Una 'vecchia' molecola efficace contro le neuropatie periferiche
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Venezia, 18 nov. (AdnKronos Salute) - La molecola L-Acetilcarnitina non è una novità in campo medico, ma è tornata di attualità dopo recenti scoperte sulla sua efficacia nella cura delle neuropatie periferiche. Lo spiega Ferdinando Nicoletti, ordinario di Farmacologia della Sapienza di Roma da Venice Day 2016: 'La L-Acetilcarnitina (Lac) è una molecola composita: ha una componente che prende il nome di carnitina e un’altra che è invece il gruppo acetilico. La ricerca finora si è concentrata sulla funzione della carnitina, una sostanza che permette agli acidi grassi di entrare nei mitocondri, la centrale energetica delle cellule. Adesso però c’è una rivalutazione del gruppo acetilico: l’acetilcarnitina ha la capacità di acetilare le proteine intorno alle quali il Dna si avvolge e di acetilare alcuni fattori di trascrizione. Questa sua funzione è emersa solo negli ultimi anni e ha cambiato la direzione della ricerca'. Nicoletti è un neurofarmacologo e nel suo laboratorio si effettua la ricerca traslazionale: dagli esperimenti su animali alle applicazioni sulla neurologia umana. 'In questo caso si tratta di una ricerca traslazione atipica - racconta Nicoletti - perché non è la ricerca su un farmaco nuovo che ancora deve approdare allo studio clinico, ma la scoperta di un meccanismo d’azione che giustifica l’effetto clinico di un farmaco già conosciuto per il trattamento del dolore'. Gli studi confermano i vantaggi di somministrare la Lac in associazione ad altri farmaci. 'L'acetilcarnitina ha un meccanismo d’azione diverso da tutti gli altri farmaci analgesici. Le sue interazioni farmacocinetiche sono ideali: non inibisce il metabolismo e non interferisce con l’assorbimento o l’eliminazione o il volume di distribuzione di altri farmaci. Quindi penso che il medico possa associare l’acetilcarnitina con qualunque farmaco analgesico senza alcun tipo di problema'.