Cos'è la prostata? Come prevenire i disturbi legati all'età? Alla scoperta di questa grande sconosciuta
I disturbi della prostata colpiscono moltissimi uomini nel corso della vita. Nonostante sia una ghiandola fondamentale per il benessere sessuale, viene trascurata
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Nonostante sia una ghiandola fondamentale per il benessere sessuale maschile, gli uomini sanno ancora poco della prostata e delle patologie che possono colpirla. Secondo un sondaggio dell'European Association of Urology, infatti, solo il 26% degli intervistati sa a corsa serve questa ghiandola e il 17% ritiene che i sintomi legati ai disturbi della prostata siano solo una normale spia dell'età.
Quali sono i disturbi della prostata?
I principali sono ipertrofia prostatica benigna, prostatite e carcinoma prostatico.
L'ipertrofia prostatica benigna colpisce circa il 50% dei 50-60enni e circa il 90% degli ultra 80enni.
una malattia benigna che porta a un incremento del volume della prostata. Può provocare fastidiosi sintomi come difficoltà ad urinare, urgenza e bruciore quando si urina.
Le prostatiti colpiscono dal 30% al 50% degli uomini sessualmente attivi.
Si tratta di un'infiammazione della prostata d'origine batterica. Tra i sintomi vi sono: difficoltà ad urinare, dolore e/o bruciore durante la minzione, dolore addominale e inguinale, eiaculazione dolorosa, sangue nelle urine.
Il carcinoma prostatico è uno dei tumori più diffusi nella popolazione maschile.
Si stima che 1 uomo su 8 abbia la probabilità nel corso della sua esistenza di riscontrarlo. Nelle fasi iniziali è asintomatico, poi possono manifestarsi: stimolo impellente a urinare soprattutto di notte, disfunzione erettile, dolore durante l'eiaculazione, presenza di sangue o liquido seminale nelle urine, dolore al basso ventre o alla zona lombare.
Come prevenire i disturbi della prostata?
Fin da giovanissimi è fondamentale sottoporsi a una periodica visita andrologica. Dopo i 50 anni, oltre alla visita, è consigliabile, almeno una volta l'anno, un prelievo di sangue per controllare i livelli di testosterone e PSA (Antigene Prostatico Specifico).
Fondamentale è poi seguire uno stile di vita sano.
Non dimentichiamo che tra i fattori di rischio per queste patologie ci sono obesità e sovrappeso.
Cosa mangiare?
Consigliati sono gli alimenti ricchi di sostanze antiossidanti, come quelli contenenti vitamina A (carote, spinaci), C (kiwi, agrumi) ed E (olio d'oliva, oli vegetali), licopene (pomodori rossi), selenio (carne, noci, tuorlo d'uovo), zinco (carni rosse, noci) e manganese (cereali integrali, verdure a foglie verdi).
Da bocciare, invece, perché possono irritare il basso tratto urinario: insaccati, peperoncino, superalcolici, cioccolato, formaggi grassi, molluschi, crostacei.
Anche il movimento fisico è fondamentale.
La sedentarietà può favorire una persistenza di infiammazione prostatica mentre l'attività fisica aerobica limita la congestione della ghiandola e stimola la circolazione pelvica. Importante è non eccedere nell'utilizzo di moto e bici poiché possono causare microtraumi responsabili di processi infiammatori.
Infine, importante è anche avere un'attività sessuale regolare.
L'astinenza prolungata può, infatti, provocare il ristagno di secrezioni nella ghiandola con lo sviluppo dl una possibile infezione seminale.
Redazione VediamociChiara per Milleunadonna riproduzione riservata
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La sezione di VediamociChiara interamente dedicata alle patologie maschili
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