Tumore alla prostata: “face to face” tra eccellenze europee e italiane dell’oncologia e dell’urologia

di Go Salute

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downloadColpisce un uomo su 8 e rappresenta il 20% dei tumori maschili e l’11% di tutti i tumori, con oltre 36.000 nuove diagnosi stimate per il 2014. Queste le cifre del tumore alla prostata, ancora il primo tumore per frequenza negli uomini sopra i 50 anni, ma fortunatamente non il primo per tasso di mortalità. [1] E questo grazie soprattutto ai progressi nella ricerca sui meccanismi all’origine del tumore, al miglioramento dei trattamenti e alla sempre maggiore interazione tra gli specialisti coinvolti nella gestione della patologia.

Muove da queste considerazioni l’iniziativa che Sanofi Genzyme ha organizzato lo scorso 12 febbraio a Milano: una giornata di confronto, scambio e condivisione di conoscenze ed esperienze cliniche tra oncologi ed urologi internazionali e italiani, esperti del carcinoma prostatico e, in particolare, quello avanzato nella fase di resistenza agli ormoni.

“Grazie alla ricerca sulla biologia del tumore alla prostata sono stati fatti enormi progressi nella comprensione di questa malattia, che fin dal suo esordio si presenta come complessa ed eterogenea. Questa scoperta sta cambiando le carte in tavola del trattamento,” ha commentato Giacomo Cartenì, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica presso l’A.O.R.N. “A. Cardarelli” di Napoli. “Adesso la sfida si pone in termini di appropriatezza: utilizzare le armi terapeutiche, oggi disponibili, al momento giusto e in base alla caratterizzazione del paziente. Ben vengano, quindi, incontri come questo che, attraverso la condivisione di esperienze di pratica clinica, la discussione e l’approfondimento su nuovi studi e differenti approcci e, soprattutto, il confronto internazionale, ci possono aiutare a sviluppare un percorso terapeutico per i pazienti con tumore alla prostata basato sulle caratteristiche del singolo paziente, nell’ottica di allungare la sopravvivenza senza penalizzare la qualità di vita.”

Un’occasione unica per i 35 giovani oncologi specializzati in questa patologia, provenienti da tutta Italia, che vi hanno partecipato. Anche per la struttura stessa dell’incontro: un seminario di elevato spessore scientifico ma con un format interattivo, aperto allo scambio di conoscenze e opinioni, con interventi e discussioni e una sessione di lavoro organizzata in tre workshop pratici, di analisi e decision making.

A coordinare la giornata, oltre a Giacomo Cartenì, altri due oncologi italiani: Orazio Caffo, Dirigente presso il Dipartimento di Oncologia Medica dell’Ospedale Santa Chiara di Trento, e Rodolfo  Mattioli, Direttore di Oncologia presso il Presidio Santa Croce, Ospedali Riuniti Marche Nord di Fano.

I workshop pratici sono stati preceduti dalle presentazioni degli esperti europei che hanno affrontato tre diversi aspetti collegati al tumore alla prostata e agli approcci terapeutici:

  • Jack Schalken, Professor of experimental urology at the Radboud University (Nijmegen), Olanda, ha fatto il punto sui progressi nello studio della biologia del tumore alla prostata, fondamentale per comprenderne la complessità;
  • Bertrand Tombal, Chairman of the Division of Urology and Associated Professor of Physiology at the Université Catholique de Louvain (UCL), Brussels, Belgio, ha affrontato gli aspetti legati all’approccio terapeutico di prima linea;
  • Ronald de Wit, Medical Oncologist, staff member and full professor at the Erasmus MC Cancer Institute, Rotterdam, Olanda, ha approfondito alcuni temi relativi al trattamento di seconda linea della patologia in fase avanzata.

La possibilità di avere tre esperti internazionali a disposizione per discussioni e approfondimenti, in un clima del tutto informale, è un’occasione davvero particolare,” ha concluso Cartenì. “Anche il numero contenuto  dei partecipanti ha favorito lo scambio di idee, conoscenze e opinioni che hanno permesso di approfondire aspetti importanti delle presentazioni dei colleghi europei, fondamentali per meglio comprendere questa complessa patologia.”

[1] AIOM – AIRTUM, I numeri del cancro in Italia 2014, Intermedia editore, pagg. 13, 15-16.

19/02/2016
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