dolore al testicolo e un senso di pesantezza allo scroto.
Spesso ci si accorge di soffrire di varicocele perché si ha difficoltà a concepire. Il 30-40% degli uomini che hanno il varicocele hanno problemi di infertilità. Questo disturbo è considerato come la prima causa di infertilità maschile.
Che rapporto c'è tra varicocele e infertilità?
La stasi del sangue nelle vene dello scroto provoca un aumento della temperatura che può incidere sulla qualità del liquido spermatico. La produzione di un numero inferiore di spermatozoi o la loro diminuita motilità porta ad una ridotta fertilità.
Il varicocele si può prevenire?
La miglior prevenzione è la visita andrologica o urologica, fin da giovanissimi, anche se tutto sembra andare apparentemente bene.
Come si fa la diagnosi per il varicocele?
La diagnosi viene effettuata dal medico tramite palpazione durante l'esame clinico. Alla visita si affianca un ecocolor doppler scrotale per conferma. Successivamente, è consigliabile eseguire uno spermiogramma per valutare eventuali problemi di infertilità.
Varicocele quali sono i trattamenti? E' necessaria l'operazione
Nei casi in cui il varicocele sia asintomatico e non generi problemi di infertilità, di norma non si procede con l'intervento chirurgico. Ci si può convivere usando, dopo valutazione medica, slip contenitivi e assumendo medicinali rinforzanti delle pareti venose.
Quando la sintomatologia comprende anche dolore e ci sono problemi di infertilità, si può optare per l'intervento chirurgico che correggerà il difetto dovuto alla stasi venosa. In presenza di dolore, la terapia prevede anche l'uso di antinfiammatori.
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