Test genetici e tumori della mammella e dell’ovaio, un congresso per parlarne
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Test genetici e tumori della mammella e dell’ovaio: se ne parlerà il prossimo venerdì 17 giugno a Ville Ponti nell’ambito di un congresso di primissimo livello promosso dall’Anatomia Patologica dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale dei Sette Laghi di Varese in collaborazione con il Dipartimento di Scienze chirurgiche e morfologiche dell’Università dell’Insubria.
La giornata di aggiornamento è rivolta non solo agli specialisti del settore (Patologi, Genetisti, Senologi, Ginecologi, Radiologi, Oncologi, Psicologi) ma anche ai Medici di Medicina Generale e a tutti gli operatori coinvolti nei Centri di Senologia.
Lo scopo del congresso è quello di fornire un aggiornamento sulle recenti conoscenze nell’ambito dei tumori ereditari della mammella e dell’ovaio. La prima sessione sarà dedicata all’identificazione delle pazienti con alto rischio oncologico di tumori mammari e ovarici e che potrebbero beneficiare dell’indagine genetica dei geni BRCA1 e BRCA2. La storia di Angelina Jolie ha avuto molta risonanza ma non sempre l’uso dei test genetici è appropriato. Saranno i relatori dell’Istituto Tumori di Milano e dell’Ospedale di Bellinzona a tirare le fila su questo importante argomento e a fornire indicazioni per le strategie future.
La seconda sessione del congresso verterà sia sulle novità circa l’interpretazione delle mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2 sia dei nuovi geni coinvolti nei tumori ereditari della mammella. Questa sessione sarà coordinata dal dottor Paolo Radice, biologo molecolare dell’Istituto Tumori di Milano e referente italiano del consorzio internazionale ENIGMA. Anche il servizio di Consulenza Genetica Oncologica dell’Ospedale di Circolo da diversi anni partecipa attivamente a questo consorzio che ha come obiettivo la conoscenza delle conseguenze di specifiche mutazioni genetiche. Questi dati sono ovviamente preziosi per la corretta cura delle pazienti operate al seno e per le loro famiglie.
La terza sessione del congresso riguarda l’uso dei test genetici BRCA 1 e 2 per l’utilizzo di nuove recenti terapie per la cura del tumore ovarico. Al prof. Aldo Scarpa di Verona e alla Dr.ssa Liliana Varesco di Genova il compito di illustrare i pro e i contro di questo nuovo percorso terapeutico.
Il congresso proseguirà con la discussione plenaria di casi clinici rilevanti e gli interventi della dottorressa Giovanna Scienza in rappresentanza dei Medici di famiglia e di Adele Patrini presidente dell’associazione Caos.
La presenza dei medici di medicina generale vuole testimoniare un impegno importante da parte di questi operatori nell’identificazione dei pazienti ad alto rischio oncologico grazie alla collaborazione con il Centro di Senologia dell’Ospedale di Circolo e in particolare con il servizio di Consulenza Genetica Oncologica.
La presenza dell’Associazione Caos testimonia il lavoro di squadra che è stato fatto in questi ultimi anni per organizzare l’identificazione delle donne ad alto rischio oncologico. Grazie alle associazioni di volontariato oggi in Regione Lombardia le donne portatrici di mutazioni BRCA1 e BRCA2 e ad alto rischio oncologico sono esentate dai tickets per gli esami utili per la loro prevenzione