Come si cura il colpo di frusta?
È tecnicamente definito come “distorsione del rachide cervicale”.
un trauma tipico delle discipline sportive caratterizzate da scontri fisici come il calcio, il rugby, la boxe e le arti marziali orientali, ma che può capitare anche a chi non pratica questi sport, in seguito ad un banale tamponamento in macchina. Vediamo quali sono i sintomi e come si cura il colpo di frusta.
Quali sono i sintomi.
Quando si ha un colpo di frusta, in una prima fase, il corpo va avanti mentre la testa va indietro. In questo modo, le fasce muscolari anteriori si allungano.
In una seconda fase, la testa va in avanti e la muscolatura posteriore si allunga. Si ha, quindi, un'iperestensione dei muscoli che rispondono accorciandosi.
In genere il primo sintomo è il dolore, che può durare anche per molti giorni.
Inoltre, dopo 24-48 ore, chi ha subito un colpo di frusta potrebbe avere problemi di masticazione. Ciò è dovuto al fatto che nella prima fase anche la mandibola viene proiettata in avanti e i muscoli subiscono uno stiramento.
Possono, inoltre, manifestarsi:
- mal di testa;
- vertigini e nausea,
- difficoltà nel girare il collo;
- tensione muscolare;
- formicolii alle braccia.
- ronzii alle orecchie.
Come si cura il colpo di frusta?
Bisogna innanzitutto sottolineare che è fondamentale trattarlo tempestivamente, al fine di evitare la cronicizzazione del dolore. Se trascurato, un semplice colpo di frusta può scatenare una condizione presente ma ancora asintomatica, come l'artrosi, e portare così a dolore cronico.
In caso di persistenza dei sintomi, è quindi fondamentale consultare il medico.
La diagnosi è basata sulla descrizione dei sintomi e su esami strumentali come radiografia, TAC e risonanza magnetica.
Se non è presente un grave trauma, il medico consiglierà l'assoluto riposo e di indossare il collare ortopedico per 2 o 3 giorni. Potrà prescrivere anche dei farmaci miorilassanti e antidolorifici.
importante evitare di immobilizzare la colonna vertebrale cervicale per un periodo più lungo. Un'immobilizzazione troppo lunga, infatti, può compromettere la corretta attivazione della muscolatura cervicale e allungare i tempi di guarigione.
Importante è fare movimento
Per favorire la vascolarizzazione e aiutare la riparazione dei tessuti, riducendone la rigidità, fondamentale è muoversi, anche facendo una semplice camminata.
Ci sono poi degli esercizi che possono aiutare. In posizione supina su un materasso:
- portare il mento in avanti verso il torace, mantenere questa posizione per 5 secondi e poi tornare a quella di partenza;
- flettere la testa lateralmente verso le spalle, prima in un verso poi nell'altro;
- aiutarsi con il braccio opposto a quello di flessione per venti secondi, poi girare la testa fino ad appoggiare l'orecchio al materassino.
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